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Citazioni riguardanti l'opera

Zazà

Dir che ci sono al mondo creature

Commedia lirica.
Libretto e musica di Ruggero LEONCAVALLO.
Prima esecuzione: 10 novembre 1900, Milano.




La scomparsa

⚫ […] la scomparsa dalle scene di Zazà dopo i trionfi propiziati da Emma Carelli è probabilmente dovuta soprattutto alla suprema difficoltà della parte della protagonista, cui occorrono le doti della cantante d'opera, quelle della cantante d'operetta e quelle dell'attrice, oltre a una notevole resistenza fisica.

Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET

I grandi nomi del teatro

⚫ Durante il periodo della sua permanenza a Parigi, Leoncavallo aveva frequentato i caffè-concerto e aveva fatto anche il pianista accompagnatore: naturale che il soggetto di Berton e Simon (l’attore che era stato il primo Scarpia nella Tosca di Sardou, accanto a Sarah Bernhardt) lo avesse affascinato.

Dizionario del teatro, Vedi

Il mondo del teatro

⚫ Il mondo del teatro visto da dietro le quinte, il ruolo dell’attore costretto a recitare nonostante i propri problemi personali: sono temi che Leoncavallo aveva già sviscerato in Pagliacci, e che qui ritornano, seppure in un’ottica meno tragica. Ma al compositore piace mescolare le carte utilizzando temi da caffè-concerto, parodie rossiniane, romanze da salotto, stilemi operettistici. Tanti, forse troppi, sono i personaggi che affollano i camerini e il palcoscenico dell’Alcazar: su tutti domina la figura della protagonista, di cui l’opera delinea un vero e proprio ritratto psicologico. Con «energia disperata» (come prescriveva il compositore), Zazà nel terzo atto declama la sua disperazione e l’amara constatazione dell’impossibilità del suo amore: in stridente contrasto, per sottolineare ancora di più la distanza tra il suo mondo, quello del caffè-concerto, e quello di Milio, un salotto borghese, la piccola Totò suona al pianoforte un’Ave Maria di Cherubini.

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