Citazioni riguardanti l'opera
Azione in musica.
Libretto di Giulio ROSPIGLIOSI.
Musica di Luigi ROSSI.
Prima esecuzione: 22 febbraio 1642, Roma.
⚫ […] Nel 1641 Luigi Rossi venne assunto come «virtuoso da camera» dal cardinale Antonio Barberini, presso il quale prestava servizio anche il celebre castrato e amico del compositore Marc’Antonio Pasqualini che in quest’opera […] interpretò il ruolo di Bradamante. Tuttavia né l’eccezionale cast di cantanti, né la sontuosità dell’allestimento -alla cui direzione prese parte personalmente anche il cardinale- furono sufficienti a decretare il successo di un’opera che agli ascoltatori apparve subito «longa e lacrimevole». L’ingombrante presenza di Pasqualini […] indusse Rossi a sacrificare le altre parti, che risultarono quindi fredde e prive di «cose affettuose». All’insuccesso della rappresentazione contribuì inoltre il difettoso funzionamento di alcune macchine dello spettacolare apparato scenografico ideato da Andrea Sacchi […].
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Il valore strettamente musicale dell’opera risiede nel trattamento dei singoli brani solistici o corali (doppi cori a sei, otto e dieci parti e, inoltre, un triplo coro conclusivo a dodici parti). Il particolare impianto drammaturgico della vicenda narrata, che evita i contrasti violenti di opposte passioni, determina quindi una certa uniformità di tono musicale, pervasa da un unico sentimento di soffusa e languida malinconia.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Particolarmente grandiosi e in linea con la tendenza di gusto perseguita dai Barberini dovettero apparire gli effetti scenografici: Astolfo che entra in scena a cavallo di un ippogrifo; Angelica che scompare in virtù dell’anello magico; Atlante che si trasforma prima in un gigante, poi nel falso Ruggiero, e il palazzo che svanisce al termine dell’opera.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Il lavoro […] contiene elementi che emergono costantemente nelle opere del XVII secolo, in particolare quelle della prima metà. Uno di questi elementi-base è dato, ad esempio, dalla cadenza finale «femminile» (cioè, col «riposo» non collocato in «battere») che appare nel recitativo del Rossi per la prima volta, per quanto la sua presenza non escluda altre formule di cadenza. Un'altra caratteristica è data dall'uso frequente che il Rossi fa del dell'aria binaria, quella -vale a dire- concepita secondo lo schema AABB. Ne è un tipico esempio l'aria di Bradamante «Sol che per breve momento» (atto I, scena 2) nella quale la ripetizione delle sezioni non è scritta per esteso ma semplicemente indicata e nella quale il principio della modulazione risulta ugualmente applicato sebbene entrambe le sezioni abbiano termine sulla tonica. Tale interesse per l'organizzazione tonale è altresì palese, ad esempio, nel prologo, nel corso del quale si nota un recitativo costruito secondo uno stile per progressioni […]. Il recitativo in questione è forse eccessivamente lungo ma dimostra quanto il compositore sia interessato al principio della tonalità e all'organizzazione del materiale nell'ambito dello sviluppo delle sezioni in cui esso si articola.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
⚫ Il lavoro […] contiene elementi che emergono costantemente nelle opere del XVII secolo, in particolare quelle della prima metà. Uno di questi elementi-base è dato, ad esempio, dalla cadenza finale «femminile» (cioè, col «riposo» non collocato in «battere») che appare nel recitativo del Rossi per la prima volta, per quanto la sua presenza non escluda altre formule di cadenza. Un'altra caratteristica è data dall'uso frequente che il Rossi fa del dell'aria binaria, quella -vale a dire- concepita secondo lo schema AABB. Ne è un tipico esempio l'aria di Bradamante «Sol che per breve momento» (atto I, scena 2) nella quale la ripetizione delle sezioni non è scritta per esteso ma semplicemente indicata e nella quale il principio della modulazione risulta ugualmente applicato sebbene entrambe le sezioni abbiano termine sulla tonica. Tale interesse per l'organizzazione tonale è altresì palese, ad esempio, nel prologo, nel corso del quale si nota un recitativo costruito secondo uno stile per progressioni […]. Il recitativo in questione è forse eccessivamente lungo ma dimostra quanto il compositore sia interessato al principio della tonalità e all'organizzazione del materiale nell'ambito dello sviluppo delle sezioni in cui esso si articola.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
⚫ Tutti i recitativi mostrano una certa predilezione per formule tipiche dell'arioso e nelle arie e nei duetti - ad esempio, il duetto «O speme gradita» affidato ai personaggi di Ferraù e Sacripante - si nota chiaramente un gusto incline a cedere il passo al canto. Le fioriture sono di carattere lirico-espressivo e non si esauriscono in passaggi virtuosistici e in velocità; inoltre, non di rado anche questi abbellimenti si organizzano in sequenze, secondo progressioni ordinate.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
⚫ Come nelle opere precedenti, anche nel Palazzo incantato d'Atlante compare il basso ostinato, qui nuovamente organizzato in forma strofica: ciò significa che le ripetizioni, anziché essere continue, sono separate da ritornelli che lo rendono chiaramente individuabile.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
▒ Se volete contribuire segnalando una citazione o una fonte riguardante quest'opera, mandateci una e-mail a questo indirizzo.