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Citazioni riguardanti l'opera

La bohème

Dei vent'anni fra l'ebbrezza

Commedia lirica in quattro atti.
Libretto e musica di Ruggero LEONCAVALLO.
Prima esecuzione: 6 maggio 1897, Venezia.




Ingiustizia

⚫ Non è facile abituarsi al fatto che Rodolfo sia un baritono: ma questa è l’altra Bohème, la sorella talmente sfortunata che c’è da gridare all’ingiustizia. Non, beninteso, per la fortuna della pucciniana, ma per la troppa malasorte di questa, che avrebbe meritato una vita ben diversa, con qualche maggior agio e meno trascuratezza. L’opera di Leoncavallo, andata in scena un anno più tardi, fu molto ben accolta, ma alla lunga perse il confronto, la cui partenza, simbolicamente, può essere vista nelle rappresentazioni parallele, a Milano, delle due opere, messe in scena al Lirico e al Dal Verme. Leoncavallo, tirando i conti e forse considerando la sfortuna dovuta essenzialmente allo ‘schiacciamento per titolo’, rimanipolò in seguito l’opera, ma il nuovo battesimo (Mimì Pinson: Palermo, Teatro Massimo, 1913) non fu sufficiente a reincanalare la fatica sui sentieri della fortuna […].

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Festa nel cortile

⚫ La coppia al centro delle attenzioni di Leoncavallo è quella Marcello-Musette (che mantiene la forma francese del suo nome). E centrale diventa, al secondo atto, la festa nel cortile di casa di Musette, quella tagliata da Puccini dal progetto iniziale di Illica. Sempre nel secondo atto, il coro intona a un certo punto della festa “L’inno della ‘Bohème’” (“Dei vent’anni fra l’ebbrezza l’avvenir”), dove si realizza la necessità di Leoncavallo a dare dei manifesti di poetica, così com’era già successo col prologo di Pagliacci.

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Stature musicali

⚫ […] Se c’è insufficienza nella Bohème di Leoncavallo è nell’ingenua costruzione drammaturgica, il versante in cui funziona meno: e se anche musicalmente non sta a pari con quella pucciniana è, fatte salve la diverse stature musicali, anche per conseguenza dell’impostazione della narrazione del dramma, che troppo precipitosamente si scioglie dalla commedia per precipitare nella tragedia, annunciata e risolta tutta nel quarto atto.

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Versioni

1a Venezia, Teatro La Fenice 26 maggio 1897 note
2a Palermo, Teatro Massimo 14 aprile 1913 con titolo Mimì Pinson

DEUMM, AA. VV. (UTET, 1999)

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