Citazioni riguardanti l'opera ====== La Doriclea ====== {{ http://www.librettidopera.it/doriclea/ss_01_01_1280.jpg?250|Son pur tutta bellezza}}\\ \\ Dramma musicale.\\ Libretto di Giovanni FAUSTINI.\\ Musica di Francesco CAVALLI.\\ Prima esecuzione: anno 1645, Venezia.\\ \\ \\ \\ \\ ===== Il coro ===== ⚫ In //Doriclea// (G. Faustini), col ritorno eccezionale del coro (episodi di rilievo sono l'allarme con cui il dramma, all'uso veneziano, s'apre ansioso nel cuore di una battaglia che si concluderà con la disfatta del generale [sic] Tigrane e la prigionia di sua moglie Doriclea; il doppio coro di «Amori armati» e «Amorini» che accompagna Venere; la scena della riconciliazione di Venere e Marte, in contrappunto doppio), si nota, al solito, la pura forza della declamazione e, insieme, la nuova tendenza ad ampliare le strutture formali e la frequenza delle colorature. ► //Storia dell'opera//, diretta da Alberto Basso; volume primo //L'opera in Italia//, Torino, 1977, UTET\\ \\ ===== I rappresentanti ===== ⚫ Un'avvertenza al lettore, alla fine del libretto della //Doriclea// composta da Giovanni Faustini nel 1645 per la musica del Cavalli, dice testualmente: «questa scena, cantata dopo la terza dell'atto I di questa favola, e le due seguenti, poste in quella del //Titone//, sono state composte per dilettare gli uditori, e per aggradire a' rappresentanti.» Già allora, dunque, gli autori dovevano far concessioni al capriccio di qualche esecutrice, che voleva una lunga pagina tutta per sé. ► //Storia dell'opera//, diretta da Alberto Basso; volume primo //L'opera in Italia//, Torino, 1977, UTET\\ \\ ===== La declamazione ===== ⚫ Superbo saggio di declamazione è il monologo della //Doriclea// (1645), in due momenti, «Se ben mai non mi vide» e «Ah, plebe degli dèi», separati dall'aria sospirosa e implorante «Deh, voi cortesi», ove la protagonista, prigioniera e anelante a ricongiungersi allo sposo lontano, lo sconfitto generale [sic] tigrane, è divisa, nel tumulto dei sentimenti, fra toni flebili e una febbrile concitazione monteverdiana sostenuta dal «tremolo» strumentale, fra l'angoscia tormentosa espressa con cromatismi e dissonanze («i lumi... stanchi di lagrimar») e la tensione articolata nervosamente sui gradi dell'accordo perfetto (procedimento caro a Cavalli), attenta alle esigenze di un eloquio psicologicamente centrato e foneticamente giusto con ferma naturalezza d'accenti e pronta proiezione d'«affetti». ► //Storia dell'opera//, diretta da Alberto Basso; volume primo //L'opera in Italia//, Torino, 1977, UTET\\ \\ ===== Altri compositori dello stesso libretto ===== | Pietro Andrea Ziani | Venezia | 1666 | data esatta e teatro di rappresentazione sconosciuti | ► //Wikipedia// [[http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Andrea_Ziani|Vedi]]\\ \\ ===== Segnala una citazione ===== ▒ Se volete contribuire segnalando una citazione o una fonte riguardante quest'opera, mandateci una //e-mail// a [[mailto:contributo@librettidopera.it?subject=Fonte per opera La Doriclea|questo indirizzo]].\\ \\