Citazioni riguardanti l'opera ====== Il Vespasiano ====== {{ http://www.librettidopera.it/vespasiano/ss_02_22000.jpg?250|Mentre Vespasiano e Domiziano s'assidono}}\\ \\ Dramma per musica.\\ Libretto di Giulio Cesare CORRADI.\\ Musica di Carlo PALLAVICINO.\\ Prima esecuzione: 20 gennaio 1678, Venezia.\\ \\ \\ \\ \\ ===== Straordinarietà ===== ⚫ Il primo lavoro che determinerà la fortuna di Carlo Pallavicino è //Il Vespesiano//, scritto per l’inaugurazione del nuovo sontuosissimo teatro dei fratelli Grimani, il terzo da loro aperto a Venezia. Il teatro, per ampiezza, decorazioni e qualità degli allestimenti, si vuole imporre fin dal suo esordio come luogo principe dell’arte lirica, e ci riuscirà egregiamente. Non stupisce perciò la scelta del soggetto, affidato a Giulio Cesare Corradi, tutto teso a sottolineare la straordinarietà del nuovo edificio: l’imperatore Tito Flavio Vespasiano fu infatti colui che fece erigere il Colosseo. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=10633|Vedi]]\\ \\ ===== Celebrazione dell’apparenza ===== ⚫ Di Vespasiano, in quest’opera, si celebrano il rigore morale e l’umanità, contrapposte alla dissolutezza degli altri personaggi, a cominciare dai suoi stessi figli Domiziano e Tito. [...] Ma non è tanto l’evoluzione della vicenda che importa, quanto l’originalità con cui Corradi adatta lo spettacolo nello spettacolo: l’esempio più significativo è quello che conclude il secondo atto, dove Vespasiano fa allestire la rappresentazione della caduta di Fetonte a emblema degli errori (perdonati) del figlio Domiziano. Ma se ne contano altri: il banchetto musicale, il Tevere illuminato dalle barche che lo percorrono durante il corteo notturno, Tito e Gesilla che si dilettano in un improvvisato concerto davanti alla finestra, l’esibizione dei lottatori inscenata da Domiziano e lo stesso finale dell’opera con l’allegoria dei quattro elementi (soluzione riproposta ma con diversa intenzione anche in //Messalina//). È insomma la celebrazione dell’apparenza, dove l’intrigo amoroso sembra l’aspetto marginale di un soggetto apparentemente storico, ma che mira invece a una speculazione meta-teatrale affatto insolita. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=10633|Vedi]]\\ \\ ===== Veri artefici ===== ⚫ La brillante carriera veneziana di Pallavicino [...] partecipa con Legrenzi della stagione successiva a Cesti e di quella precedente a Pollarolo; un periodo in cui la scrittura operistica si caratterizza, fra l’altro, per la definitiva assunzione del binomio recitativo-aria quale struttura dominante della drammaturgia musicale. //Vespesiano//, in questo senso, sembra ben aprire la strada all’indirizzo dell’ultimo quarto di secolo, dove per intercambiabilità, aggiunte e omissioni l’opera più facilmente si presta ad adattarsi alle esigenze di ogni nuovo allestimento [...], esigenze legate al luogo, al pubblico, ma soprattutto -e d’ora in poi sempre di più- ai cantanti, presto quasi gli unici veri artefici del successo o del fallimento di uno spettacolo. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=10633|Vedi]]\\ \\ ===== Altri compositori dello stesso libretto ===== | Johann Wolfgang Franck | Amburgo, Theater am Gänsemarkt | 1681 | libretto rimaneggiato da Lucas von Bostel, con titolo //Vespasianus// | | Pietro Porfirii | Fabriano | 1 giugno 1692 | | Domenico Sarro | Napoli, Teatro San Bartolomeo | 1707 | libretto rivisto da Carlo De Petris | | Attilio Ariosti | Londra, King's Theatre in the Haymarket | 14 gennaio 1724 | libretto di Nicola Francesco Haym, tratto da Giulio Cesare Corradi | ► //DEUMM//, AA. VV. (UTET, 1999)\\ \\ ===== Segnala una citazione ===== ▒ Se volete contribuire segnalando una citazione o una fonte riguardante quest'opera, mandateci una //e-mail// a [[mailto:contributo@librettidopera.it?subject=Fonte per opera Il Vespasiano|questo indirizzo]].\\ \\