Camera nell'appartamento del signor Gregorio; porta in fondo, ed altra a destra; scansie di libri, e sopra busto in gesso di filosofi; scrivania con recapito da scrivere, carte, libri, sfera armillare; da un lato grande orologio sopra un comodino; il fondo della camera è un parato di stoffa antica; sedie.
Gilda mia, per pietà, non pianger tanto
[Duetto]
Son qui signori / Cane! Cane!
[Aria]
Quando avrò fra le braccia il figlio mio
[Scena e Terzetto]
(Giulio da fuori)
Ah! Chi sarà? / Mio padre!
(Gregorio di fuori)
Gilda... Gilda... son io... sono Gregorio
Giulio
<- Gregorio, Bernardino
Ma tanto vi voleva?
Giulio, Gregorio, Bernardino
<- Gilda
Che fate?
Giulio, Gregorio
Gilda, Bernardino ->
Sangue mio? / Ma tant'è / Perfido / Amico
Giulio, Gregorio
<- Gilda, Enrico
[Quintetto]
Giulio, Gregorio, Gilda, Enrico
<- Leonarda
Leonarda
Giulio, Gregorio, Enrico, Gilda ->
Dunque... dunque... non è il signor Gregorio
Leonarda
<- Pippetto, servi, Simone
[Coro]
Ma zitti, o più non parlo
Leonarda, Pippetto, servi, Simone
<- Gregorio, Giulio
Ma di no, vi dico
Leonarda, Pippetto, servi, Simone, Gregorio, Giulio
<- Gilda, Enrico
Ah! Cosa vedo!
Leonarda, servi, Simone, Gregorio, Giulio, Gilda, Enrico
Pippetto ->
Vedete se ho ragion?
[Rondò finale]