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Libretti d'opera
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Citazioni riguardanti l'opera
Azione tragica.
Libretto di Andrea Leone TOTTOLA.
Musica di Gioachino ROSSINI.
Prima esecuzione: 27 marzo 1819, Napoli.
⚫ Anche l'Ermione va ricordato per la sinfonia, i cui tempi estremi racchiudono due allegro centrali, nei quali all'orchestra si aggiunge il coro. […] Non manca in quest'opera una frammentaria ricerca di valori drammatici che si esplica particolarmente nella scena di Ermione «Che feci? dove son?», nella quale la materia sonora è forgiata con potenza gluckiana.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
⚫ Fra il 1818 e il 1819 Napoli vide rappresentare ben quattro opere di Rossini: Adina, Ricciardo e Zoraide, Ermione, Eduardo e Cristina, più una riduzione di Armida e alcune cantate in onore dei Borboni. La storia dell'amore del re Pirro per Andromaca era già stato soggetto di opere musicali, fra cui quella di Niccolò Jommelli (1755) e di Antonio Tozzi (Andromaca, Braunschweig 1765). Tottola, il librettista di Rossini, si ispirò invece alla grande tragedia di Racine. Protagonosta è la grande passione d'amore che, respinta, si tramuta in odio e porta inevitabiolmente alla passione e alla morte.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ La generale atmosfera tragica di Ermione, presaga di tinte cupe di tante opere romantiche, rende l'opera di Rossini di singolare interesse. Rossini si discosta qui dai moduli belcantistici, conferendo maggiore continuità ai nessi tra i vari pezzi chiusi […]. Fondamentale è anche la funzione del coro, che diviene parte integrante dell'architettura drammatica. Ermione è grande protagonista già dal finale primo atto, ma è nel secondo che decisamente sovrasta gli altri personaggi. […] In Ermione Rossini introdusse altri elementi che svilupperà più tardi nel periodo parigino: il finale tragico al posto di quello lieto, l'uso frequente del declamato e la sostituzione quasi abituale delle arie tripartite con quelle bipartite.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Isabella Colbran, a quell'epoca protagonista assoluta delle scene napoletane, ebbe modo di evidenziare il pathos che era riconosciuto come suo punto di forza. Accanto a lei furono Andrea Nozzari come Pirro e Giovanni David come Oreste, oltre a Rosmunda Pisaroni nell'importante ruolo di Andromaca, tutti cantanti di chiarisssima fama.
► Dizionario del teatro, Vedi
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