[N. 1 - Sinfonia e Introduzione]
Sala in un albergo di campagna, che introduce in diverse stanze numerate; notte oscura e tempestosa.
(tuono)
(il domestico si addormenta)
(tuono e lampo)
Grato conforto è l'incontrar per viaggio
(il domestico viene svegliato e prende per sbaglio la valigia sbagliata)
E noi qui che facciam? / Noi partiremo.
Grand'atrio terreno in casa della marchesa elegantemente addobbato, con ampio verone di prospetto, che mette nel giardino, e con varie porte laterali, che introducono ai rispettivi loro appartamenti.
Non lo permetto. / Il mio dover... / Scusate
Sposarsi ad un, che non s'è mai veduto
Oh, te appunto io volea, cara Ernestina!
L'unico dubbio mio sta nel sapere
Non so più cosa far. Cauto m'impone
Oh qual destino è il mio! Perdo un ingrato
Quei fermi accenti, quel sicuro aspetto
Per conoscere l'inganno, un espediente
Fino adesso va ben / Voglio provarmi
Qui non c'è scampo / Qui parlar bisogna
Senti, aspetta, ove vai? / Se fosse vero
Voi qui appunto io cercava / Ed io correva
Fermatevi. / Che c'è? / L'impegno preso
Eccomi al vostro piè, bell'idol mio