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Citazioni riguardanti l'opera

Rodelinda

Ombre, piante, urne funeste!

Dramma per musica.
Libretto di Nicola Francesco HAYM.
Musica di Georg Friedrich HÄNDEL.
Opus: HWV 19.
Prima esecuzione: 13 febbraio 1725, Londra.




Rodelinda emerge

⚫ Rodelinda emerge su tutti gli altri personaggi e risulta una delle figure più riuscite delle opere di Händel; nella varietà delle nove arie a lei affidate emergono i suoi diversi sentimenti: assoluta fedeltà allo sposo, fermo rifiuto opposto alla corte di Grimoaldo, odio nei confronti dell’usurpatore e del suo perfido consigliere. Memorabili sono due arie in cui esprime il dolore per la perdita del marito, “Ho perduto il caro sposo” e “Ombre, piante, urne funeste”; quest’ultima si ricollega alla tipologia del lamento per l’impiego del flauto traverso.

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Difficile comprensione

⚫ L’azione risulta coerente e motivata e anche il lieto fine appare ben preparato: la conversione finale di Grimoaldo è plausibile, anche perché le sue cattive azioni sono sempre guidate dal malvagio Garibaldo. Haym apportò come di consueto molti tagli al libretto originale, specie nei recitativi che erano di difficile comprensione per il pubblico londinese, concentrando quindi l’interesse sulle arie e sulla rappresentazione degli affetti.

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Grande successo

⚫ L’opera riscosse un grande successo e fu replicata tredici volte; Horace Walpole narra che la ‘prima donna’ Francesca Cuzzoni riuscì a sorprendere il pubblico non solo con le sue straordinarie doti vocali, ma anche con l’abito «sconveniente e disdicevole» di seta bruna con ricami d’argento, che suscitò lo sdegno delle dame più mature ma divenne subito di gran moda tra quelle più giovani.

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Stagioni successive

⚫ Nella stagione successiva (dicembre 1725) Rodelinda venne ripresentata con l’aggiunta di nuove arie e rielaborazioni che tenevano conto delle esigenze dei cantanti. Un’ultima ripresa ebbe luogo nel 1731, con l’inserimento di brani celebri tratti da Tolomeo e Lotario secondo una prassi allora consueta. Nel 1734 Christian Gottlieb Wendt presentò l’opera ad Amburgo con i recitativi tradotti in tedesco e le arie in italiano.

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Altri compositori dello stesso libretto

Giacomo Antonio Perti Firenze, Pratolino settembre 1710
Giovanni Antonio Canuti Lucca, Teatro Pubblico carnevale 1724
Passotti Firenze, Teatro di Via del Cocomero carnevale 1725 con titolo L'amor costante
Giuseppe Maria Nelvi Ferrara, Teatro Bonacossi carnevale 1726
Giuseppe Boniventi Venezia, Teatro San Cassiano autunno 1727 con titolo Il Bertarido re de Longobardi
Bartolomeo Cordans Venezia, Teatro San Moisè autunno 1731
Michele Fini Pisa, Teatro Pubblico carnevale 1738
Carl Heinrich Graun Potsdam, Schlosstheater 13 dicembre 1741 libretto di Giovanni Gualberto Bottarelli tratto da Antonio Salvi

DEUMM, AA. VV. (UTET, 1999)

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