Citazioni riguardanti l'opera
Melodramma.
Libretto di Nicolò BEREGAN.
Musica di Giovanni LEGRENZI.
Prima esecuzione: 12 febbraio 1683, Venezia.
⚫ [Tra virgolette le citazioni dalla prefazione di Nicolò Beregan alla sua Historia delle guerre d'Europa dalla campagna dell'armi ottomane nell'Hungheria l'anno 1683] […] Tale pervasiva erudizione traluce pure - con esplicita intenzionalità - nelle scelte lessicali, in una lingua volutamente «cosparsa […] in qualche parte dell'antico e severo modo di favellare», dove il «decoro e la gravità» consoni al genere storico vengono sapientemente stemperati «con qualche forma di scrivere arguta e di frase luminosa, e sobriamente vivace»; l'intento dichiarato è di giungere ad esprimersi, sul modello di vari autori classici, in stile «epidittico, cioè a dire con naturalezza sostenuta da nobiltà, arte tanto più celebre, quanto più si dimostra priva d'ogn'arte». Non si potrebbero definire in termini migliori i testi di Beregan per il teatro musicale, una produzione non particolarmente nutrita, con i suoi sei titoli distribuiti in poco più di un ventennio, ma che dovrebbe suscitare l'interesse degli studiosi anche solo per il fatto di essere stata originariamente destinata a tre compositori - Ziani, Cesti e Legrenzi - tra i maggiormente significativi del secondo Seicento.
► «La clemenza di Tito» e la fortuna di Beregan: sorti di un'opera e del suo librettista, Giada Viviani (Ricordi, 2012)
⚫ […] Di esclusivo soggetto storico, con una netta preferenza per l'ambientazione romana imperiale e bizantina, questi libretti si distinguono per la densità e la varietà dei riferimenti eruditi che, con differenti gradi di esplicitazione e in diverse forme, li permeano fin nel loro intimo, così da diventarne un elemento imprescindibile e funzionale alla stessa narrazione. […] Con la consueta cura per quella veridicità e fondatezza documentaria che troveranno la loro massima espressione nella Historia delle guerre d'Europa e nelle note a Claudiano, pure i «melodrammi» esibiscono una solida padronanza della realtà storica relativa a personaggi e situazioni, utilizzata dall'autore come fulcro attorno al quale costruire le necessarie invenzioni.
► «La clemenza di Tito» e la fortuna di Beregan: sorti di un'opera e del suo librettista, Giada Viviani (Ricordi, 2012)
⚫ Lo spessore culturale dei testi di Beregan presupponevano certo un pubblico in grado di coglierne non solo gli espliciti riferimenti eruditi, ma anche le sfumature spesso sottili delle numerose allusioni, nonché la raffinatezza delle scelte lessicali, dove, di fronte all'assenza pressoché totale degli scempiamenti e ipercorrettismi peculiari dell'area veneta, è frequente il ricorso a termini e grafie di derivazione dotta o arcaica […] Nonostante tali caratteristiche, la fruizione di questi libretti era garantita a diversi livelli di comprensione, in primo luogo per la tipica commistione di registri provocata dall'intervento di personaggi buffi, […]
► «La clemenza di Tito» e la fortuna di Beregan: sorti di un'opera e del suo librettista, Giada Viviani (Ricordi, 2012)
⚫ Dal punto di vista stilistico […], il fondamentale aspetto della piacevolezza, di cui Beregan sarà fautore persino nel contesto aulico della trattazione storica, si attua attraverso un'elegante veste metrica che presta particolare attenzione alla componente ritmica, finalizzata sia a conferire varietà alle numerose arie ed ariette, sia a imprimere interessanti cambi di velocità nell'incedere del recitativo mediante l'inserzione di quinari prevalentemente isolati, ottonari soli e in distico, oppure frammenti estranei alla versificazione.
► «La clemenza di Tito» e la fortuna di Beregan: sorti di un'opera e del suo librettista, Giada Viviani (Ricordi, 2012)
1a | Venezia, Teatro San Salvatore | 12 febbraio 1683 | |
2a | Napoli, Palazzo Reale | 6 novembre 1684 | nuova versione con aggiunta di un prologo |
3a | Roma, Teatro di Tor di Nona | 1695 | musica di Legrenzi e altri; libretto in parte rifatto |
► DEUMM, AA. VV. (UTET, 1999)
Domenico Scarlatti | Napoli, Palazzo reale | 19 marzo 1703 | libretto di Giulio Convò tratto da Nicolò Beregan |
Tomaso Albinoni | Bologna, Teatro Formagliari | 19 aprile 1711 | |
Antonio Vivaldi | Roma, Teatro Capranica | carnevale 1724 | |
Georg Friedrich Händel | Londra, Covent Garden | 16 febbraio 1727 | libretto anonimo tratto da Nicolò Beregan e Pietro Pariati |
► DEUMM, AA. VV. (UTET, 1999)
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