Citazioni riguardanti l'opera
Dramma per musica.
Libretto di Giulio Cesare CORRADI.
Musica di Giovanni LEGRENZI.
Prima esecuzione: 4 febbraio 1675, Venezia.
⚫ Non potendo disporre della musica, andata perduta, occorre attenersi alle informazioni disponibili grazie al libretto, nonché alle notizie che ci dicono l’opera aderente alle consuetudini del teatro veneziano dell’epoca, che badava più allo sfarzo scenografico, ottenuto con costosi macchinari, che all’impianto drammatico dell’azione, praticamente assente.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Non privo di ossequio alle alte cariche dello stato e alla sue insegne è l’apparato scenico che dà inizio all’opera: «Allo scoppio d’un fulmine s’alza la Tenda, e si vede il Proscenio occupato da Nuvole, quali doppo varij moti formano un leone coronato nel mezzo».
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Sette delle nove scene sono ambientate in un ‘Cielo’ («Reggia nel Ciel di Giove»), mentre i primi due atti si concludono con un ballo «di Ministri della Discordia usciti dagl’infocati vapori della medesima», e «di Numi, e di Dee». Peraltro in quest’opera, come sottolinea Hellmuth Christian Wolff, si realizza al tempo stesso «una parodia della vita degli dèi […]»; infatti «le divinità altercano ignobilmente tra loro per l’amore di Venere, richiamando alla mente le parodie di eroi e dèi scritte da Alessandro Tassoni, Francesco Bracciolini e Carlo de’ Dottori».
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ […] La divisione del mondo, che conclude, con Adone in Cipro (1676), l'anteriore fase mitologica della produzione di Legrenzi e di cui resta purtroppo solo il libretto, steso da Corradi (e da lui dedicato a quella nobiltà veneziana in cui si specchiava lo splendore degli dèi) come poema eroicomico sceneggiato, con «meravigliosi artifizi di scenari e meccanismi» che suscitarono universale stupore, e soprattutto con impertinente e lepida parodia delle divinità dell'Olimpo classico (e della stessa gloriosa opera «eroica») secondo propositi avveniristicamente mordaci «alla Offenbach» (Wolff) che ne accentuano la compromettente somiglianza con Pomo d'oro di Cesti, di poco anteriore.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
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