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Stanza di Popea con porta in facciata, e due altre per parte.
Il caro Otone al precipizio io spinsi
(Otone si nasconde)
Attendo qui Nerone, e Claudio ancora
Anelante ti reco, o mia diletta
(Nerone si nasconde)
Amico ciel seconda il mio disegno
(Popea nasconde Claudio e rivela Nerone)
Claudio partì? / Quanto il tardar molesta
(Claudio si rivela)
Temerario insolente / O cieli, aita
Ora Claudio che dici? / Io son convinto
Alfin ei se n'andò, deh quanto alletta
(Popea rivela Otone)
Piega pur del mio cor nel dolce nido
Salone imperiale.
Cotanto osò Popea? / Come narrai
Evvi donna più empia / E qual rigore?
Agrippina, Nerone, Oton, Popea
Adorato mio sposo; è questi il giorno
Vedrai, s'io ti tradisco o s'ella è rea
Ecco la mia rivale / Ecco quell'empia
D'Oton, e di Popea sul lieto innesto
(ballo di deità)
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