Citazioni riguardanti l'opera ====== I pagliacci ====== {{ http://www.librettidopera.it/pagliacci/ss_01_01_1280.jpg?250|Si può?... Signore! Signori!... Scusatemi}}\\ \\ Dramma in un prologo e due atti.\\ Libretto e musica di Ruggero LEONCAVALLO.\\ Prima esecuzione: 21 maggio 1892, Milano.\\ \\ \\ \\ \\ ===== Drammi a forti tinte ===== ⚫ Negli anni immediatamente successivi al 1890 e al trionfo di //Cavalleria rusticana//, una miriade di drammi a forti tinte di ambiente popolare e plebeo, con spiccate caratterizzazioni regionali, invade i nostri palcoscenici, quasi a voler mostrare [...] che il Regno d’Italia non si riduceva solo a Milano, Torino, Firenze e Roma, ma comprendeva un fondo ben altrimenti articolato, sofferente di secolari miserie e arretratezze e non coinvolto nello sviluppo commerciale e nel progetto industriale che cominciava a investire il Nord della penisola. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Rivoluzione di gusto ===== ⚫ //Pagliacci// di Ruggero Leoncavallo, andata in scena al Dal Verme di Milano il 21 maggio 1892 sotto la direzione di Arturo Toscanini. Per Leoncavallo, estroso napoletano di trentacinque anni, con alle spalle esperienze letterarie e musicali di vario genere, si trattò di un autentico giro di boa, di una rivoluzione di gusto, compiuto nel breve spazio dei cinque mesi impiegati a stendere il libretto, lo spartito, l’orchestrazione. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Prologo ===== ⚫ Nel prologo fuori del sipario, che riecheggia la ‘siciliana’ di //Cavalleria// ma risulta piuttosto un estroso recupero del melodramma delle origini, Leoncavallo annuncia che «l’autore ha cercato pingervi uno squarcio di vita» e per questo «al vero ispiravasi» e «con vere lacrime scrisse» questa storia in cui «vedrete amar siccome s’amano gli esseri umani», «uomini di carne e d’ossa», non più fantasmi letterari o teste coronate del melodramma romantico. Si trattava, in effetti, di una storia vera, almeno in qualche parte: il padre di Leoncavallo, magistrato in Calabria, aveva giudicato un delitto di gelosia avvenuto a Montalto Uffugo [...]. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Elaborazione teatrale ===== ⚫ Se i temi drammatici presenti nei //Pagliacci// recuperano modelli operistici illustri (la gelosia da //Carmen// e //Otello//, il paesaggio meridionale da //Cavalleria rusticana//, la deformità da //Rigoletto//), l’elaborazione teatrale va oltre, e il letterato presente in Leoncavallo emerge nell’originale scambio/commistione fra attore e uomo, fra scena e vita, fra finzione e sentimenti autentici, con esiti scenici di grande presa e più sottili stimoli intellettuali: inutile ricordare con quanti anni di anticipo sull’apparizione di Pirandello. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Forte suggestione ===== ⚫ [Alla] originale configurazione drammaturgica corrisponde una resa musicale che punta alla forte suggestione delle melodie cantabili (ricordiamo frasi divenute memorabili: "Un nido di memorie", "E voi, piuttosto" nel prologo, il duetto Nedda-Silvio, "Ridi pagliaccio"), ma caratterizzata anche dalla vocazione al collage stilistico, e dunque soggetta a cali di tenuta: Leoncavallo accoglie molte soluzioni da Cavalleria rusticana (il coro delle campane, l’intermezzo sinfonico, l’organizzazione delle romanze in forma libera, il recupero di modi popolareschi, come nella ballatella di Nedda), ma le sue fonti musicali sono da ricercare anche in Verdi e, con voluta esibizione culturalistica, nel repertorio sinfonico e cameristico. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Colori corruschi ===== ⚫ Oltre ai minuetti e alle gavotte ‘all’antica’ nella commedia, e ad alcune citazioni da Mendelssohn e da Chabrier, appare molto forte, seppure in momenti isolati, la presenza wagneriana, che investe di colori corruschi, di alta tragicità, il personaggio di Tonio o stende sensuali trame cromatiche di ascendenza tristaniana nel trascinante finale del duetto Silvio-Nedda ("Tutto scordiam"), anche a non considerare l’abile impiego di temi ricorrenti e l’organizzazione dei brani vocali nell’ampia forma della scena, fuori dai modelli dell’aria ottocentesca. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Bilanciamento di effetti ===== ⚫ Nonostante [la] commistione di stilemi e alcuni scivolamenti di gusto, che hanno creato intorno all’opera una aperta disistima da parte della critica e dell’ ambiente musicale (a cominciare dai colleghi Puccini e Mascagni), //Pagliacci// continua a essere uno dei titoli più rappresentati nel mondo: merito, certo, della sua abile struttura drammatica, dall’intelligente bilanciamento di effetti patetici, tragici, grotteschi e sentimentali, che producono immancabilmente forti emozioni nel pubblico, qualunque sia l’//hinterland// culturale di appartenenza. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Miserevoli teatranti ===== ⚫ [All']apprezzamento [...] molto ha contribuito una lettura che vede in //Pagliacci// un’anticipazione di tematiche che saranno care all’espressionismo: l’abiezione morale, il delitto passionale, la deformazione fisica come segno di una perversione interiore, il mondo dei miserevoli teatranti ricorreranno nelle opere di Berg (//Wozzeck// e //Lulu//), del giovane Hindemith, fino a giungere a Brecht-Weill e alla loro //Opera da tre soldi//. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Tardivo elogio ===== ⚫ Forse il tardivo elogio (1957) venuto a //Pagliacci// dal primo storico della dodecafonia, René Leibowitz, che li ha giudicati «opera possente d’una intensità espressiva eccezionale, degna d’occupare un posto d’onore tra i grandi capolavori dell’arte lirica» potrà suonare polemico e provocatorio; riconoscimento comunque di una vitalità teatrale e di una capacità di suscitare nuovi interessi critici in direzione novecentesca (come il tema dello straniamento rappresentativo, la regressione del punto di vista del narratore rispetto alla vicenda) che quest’opera non ha perduto a distanza di un secolo dal suo primo apparire. ► //Dizionario del teatro//, [[http://www.operamanager.it/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=1502|Vedi]]\\ \\ ===== Segnala una citazione ===== ▒ Se volete contribuire segnalando una citazione o una fonte riguardante quest'opera, mandateci una //e-mail// a [[mailto:contributo@librettidopera.it?subject=Fonte per opera I pagliacci|questo indirizzo]].\\ \\