Intermezzo primo

 

Scena unica

Vespetta, e Pimpinone.

Vespetta, Pimpinone

 

VESPETTA

Chi mi vuol? Son cameriera.  

Fo di tutto. Pian. M'intendo

di quel tutto che conviene.

Son dabbene, son sincera:

non ambisco, non pretendo,

e mi aggiusto al male e al bene.

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Cerco la mia ventura,  

ma per le vie onorate. Un po' di dote

farmi vorrei col mio sudor. Ma viene

il signor Pimpinone.

Nobil non è, ma ricco a canna, e sciocco.

Che buon padrone saria per me. Vediamo.

PIMPINONE

Guai a chi è ricco, guai. Per ogni parte

ogn'un mi vuol rubar. Più tanta gente

non voglio in casa mia. Sia benedetto

l'uso delle servette. Una di queste

per me saria un tesoro... Uh! qui Vespetta.

VESPETTA

Se costui mi accettasse...

PIMPINONE

Se volesse costei

VESPETTA E PIMPINONE

(Seco pur volontier mi aggiusterei.)

PIMPINONE

Vespettina gentil, come si sta.

VESPETTA

Vossignoria illustrissima perdoni.

Io non l'avea veduta in verità.

PIMPINONE

Che belle riverenze!

VESPETTA

Dal maestro di ballo

ch'insegna ov'io serviva, io l'ho imparate.

PIMPINONE

Gran dama la padrona esser dovea.

VESPETTA

Che gran dama? Oggidì l'uso non falla.

Adesso il mi la sol, il la la la la,

troppo è comune. Ognuna canta, e balla.

PIMPINONE

A che giova, a che serve un tal diletto?

VESPETTA

Se non altro, a portare avanti il petto.

PIMPINONE

Bene. Or tu più non servi?

VESPETTA

La mia licenza ho chiesta, e l'ho ottenuta.

PIMPINONE

(Buona nuova per me.) Per qual cagione?

VESPETTA

Oh! non voglio dir mal de le padrone.

PIMPINONE

Ma pur.

VESPETTA

La mia volea ch'io ricevessi

or que' fiori, or que' fogli, or que' ritratti.

Un mondo di ambasciate, e di risposte.

Non mi faccia più dir. Io son segreta.

PIMPINONE

Intendo. Amori. È vero?

VESPETTA

Non vo' parlar. Credo di sì. Ma l'uso

discolpa ogni difetto, e vuol che sia

l'amor genio innocente e bizzarria.

PIMPINONE

Ma quanti geni ha poi la signorina?

VESPETTA

Se dissi il mal di lei,

deggio dirne anche il ben; non n'ha che sei.

Ma poco importa ciò. La mia padrona

di buon'occhio tal'or non mi vedea.

PIMPINONE

Che ingrata! Ma perché?

VESPETTA

Perché tal volta,

come a dir sul mattin pria di acconciarsi,

forse di lei più bella io le parea.

PIMPINONE

Buona cosa è 'l servir un uomo, e solo.

Non è così?

VESPETTA

Piacesse al ciel. Pazienza.

Io trovato l'avea; ma tanto brutto...

PIMPINONE

Brutto com'io?

VESPETTA

Che dice? al par d'ogn'altro

sustissima è una gioia, un giglio, un sole.

PIMPINONE

(O che care parole.)

Or che pensi di far?

VESPETTA

Cercar padrone.

PIMPINONE

Lo troverai. Ma dì. Come il vorresti.

VESPETTA

Verbi grazia... il vorrei...

PIMPINONE

(Quanto val essere bello!) E ben che dici?

VESPETTA

Il vorrei, come a dir... Vossignoria.

PIMPINONE

Or senti, in casa mia son solo, e ricco,

e, senti, liberal. Se pur ti è caro,

mia cameriera adesso io ti dichiaro.

VESPETTA

Mi vuol burlar. (La mia fortuna è fatta.)

PIMPINONE

Dammi la man. Così un par mio contratta.

VESPETTA

M'inchino a tant'onor. Pian: mi fa male.

PIMPINONE

(È pur delicatina.) Orsù le chiavi

prendi del pan, del vin, de la dispensa.

Più pensieri non vo'. Sì: mia Vespetta,

io mi riposo in te.

VESPETTA

Ne vedrà il frutto.

Grazie al ciel, queste man san far di tutto.

PIMPINONE

In cittade, in campagna

a tuo piacer far e disfar potrai.

VESPETTA

E 'l salario?

PIMPINONE

Sarà... Quel che vorrai.

VESPETTA

(Un padron più dabben non vidi mai.)

PIMPINONE

Nel petto il cor mi giubila.

VESPETTA

In sen mi brilla l'anima.

PIMPINONE

Vieni, andiam.

VESPETTA

Vada ella avanti.

PIMPINONE

Vespetta, Vespetta.

VESPETTA

No, no, mi permetta.

 

PIMPINONE

Lascia adesso i complimenti.  

VESPETTA

Si contenti, si contenti.

PIMPINONE

M'incammino. Tu hai ragion.

VESPETTA

Io mi umilio al mio padron.

PIMPINONE

O felice Pimpinon.

Mi sento tutto in gloria.

VESPETTA

Affé mi vien da ridere.

PIMPINONE

Su la man. Qui niun ci osserva.

VESPETTA

Troppo onore. Io son sua serva.

PIMPINONE

Tanti inchini non vorrei.

VESPETTA

Far così degg'io con lei.

PIMPINONE

Vieni, vieni.

VESPETTA

Vada, vada.

(È un gran matto in conclusion.)

PIMPINONE

O felice Pimpinon.

 

Fine (Intermezzo primo)

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Vespetta, Pimpinone
 

Cerco la mia ventura

Pimpinone e Vespetta
Lascia adesso i complimenti
 
Scena unica
Intermezzo secondo Intermezzo terzo

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