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Libretti d'opera
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Citazioni riguardanti l'opera
Dramma per musica.
Libretto di Pietro METASTASIO.
Musica di Leonardo VINCI.
Prima esecuzione: 4 febbraio 1730, Roma.
⚫ […] ma la rappresentazione dell'Artaserse al San Bartolomeo nel 1731 dovette fare un'impressione memorabile, se vi fu ripreso nel 1733 e fu di nuovo rappresentato al San Carlo nel 1738 e nel 1743. Del resto, almeno dal Farnace (1724), Vinci aveva sviluppato quello stile che doveva rimanere tipico di tutta un'epoca e doveva trovare nell'eleganza e nella cattivante chiarezza e musicalità del melodramma metastasiano il suo ideale poetico. Caratteristiche ne sono la trasparenza della struttura, la semplicità del piano armonico, la decisa prevalenza della voce sull'orchestra, la predilezione per il timbro sopranile, la sostituzione della costruzione per membri di frase giustapposti in un elegante e prezioso gioco di corrispondenze e di simmetrie al principio compositivo dello sviluppo dei motivi, il carattere di accompagnamento dell'orchestra, che perde la sua funzione concertante rispetto alla voce; e naturalmente, oltre che a queste peculiarità di natura strettamente musicale, esso si adegua all'insieme delle convenzioni strutturali proprie della cosidetta opera metastasiana.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
⚫ L’opera di Vinci (rappresentata – come l’Alessandro nelle Indie– nell’ultima stagione teatrale del compositore, che morì prematuramente pochi mesi dopo) è la prima intonazione di questo testo metastasiano, il più frequentato tra i drammi del poeta, messo in musica più di novanta volte da una folla di compositori: Gluck (Milano 1741) e Johann Christian Bach (Torino 1761) vi iniziarono le loro carriere, mentre diversi teatri europei (Dresda, Stoccarda, Padova) furono inaugurati con questo dramma. Il soggetto è tratto, come spesso accade in Metastasio, dalla drammaturgia francese del Seicento (Xercès di Crébillon e Le Cid di Corneille) e affronta simultaneamente un problema politico, come la fedeltà al potere e il suo tradimento, e una predominante tematica affettiva, l’oscillare dei sentimenti di amore e amicizia di fronte al sospetto della colpevolezza.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Le situazioni sentimentali ideate da Metastasio trovano nella musica di Vinci (che durante gli anni della conoscenza reciproca a Napoli intonò ben sette testi del poeta) una corrispondenza ideale, che Metastasio non dimenticherà mai: melodie di incantevole bellezza in cui le voci di registro femminile possono esercitare il loro fascino, accompagnate da un’orchestra discreta che ne asseconda docilmente il gioco degli affetti. In particolare le arie di Arbace, il ‘primo uomo’ (allora il celebre Carestini), mostrano tutte – nell’aderenza al testo – una precisa caratterizzazione: dalla complessità della concitata aria di sortita “Fra cento affanni e cento” (I,2) alla maestosa imponenza descrittiva di quella popolarissima a conclusione del primo atto “Vo solcando un mar crudele” (I,15), al nitore pieno di grazia dell’aria “L’onda dal mar divisa” (III,1). L’Artaserse di Vinci – ripreso per quattro stagioni a Napoli (fino al 1743), esaltato da Charles de Brosses – fu uno dei pochissimi titoli di opera seria a guadagnarsi una diffusione vasta e durevole nel primo Settecento, contribuendo in modo decisivo alla fama postuma del suo autore.
► Dizionario del teatro, Vedi
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