Opera-torneo.
Libretto di Claudio ACHILLINI.
Musica di Claudio MONTEVERDI.
Prima esecuzione: 21 dicembre 1628, Parma.



⚫ In occasione delle nozze del duca Odoardo II Farnese di Parma con Margherita de' Medici, che si sarebbero celebrate nel 1628, il marchese Enzo Bentivoglio, impresario degli spettacoli, aveva prescelto, fra numerosi aspiranti, Claudio Monteverdi per l'incarico, assai oneroso, di musicare il torneo Mercurio e Marte (oltre mille versi di Claudio Achillini), e un prologo (Flora e Teti, pure dell'Achillini) con cinque intermedi su versi di Ascanio Pio di Savoia per l'Aminta del Tasso. Il torneo risultò laboriosissimo, poiché la poesia era statica e priva di affetti: «Le parole… sono più di mille versi, belle sì per il Torneo ma per musica assai lontane, mi hanno datto estremo da fare; hora si provano le dette musiche d'esso Torneo; et dove non ho potuto trovar variationi nelli effetti ho cercato di variare nel modo di concertarle et spero che piaceranno».

► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET

⚫ Quanto agli intermedi, Monteverdi parla con entusiasmo del suo lavoro: «…havendo di già visto che quattro generi di armonie saranno quelli che anderanno adoperati p. servitio di detto intermedio; l'uno che incomincia dal principio, e seguita fino al principio delle ire, tra Venere e Diana, et tra le loro discordie, l'altro dal principio delle ire sino finite le discordie, l'altro quando entra Plutone a metter ordine et quiete, durante sino dove Diana s'incomincia ad innamorare d'Endimione, et il quarto et ultimo dal principio di detto innamoramento sino alla fine».

► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET

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