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Citazioni riguardanti l'opera

Adriano in Siria

Torbido in volto e nero

Dramma per musica.
Libretto di Pietro METASTASIO, ANONIMO.
Musica di Giovanni Battista PERGOLESI.
Prima esecuzione: 25 ottobre 1734, Napoli.




Terzo dei quattro

Adriano in Siria, il terzo dei quattro drammi per musica composti da Pergolesi, venne allestito per il compleanno della regina Elisabetta Farnese, madre dell’Infante Don Carlo di Spagna, da pochi mesi monarca del Regno di Napoli; tra gli atti del dramma venne rappresentato l’intermezzo in due parti Livietta e Tracollo, immediatamente apprezzato più del dramma stesso.

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Nobile gesto

⚫ L’accoglienza piuttosto tiepida da parte della corte e, quindi, del pubblico è attribuita da alcuni studiosi a motivi politici (i rapporti del compositore con ambienti tradizionalmente filoasburgici): il risalto dato, alla fine dell’opera, al nobile gesto di tolleranza compiuto da Adriano nei riguardi del nemico venne ritenuto inopportuno in un regime assolutistico come quello attuato da Carlo III di Borbone.

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Farnaspe

⚫ L’impianto generale dell’opera denota un’equa distribuzione delle arie tra le parti […], anche se il ruolo di maggior rilievo è indubbiamente quello di Farnaspe, interpretato dal famoso castrato Gaetano Majorano detto Caffarelli. L’ingaggio di questo celebre artista fu sicuramente un fattore condizionante nella stesura della partitura: la parte di Farnaspe venne composta da Pergolesi con particolare attenzione alle sue straordinarie doti espressive e virtuosistiche (l’aria di sortita “Sul mio cor so ben qual sia” è caratterizzata da lunghe colorature e da improvvisi salti di registro; nell’aria di portamento “Lieto così tal volta”, che conclude il primo atto, la linea vocale intreccia un suggestivo dialogo con l’oboe; un’impegnativa aria ‘di tempesta’, “Torbido in volto e nero”, con colorature, picchettati e con un interessante impiego dell’orchestra in funzione di eco, chiude il secondo atto; con un delicato duetto tra Farnaspe ed Emirena, “L’estremo pegno almeno”, termina la settima scena del terzo atto).

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Emirena e Sabina

⚫ Connotato musicalmente da una vocalità sempre delicata e cantabile è […] il personaggio di Emirena, mentre espressivamente più mutevole è Sabina che, dopo l’aria di portamento del primo atto “Chi soffre senza pianto”, dimostra sentimenti di fermezza e nobiltà di carattere, che si manifestano specialmente nella seconda delle due arie del secondo atto, “Splenda per voi sereno”.

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Adriano e Osroa

⚫ Scarso rilievo assume la figura del protagonista, Adriano, inferiore persino a Osroa, che si impone viceversa fin dall’inizio con una possente aria ‘di tempesta’, “Sprezza il furor del vento”.

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Il tardo barocco

⚫ NellAdriano in Siria (1734), con cui si attua il primo incontro del musicista con la poesia metastasiana, Pergolesi sembra voler sperimentare sino in fondo quel che il «sistema melodrammatico» del suo tempo gli può offrire, sfruttando quel complesso di virtualità espressive che l'opera era andata acquisendo nella straordinaria fioritura del periodo tardo barocco, con le due generazioni postscarlattiane; […] l'Adriano in Siria ha all'interno della sua evoluzione proprio il significato di un supremo dominio della tecnica, che diventa in certa misura motivo essa stessa di sollecitazione fantastica […]

Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET

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