Citazioni riguardanti l'opera
Melodramma tragico.
Libretto di Salvadore CAMMARANO.
Musica di Giuseppe VERDI.
Prima esecuzione: 8 dicembre 1849, Napoli.
⚫ Nell’estate del 1848 Verdi, dal suo soggiorno parigino, fece diversi tentativi per rescindere un contratto per un’opera nuova, vecchio di tre anni, con il San Carlo di Napoli. L’impresa non volle però sentir ragioni e minacciò di rivalersi sul poeta residente del teatro, Salvatore Cammarano, che avrebbe dovuto preparare il libretto. Cammarano, cagionevole di salute e in condizioni finanziarie tutt’altro che floride, scrisse allora a Verdi implorandolo di rinnovare il contratto per l’anno successivo e il compositore acconsentì, pur controvoglia […]. Dopo che diversi soggetti erano stati scartati, nella primavera del 1849 Cammarano propose Kabale und Liebe (Amore e raggiro) di Schiller, un testo che già in precedenza aveva suscitato l’interesse di Verdi. La fitta corrispondenza tra compositore e librettista, che caratterizzò i mesi successivi, evidenzia non pochi contrasti e dubbi sull’adattamento librettistico. Soltanto verso la fine dell’estate Verdi rientrò a Busseto per comporre la musica dell’opera, che nel frattempo aveva mutato il suo titolo in Luisa Miller.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Nonostante la tiepida accoglienza riservatale dal pubblico napoletano, e la scarsa considerazione di cui godette per tutto il secolo scorso, Luisa Miller segna un momento fondamentale nell’evoluzione stilistica di Verdi. In quest’opera il compositore cominciò ad approfondire il suo distacco dai modi del melodramma tradizionale, per imboccare la strada che in meno di due anni lo avrebbe portato a Rigoletto.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Vertice dell’opera è sicuramente lo splendido terzo atto, nel quale Verdi già annuncia il mondo poetico ed espressivo di Traviata . Julian Budden, uno dei massimi studiosi di Verdi, vede in Luisa Miller «un nuovo livello nell’opera verdiana (…). Vi è una nuova finezza di pensiero musicale, una nuova concentrazione di elementi lirici all’interno dello schema drammatico, in sostanza una più completa risoluzione del dramma in termini di musica pura».
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Nel dramma di Schiller - qui sta la sua tragicità - le differenze di rango sono la rete nella quale, ad onta d'ogni cosciente, volenterosa aspirazione verso un'umanità senza pregiudizi, disperatamente ci s'impiglia. Il libretto di Cammarano, viceversa, moltiplica ad oltranza il numero degl'intrighi in cui si irretiscono Rodolfo e Luisa, per adempiere una funzione drammaturgica altrimenti difficilmente da soddisfare: produrre molte situazioni - suppergiù tante quanti sono i “numeri” dell'opera - che provochino non affetti puri e semplici, sibbene affetti duplici e contrastanti, tali da lasciarsi calare nello schema cantabile/cabaletta (laddove al tempo di mezzo che li separa e li collega sia esso breve o lungo, musicalmente scarno oppure ricco, poco importa - compete di procurare quell'evento drammatico - l'arrivo di un personaggio, lo svelamento d'un inganno, la confessione d'un sentimento recondito, un'improvvisa risoluzione eccetera - che determina il trapasso repentino dall'uno all'altro affetto).
► Drammaturgia dell'opera italiana, Carl Dahlhaus, Storia dell'opera italiana, vol. 6, Torino, 1988, EDT
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