Citazioni riguardanti l'opera ====== Stiffelio ====== {{ http://www.librettidopera.it/stiffelio/ss_02_01_1280.jpg?250|Ah dagli scanni eterei}}\\ \\ Dramma in tre atti.\\ Libretto di Francesco Maria PIAVE.\\ Musica di Giuseppe VERDI.\\ Prima esecuzione: 16 novembre 1850, Trieste.\\ \\ \\ \\ \\ ===== Genesi ===== ⚫ Piave sottopose a Verdi il soggetto dell’opera nell’aprile del 1850 e nel giugno si trasferì dal compositore, presso il quale ultimò il libretto. Allo stesso periodo risale anche gran parte della composizione della musica, la cui orchestrazione fu invece ultimata, come di consueto per Verdi, nel corso delle prove in teatro. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=308|Vedi]]\\ \\ ===== Soggetto singolare ===== ⚫ Il soggetto si presentava singolare, per la tendenza al realismo (messa ancor più in risalto da un’ambientazione ottocentesca, al tempo non frequente nel melodramma) e per la mancanza di un normale intreccio amoroso, qui sostituito da una vicenda dominata dalla gelosia e soprattutto dal conflitto tra il senso evangelico del perdono e il desiderio di vendetta. Di qui le difficoltà con la censura, alle quali Verdi si piegò malvolentieri. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=308|Vedi]]\\ \\ ===== Prima contrastata ===== ⚫ L’esito della ‘prima’ fu contrastato: parte della critica si schierò con il musicista ironizzando sull’intervento della censura; parte, invece, condannò il soggetto trovandolo sconveniente. L’anno dopo, a Firenze, l’opera giunse sulle scene con il titolo //Guglielmo Wellingrode// e con un protagonista trasformato addirittura in un primo ministro tedesco. A questo punto Verdi, mal sopportando tali imposizioni, pensò di rifare il soggetto di sana pianta. Tuttavia il progetto fu preso in considerazione solo nella primavera del 1856 quando il musicista iniziò a lavorare ad //Aroldo//. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=308|Vedi]]\\ \\ ===== Passioni e debolezze ===== ⚫ Insieme a //Luisa Miller//, l’opera è uno dei primi esempi di dramma costruito attorno a un solo personaggio, del quale sono tratteggiate passioni e debolezze. Verdi era interessato al soggetto, di cui avvertiva la novità, ma dovette scontrarsi con la censura che gli impose numerose modifiche, che finirono per snaturare la bellezza e l’efficacia drammatica del soggetto originario. Da pastore, Stiffelio fu tramutato assai più genericamente in un ‘settario’. Perciò le inquietanti parole «Ministro confessatemi», che Lina indirizza non più al marito ma all’uomo di fede nel duetto del terzo atto, si tramutarono nell’innocua e illogica richiesta: «Rodolfo ascoltatemi». Anche il finale dell’opera assunse un tono generico e perse in incisività. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=308|Vedi]]\\ \\ ===== Soluzioni nuove ===== ⚫ Dal punto di vista musicale l’opera presenta soluzioni nuove, prima fra tutte il recitativo affidato a Jorg all’inizio dell’opera in luogo del consueto episodio corale, scelta che configura uno dei più radicali tentativi di Verdi di allontanarsi dalle convenzioni melodrammatiche del tempo. Numerose sono le pagine che anticipano esiti espressivi di opere successive, soprattutto quelle appartenenti alla cosiddetta ‘trilogia popolare’: "Ed io pure innanzi agli uomini" prefigura la vocalità di Gilda e certi passaggi del quartetto del terzo atto di Rigoletto ; il duetto tra Lina e Stiffelio nel terzo atto lascia già presagire il sofferto e nobile lirismo di Violetta. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=308|Vedi]]\\ \\ ===== Morbido fulgore ===== ⚫ Non mancano poi pagine strumentali alle quali Verdi riservò una grande cura, come il breve preludio in apertura del secondo atto e l’aria successiva di Lina "Ah, degli scanni eterei", nella quale è prevista un’orchestrazione per soli archi particolarmente curata che ottiene, nelle parole di Julian Budden, «un effetto complessivo di morbido fulgore». ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=308|Vedi]]\\ \\ ===== Tagliando e sostituendo ===== ⚫ Dopo l’avvento sulle scene di //Aroldo//, //Stiffelio// fu ritirata dall’autore che, consapevole della difficoltà di imporre il vecchio soggetto, aveva lavorato sul preesistente autografo, tagliando e sostituendo a mano a mano che progrediva nel rifacimento. Per l’edizione di Parma (29 dicembre 1968), che segna il definitivo ritorno sulle scene dell’opera, si è quindi dovuto ricorrere a due manoscritti non autografi: una partitura del //Guglielmo Wellingrode// e una di //Stiffelio//, entrambe conservate nell’archivio del Conservatorio di Napoli. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=308|Vedi]]\\ \\ ===== Versioni ===== | 1a | Trieste, Teatro Grande | 16 novembre 1850 | con titolo //Stiffelio// | | 2a | Rimini, Teatro Nuovo | 16 agosto 1857 | profonda revisione, soprattutto per motivi di censura, del libretto precedente; partitura con modifiche | ► //DEUMM//, AA. VV. (UTET, 1999)\\ \\ ===== Segnala una citazione ===== ▒ Se volete contribuire segnalando una citazione o una fonte riguardante quest'opera, mandateci una //e-mail// a [[mailto:contributo@librettidopera.it?subject=Fonte per opera Stiffelio|questo indirizzo]].\\ \\