Citazioni riguardanti l'opera
Componimento drammatico.
Libretto di Pietro METASTASIO.
Musica di Christoph Willibald GLUCK.
Opus: Wq. 18.
Prima esecuzione: 24 settembre 1754, Schlosshof.
⚫ Il ‘Wiener Diarium’ riportava in edizione speciale un resoconto di venti pagine sui festeggiamenti imperiali allo Schlosshof, nei pressi di Vienna, nel quadro dei quali Gluck presentò l’opera. Secondo l’autorevole cronista Carl Ditters von Dittersdorf, l’impressione prodotta dalla musica fu di «pura magia»: plausibile, vista la ricompensa ottenuta dal compositore […] e la sua successiva assunzione come compositore per i balli e le opéras-comiques, e come direttore dei concerti di corte.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ Gluck si era servito di un testo scritto nel 1735 da Metastasio per uso privato della famiglia imperiale […]. Il poeta collaborò col compositore per la ripresa di quella serenata, alterata in alcuni punti del testo, soprattutto attraverso l’aggiunta del ruolo di Silango. Metastasio inserì con naturalezza questa presenza maschile in un piccolo testo metateatrale, insaporito da quel gusto per la schermaglia da salotto caro alla fantasia del poeta e ricco di ironia sulla vita delle scene, sulle idee stesse della scrittura e della rappresentazione di un dramma (tutti e tre i generi, il tragico, il pastorale e il comico vi vengono trattati).
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ La musica alterna una serie di atteggiamenti corrispondenti ai diversi stili drammatici: così la disperazione di Andromaca trova sfogo nella concitata aria in si minore “Prenditi il figlio”, tronca del consueto da capo e sospesa su dilemmi irrisolubili; la scena pastorale si scioglie nello spiegato belcanto di una melodia dalla nobile serenità prettamente gluckiana (“Son lungi e non mi brami”); infine nell’aria comica e nel balletto finale è l’orchestrazione a ottenere il massimo della cura.
► Dizionario del teatro, Vedi
⚫ […] Metastasio dà una esemplificazione dei generi teatrali più in voga nel Settecento nelle Cinesi, un'azione teatrale in cui è messa in scena una divertita parodia dei diversi linguaggi. […] I soliti arcaismi, latinismi e stereotipi del registro poetico […], le inversioni minime […], ma che acquistano una letterarietà più spinta nel tessuto franto dagli imperativi, dalle invettive e dalle esclamazioni, col risultato di un monologo concitato e incalzante, utilizzato in senso antinaturalistico.
► Storia della lingua italiana, Il Settecento, Tina Matarrese (il Mulino, 1993)
Antonio Caldara | Vienna, Hoftheater | carnevale 1735 | il libreto fu composto per Antonio Caldara |
Nicola Conforto | Aranjuez | 30 maggio 1751 | con titolo La festa cinese |
Ignaz Holzbauer | Mannheim, Hoftheater | primavera 1756 | |
Luis Misón Madrid | 1757 | tradotto in spagnolo, con titolo La festa chinese | |
Pompeo Sales | Augsburg | carnevale 1757 | |
David Perez | Lisbona, Teatro della Real Villa di Queluz | 1769 | |
Gennaro Astarita | 1773 | ||
Giuseppe Millico | Napoli | dal 1780 al 1790 | è dubbia la sede della prima rappresentazione e incerta la data |
Anton Clemens Theodor, principe di Sassonia | 1784 | ||
Marchese Cedronio | Napoli, Accademia di Musica | 13 novembre 1789 | |
Manuel del Populo Vicente García | Londra | primavera 1831 | incerte sede e data della prima rappresentazione |
► DEUMM, AA. VV. (UTET, 1999)
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