Citazioni riguardanti l'opera
Tragedia lirica.
Libretto di Salvadore CAMMARANO.
Musica di Giovanni PACINI.
Prima esecuzione: 29 novembre 1840, Napoli.
⚫ Prima delle sei opere scritte in collaborazione col librettista Cammarano, Saffo è forse la migliore opera paciniana e costituisce l’emblema della sua ‘riforma’ -inaugurata col Furio Camillo (Roma 1839)- nella quale il compositore, assimilate le conquiste di Bellini e Donizetti, ricercò soluzioni formali diversificate dai modelli rossiniani e uno stile più francamente espressivo.
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⚫ In Saffo Pacini ricercò una maggiore integrazione tra pezzi chiusi e recitativi, attraverso l’adozione di una condotta più ariosa. Nei pezzi chiusi il rinnovamento si esplicitò talvolta nell’adozione di strutture singolarmente varie e concise, concluse da una cabaletta abbreviata, come nel duetto “Quando il mio caldo genio” (Saffo, Faone), nel quale Pacini omette il movimento lento, e in “Di quai soavi lagrime” (Saffo, Climene); più spesso, invece, il compositore continuò a utilizzare le forme tradizionali e una vocalità virtuosistica.
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⚫ Pacini perseguì […] l’integrazione delle scene in ampi quadri e una maggiore complessità nei pezzi d’assieme, nei quali emerge la sua maestria nel plasmare grandi frasi melodiche: ad esempio il Largo “Ai mortali, o crudo, ai numi”, fonte di soluzioni poi adottate da Verdi nei movimenti lenti dei suoi concertati, la preghiera di Saffo “Compunta e supplice vedimi o Dio”, o ancora la cavatina di Alcandro “Di sua voce il suon giungea”. I numeri solistici vennero conseguentemente ridotti, e vivacizzati dall’inclusione del coro o di parti secondarie.
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⚫ Tutto il lavoro è pervaso da un’incessante vena melodica, che conferma la fama di Pacini come ‘maestro delle cabalette’; peraltro il compositore esibisce grande espressività anche nei dialoghi lirici, nei quali abbandona il belcanto florido a favore di uno stile melodico più appassionato, sensibile ai modi belliniani. L’armonia è complessa e il suo decorso, all’interno dei pezzi chiusi, ben pianificato; anche all’orchestra viene richiesto un maggiore contributo espressivo.
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⚫ Saffo resta […] opera pregevole, anche per il suo traboccante ‘edonismo’ melodico; forse non del tutto soddisfacente nei riguardi delle sue premesse ‘riformistiche’, ma senza dubbio stilisticamente coerente e animata da una solida tempra intellettuale.
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