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Citazioni riguardanti l'opera

La Dafne

Chi da' lacci d'Amor vive disciolto

Favola.
Libretto di Ottavio RINUCCINI.
Musica di Marco DA GAGLIANO.
Prima esecuzione: gennaio 1608, Mantova.




Un poco più ampia

⚫ Su una versione un poco più ampia e rimaneggiata del libretto di Rinuccini, pochi anni prima intonato da Jacopo Corsi e Jacopo Peri a Firenze, Marco da Gagliano offrì il suo contributo ai festeggiamenti per le nozze di Francesco Gonzaga e Margherita di Savoia, nella stessa occasione per cui il Maestro di cappella mantovano Claudio Monteverdi scrisse la sua Arianna, anch’essa su libretto di Rinuccini.

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Pratica esecutiva

⚫ Nella prefazione all’edizione a stampa della partitura, […] Marco da Gagliano affronta problemi quali il rapporto fra la musica e il testo, la pratica esecutiva degli abbellimenti, il rapporto fra la voce e gli strumenti e la costruzione dello spettacolo, che è il risultato dell’equilibrio di varie componenti (testo, musica, gesto, scenografia). Gagliano segue fedelmente la tecnica e lo stile delle rappresentazioni fiorentine di Peri e di Caccini; il suo recitativo è simile a quello di Peri, ma maggiore è la ricchezza della compagine corale e degli episodi imitativi polifonici.

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Stile fiorito

⚫ Nei cori si inseriscono brevi gesti strumentali o ritornelli veri e propri; due brani sono invece in stile fiorito: l’ottava di Amore (“Chi da lacci d’amor vive disciolto”) e il lungo ed elaborato lamento di Apollo alla fine dell’opera (“Non curi la mia pianta o fiamma o gelo”), nel quale ricchi melismi sottolineano madrigalisticamente parole come «fiamma», «cielo», «sommi (regi)», «ghirlanda», «fregi», «cantando».

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Altri compositori dello stesso libretto

Jacopo Corsi, Jacopo Peri Firenze, Casa Corsi carnevale 1598
Heinrich Schütz Torgau, Castello di Hartenfels aprile 1627 libretto tradotto in tedesco e adattato da Martin Opitz

DEUMM, AA. VV. (UTET, 1999)

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