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Damira placata

Bosco con capanna.

(Damira in abito di pastorella sotto nome di Fidalba)

Che mi giova esser reina

Fidalba, olà, Fidalba

Misera povertà, vita infelice!

(Creonte sceso dal destriero; Silo in disparte)

De la belva fugace in van più tento

(Silo si rivela)

S'entro rustico vaso

Stanza di Fillide in corte con letto.

Luci belle, se bramate

De' nostri occulti affetti

Di costui le bellezze

Signora, il tuo Nigrane

M'è costui poco grato

Tanto o crudo ritardi

Su troncate i discorsi

Semplicetto amator

Che miro! E da qual nube

Maledetto ritratto

Cortile reale.

Amico, par che insieme

Temerari, arroganti

Breno, bench'io scoperto

Mura adorate, e care

Fidalba, aspetta, aspetta

(gli armeni sono carichi di varie merci)

Ma tu chi sei? / Silo son io

(ballo de' armeni)

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