Citazioni riguardanti l'opera
Libretto fantastico-giocoso.
Libretto di Francesco Maria PIAVE.
Musica di Luigi RICCI, Federico RICCI.
Prima esecuzione: 28 febbraio 1850, Venezia.
⚫ Il frutto più noto di questo manierismo comico circoscritto dai limiti inesorabili dell'epigonismo è Crispino e la Comare, «melodramma fantastico giocoso» su arguto libretto di Francesco Maria Piave /Venezia, 1850), che sopravvisse a lungo sulle scene in grazia del suo abile ricettario di formule «buffe» dall'effetto sicuro e di un'innegabile leggerezza di mano. I fratelli Ricci lo scrissero in collaborazione, componendo un pezzo per ciascuno e imbastendo il tutto a gugliate di recitativi secchi: i quali, sia detto incidentalmente, cacciati per sempre dall'opera seria fra il Trenta e il Quaranta, troveranno rifugio temporaneo nell'opera semiseria (Violetta di Mercadante è del 1853) ed estremo in quella buffa, in alternativa con i dialoghi in prosa.
► Storia dell'opera, diretta da Alberto Basso; volume primo L'opera in Italia, Torino, 1977, UTET
⚫ I fratelli Ricci costituirono un felice caso di collaborazione professionale: la vivacità e l’inventiva di Luigi, unite alla maggiore consapevolezza stilistica di Federico, permisero loro di perpetuare lo spirito giocoso della commedia napoletana, in quattro o cinque opere scritte di concerto, delle quali Crispino e la comare è considerata la più significativa. Luigi fu, dei due, il più sensibile nel cogliere l’eredità dello stile di Rossini; nelle opere buffe riprese magistralmente le tecniche della commedia, guardò spesso alla canzone napoletana, che intorno alla metà del secolo godeva di grande fortuna, ma elaborò soprattutto un nuovo e robusto tipo di “basso buffo”, caratterizzato da gustose melodie popolaresche.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Crispino e la comare può essere considerata un ‘classico’ dell’opera buffa di metà Ottocento. Lo spiritoso libretto di Piave unisce, in una sorta di apologo, Molière a elementi fantastici fino ad allora del tutto insoliti nelle commedie in musica. La realizzazione musicale, non sempre originale ma certamente di fresca inventiva, è costellata di melodie semplici, spesso dai ritmi di danza, affascinanti anche nell’uso delle forme simmetriche a quell’epoca ormai desuete. Ad Annetta (ruolo interpretato da Patti, Tetrazzini e Galli-Curci) sono affidate le arie migliori, tra le quali spicca “Io non sono più l’Annetta”; altra pagina divenuta un celebre cavallo di battaglia dei “buffi” è il battibecco dei tre dottori “Di Pandolfetti medico” (Crispino, Fabrizio, Mirabolano). L’opera, data a Parigi nel 1869 con il titolo Le Docteur Crispin nella traduzione di Nuitter, possiede una sua grazia ingenua e un humour che ne giustificano le riprese moderne.
► Dizionario del teatro, Vedi
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