LO SPOSO DI TRE E MARITO DI NESSUNA
Dramma giocoso per musica.
Versione sintetica a cura di www.librettidopera.it.
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Libretto di Filippo LIVIGNI.
Musica di Luigi CHERUBINI.
Prima esecuzione: novembre 1783, Venezia.
Attori:
Donna LISETTA baronessa, sorella di don Martino |
soprano |
Don MARTINO capitano |
tenore |
Don PISTACCHIO barone di lago Secco |
baritono |
Donna Rosa, BARONESSA promessa sposa di don Pistacchio |
soprano |
Don SIMONE zio di don Pistacchio |
baritono |
BETTINA cantatrice da piazza |
soprano |
FOLLETTO giocatore di bussolotti, seguace di Bettina |
baritono |
Servi del Barone.
Servi di donna Lisetta.
Servi di donna Rosa.
Villani, Suonatori.
La scena si finge nelle vicinanze di Napoli.
[Sinfonia]
Amena pianura del villaggio di lago Secco. Da un lato palazzo baronale, dall'altro locanda con insegna. In prospetto varie colline, ed altre villerecce abitazioni.
Folletto fra molti Villani facendo giochi ai bussolotti, don Simone a sedere guardandolo con meraviglia, e Bettina in atto di suonare il salterio.
[N. 1 - Introduzione]
SIMONE
FOLLETTO
BETTINA, SIMONE E FOLLETTO
Ah, ah, ah, ah, ah, ah.
Son cose da far ridere,
gran gioco è questo qua.
BETTINA
Allegri, piazza piazza,
che adesso col salterio
vi vuol questa ragazza
spassare col cantar.
SIMONE E FOLLETTO
Facciamo un po' silenzio,
e stiamo ad ascoltar.
BETTINA
Un certo pizzicore,
mi sento notte, e dì,
e sospirare amore
mi fa sempre così.
Ah, ih, ah, ih, ah, ih.
E sospirare amore
mi fa sempre così.
SIMONE E FOLLETTO
Che bella canzoncina,
mi piace, signor sì.
BETTINA
Se viene il mio diletto,
gli dico via di qui;
che amor per te, furbetto,
mi fa languir così.
Ah, ih, ah, ih, ah, ih,
che amor per te, furbetto,
mi fa languir così.
SIMONE E FOLLETTO
Che bella canzoncina,
mi piace, signor sì.
BETTINA, SIMONE E FOLLETTO
Viva lo spasso con l'allegria,
in festa, e giubilo qui si starà;
vada in malora l'ipocondria,
che sempre offende la sanità.
Recitativo
SIMONE
BETTINA
Abbiamo, mio signore,
inteso nel passare da Roma in Napoli,
che deve farsi sposo don Pistacchio
baron di questo feudo.
SIMONE
FOLLETTO
SIMONE
BETTINA
Accettiam con piacere il vostro invito.
FOLLETTO
SIMONE
BETTINA
Perché le note non le so cantare.
SIMONE
BETTINA
Ma il teatro, signor, non fa per me.
[N. 2 - Aria Bettina]
Facciamo più guadagno
noi altre ragazzette,
cantando canzonette
per piazza e per città:
a questo un'occhiatina,
un vezzo, un riso a quello:
e il caro scioccarello,
che crede a' nostri detti
ci fa de' regaletti,
e allegramen si sta.
(entra)
Recitativo
SIMONE
FOLLETTO
Donna Lisetta da viaggio, con Don Martino vestito di ufficiale.
[N. 3 - Duetto]
LISETTA E MARTINO
Bella cosa ch'è il viaggiare.
Desta al core un'allegria,
lo fa proprio saltellare,
lo fa tutto giubilar.
Tocca, tocca postiglione,
suona, suona la cornetta,
mi consola, mi diletta,
sempre allegro, mi fa star.
Recitativo
MARTINO
Sorella mia giudizio; il concertato
già s'è detto fra noi: ecco il ritratto.
(cava di saccoccia un ritratto)
Con questo, e un po' d'astuzia,
la mia, e la sua sorte io voglio fare.
LISETTA
Ma l'impegno, fratel, grande mi pare.
MARTINO
Amor m'assisterà. La Baronessa
se ardì per uno sciocco
di ricusare il mio sincero affetto,
pur mia sposa esser deve a suo dispetto.
LISETTA
Amor lo faccia pure.
MARTINO
Io già ti dissi,
che questo don Pistacchio...
LISETTA
È un uomo sciocco.
MARTINO
E che la Baronessa donna Rosa...
LISETTA
Sua destinata sposa...
MARTINO
Mi manda apposta qui per far vedere
a questo cavaliere il suo ritratto.
LISETTA
Onde invece di quello...
MARTINO
Il tuo gli mostrerò.
LISETTA
E se gli piace?...
MARTINO
Io giuro sopra Marte il mio campione,
che sposo donna Rosa, e tu il barone.
LISETTA
Da ridere mi viene.
MARTINO
Orsù Lisetta,
torna nella locanda,
e lascia fare a me.
LISETTA
Ma se per sorte
là giunge donna Rosa?
MARTINO
Usa scioltezza
già lei non ti conosce.
LISETTA
Dici bene.
MARTINO
Vanne, più non tardar cara sorella.
LISETTA
Fammi presto sentir buona novella.
(entra)
MARTINO
Son nell'impegno affé. Ma quanta gente
discende dal palazzo! Al gran corteggio,
al modo di vestire, al portamento,
dev'esser il baron. Martino attento.
Don Pistacchio vestito pomposamente con Domestici, e Vassalli appresso con memoriale in mano, e detto.
[N. 4 - Cavatina]
PISTACCHIO
Recitativo
MARTINO
(È sciocco veramente.)
PISTACCHIO
(partono i villani)
MARTINO
(Che caro mammalucco!)
PISTACCHIO
MARTINO
Mi conosce?
PISTACCHIO
MARTINO
A voi ne vengo come ambasciatore.
PISTACCHIO
MARTINO
La vostra sposa.
PISTACCHIO
MARTINO
Appunto.
PISTACCHIO
(i servi portano da sedere, e Martino siede)
MARTINO
La nobile, galante, e valorosa
Baronessa sua sposa,
per grave affare a te oggi m'invia,
dal messo impara il messagger qual sia.
PISTACCHIO
MARTINO
(Costui rider mi fa.) Ella, signore,
prima di metter piede in questa terra
per togliere ogni guerra
vuol ch'esamini bene il suo ritratto.
Eccolo: se t'aggrada
pronta qui ne verrà: se non t'alletta
al patrio suol ritornerà di fretta.
PISTACCHIO
MARTINO
Vi piace?
PISTACCHIO
MARTINO
Osservi bene
la grazia, la bellezza,
il brio, la gentilezza: e de' suoi pregi
ecco il pregio efficace,
sotto ciglio ben nero occhio vivace.
PISTACCHIO
MARTINO
Io, don Martino;
famoso capitan d'infanteria.
PISTACCHIO
MARTINO
(Questo cercando vo.) Dunque alla sposa...
PISTACCHIO
MARTINO
In sella postiglioni. (Il colpo è fatto.)
[N. 5 - Aria Martino e duetto]
Superbo di me stesso
andrò con tal novella,
della tua sposa bella
il cuore a consolar.
Amico già mi pare
veder la Baronessa
di giubilo saltare
a ridere e ballar.
Da bravi, ancora noi
balliamo in buona tresca
un taici alla tedesca
vogliamo adesso far.
La laira, che diletto,
la laira, che spassetto,
la laira, via girate,
la laira via saltate,
la laira, che allegria...
PISTACCHIO
MARTINO
Già vado pien di gloria,
già monto sì, a cavallo;
ma quando torno, il ballo
vogliamo seguitar.
(parte)
Recitativo
PISTACCHIO
Don Simone, indi la Baronessa Rosa da viaggio, con sèguito di Servitori.
SIMONE
BARONESSA
(È questa la locanda? È dunque quello
del barone il palazzo? Ah, che impaziente
attendo il capitan secondo il patto,
per sentir come accolse il mio ritratto.)
SIMONE
BARONESSA
(Chi mai sarà costui.)
SIMONE
BARONESSA
(Si confonde.)
SIMONE
BARONESSA
(Fosse il baron?)
SIMONE
BARONESSA
(Domandiamo.)
SIMONE
BARONESSA
Serva sua.
SIMONE
BARONESSA
Scusi di tanto ardir, chi è lei, signore?
SIMONE
BARONESSA
(Spiacemi questo incontro! Il capitano
non vedo ancora in queste vicinanze.)
(agitandosi per la scena)
SIMONE
BARONESSA
È vero che fra poco
la sposa del barone qui s'attende?
SIMONE
BARONESSA
Ma come!
Se principio non vedo ancor di feste!
SIMONE
BARONESSA
E se mai fosse giunta?
SIMONE
BARONESSA
(con gravità)
Più occultarmi non vuò, io son la sposa.
SIMONE
[N. 6 - Aria Simone]
Donna Lisetta con sèguito, e detta, poi don Pistacchio.
Recitativo
LISETTA
(Lisetta allegramente. A don Pistacchio
già mi consegnò Martino il tuo ritratto;
or coraggio vi vuol, l'inganno è fatto.)
BARONESSA
(Grand'aria che ha costei!)
LISETTA
(La Baronessa
credo, che questa sia.)
BARONESSA
(Che bell'umore!)
LISETTA
(Comincia un poco a palpitarmi il core.)
PISTACCHIO
BARONESSA
(Eccolo!)
LISETTA
(Questo è d'esso!)
PISTACCHIO
LISETTA
(Mi guarda! Voglio fargli riverenza.)
(fa riverenza al barone)
BARONESSA
(Ma quale confidenza
ha con quella il barone!) Dico, sa lei,
che la sua sposa è qua?
PISTACCHIO
BARONESSA
E tarda tanto a farle un complimento?
PISTACCHIO
BARONESSA
Ebben sentiamo.
PISTACCHIO
LISETTA
Ah, ah, voi siete un bocconcin di sposo
avvenente, compito, e concettoso.
PISTACCHIO
BARONESSA
Di che cosa?
PISTACCHIO
BARONESSA
Ma se parlato non avete ancora.
PISTACCHIO
BARONESSA
(Questo mi pare un matto.)
PISTACCHIO
BARONESSA
No: parlate con me.
PISTACCHIO
BARONESSA
La vostra sposa merta più rispetto.
PISTACCHIO
LISETTA
(Questo equivoco assai mi dà piacere.)
BARONESSA
Lo vedeste il ritratto?
PISTACCHIO
BARONESSA
A me, a me badate.
PISTACCHIO
BARONESSA
E vi piacque?
PISTACCHIO
BARONESSA
Dunque se vi gradì, perché non fate
alla sposa un saluto, un'accoglienza?
PISTACCHIO
LISETTA
(Io fingo, e rido.)
BARONESSA
Che! Siete ammutito?
Ah sì, che quel silenzio
conoscer più mi fa che non l'amate.
Andate, o donne, andate,
a quest'uomini falsi a prestar fede
pazza è colei che in voi si fida, e crede.
[N. 7 - Aria Baronessa]
Chi crede a voi altri uomini
bugiardi, ed ingannevoli
fra pene, affanni, e spasimi
meschina sempre sta.
Avete un cuor durissimo
con noi non siete stabili,
il vostro amor è perfido
e pien di falsità.
Così con questi barbari
parlar bisogna o femmine,
l'avere un cuor di zucchero
del danno assai ci fa.
(entra nella locanda)
Lisetta, e don Pistacchio.
Recitativo
PISTACCHIO
LISETTA
Orsù parliamo a noi
mi amate sì, o no?
PISTACCHIO
LISETTA
Dunque sposiamci adesso.
PISTACCHIO
LISETTA
Però prima dovete
giurarmi fedeltà di non tradirmi
per qualunque bellezza.
PISTACCHIO
LISETTA
E se poi mi mancate?
PISTACCHIO
LISETTA
Pensateci pur ben.
PISTACCHIO
LISETTA
Voi morirete presto.
PISTACCHIO
LISETTA
E un segno preverrà la vostra morte.
PISTACCHIO
LISETTA
Un suon di tromba
l'avviso a voi darà di mia vendetta.
PISTACCHIO
LISETTA
Sì.
PISTACCHIO
LISETTA
Già ve l'ho detto.
PISTACCHIO
LISETTA
Andiamo dunque in casa.
PISTACCHIO
(partono)
Baronessa, don Martino dalla locanda, indi don Simone.
BARONESSA
Ma parlatemi chiaro, in qual maniera
da voi lo sposo accolse il mio ritratto?
MARTINO
Alle corte, madama, egli è un bel matto.
BARONESSA
Ma come?
MARTINO
Un'altra sposa, ho già saputo,
che cela in propria casa il menzognero.
BARONESSA
Ah che il sospetto mio troppo fu vero.
SIMONE
BARONESSA
Don Pistacchio è un ingrato.
MARTINO
Un mancatore.
SIMONE
BARONESSA
Sì è un finto.
MARTINO
Un trappolone.
SIMONE
BARONESSA
Perché cela in sua casa un'altra sposa.
SIMONE
BARONESSA
Se vi dico di sì.
MARTINO
Qui l'ho veduta.
SIMONE
BARONESSA
Cospetto!
MARTINO
(passeggiando con furia per la scena)
Cospettone!
SIMONE
Don Pistacchio dal balcone, poi in strada, e detti, indi donna Lisetta.
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
BARONESSA
L'avete inteso?
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
MARTINO
Che ne dite?
SIMONE
BARONESSA
(smaniosa)
Ragion mi renderà.
MARTINO
Con questa spada
vendicarvi saprò.
BARONESSA
Morto lo voglio.
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
BARONESSA
Ah traditore!
Amico a che tardate?
MARTINO
Adesso gli darò quattro stoccate.
PISTACCHIO
SIMONE
BARONESSA
Una mia pari
non si tratta così!
MARTINO
Voglio insegnarvi
le dame a rispettar.
PISTACCHIO
SIMONE
[N. 8 - Quintetto]
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
BARONESSA E MARTINO
Se destate i miei furori
questa testa pronta e lesta
or per aria sbalzerà.
PISTACCHIO
BARONESSA, SIMONE E MARTINO
Che contento al core io sento
giubilar mi fate già.
BARONESSA
Date a me quella manina.
PISTACCHIO
(qui si sentono suonare le trombe)
BARONESSA, SIMONE E MARTINO
Ma, pian, che suono è questo?
PISTACCHIO
BARONESSA E MARTINO
Scherzate.
SIMONE
PISTACCHIO
LISETTA
All'eco grato, e armonico;
di questo suon piacevole,
cari miei sposi amabili,
goder vi faccia amor.
PISTACCHIO
BARONESSA, SIMONE E MARTINO
Ma cosa è questo inciampo!
LISETTA
Per voi non v'è più scampo.
BARONESSA, SIMONE E MARTINO
Via su la man porgete.
LISETTA
(Son quattro lo sapete.)
BARONESSA, SIMONE E MARTINO
Barone, a che pensate?
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, PISTACCHIO, SIMONE E MARTINO
Che imbroglio maledetto.
Mi batte in petto il cor.
La mia testa in tai momenti
vacillando si confonde:
come nave in mezzo all'onde
combattuta è da più venti:
e sdegnato un nembo irato,
già la porta a naufragar.)
(entrano tutti in casa del barone)
Camera del barone.
Bettina, e Folletto.
Recitativo
BETTINA
Orsù non mi seccar. Se noi vogliamo
essere buoni amici.
Non mi parlare più di gelosia.
FOLLETTO
BETTINA
Tant'è.
FOLLETTO
BETTINA
Con chi?
FOLLETTO
BETTINA
Quanto, carino mio, sei semplicetto.
FOLLETTO
BETTINA
I suoi zecchini,
la sua scatola d'oro, i suoi brillanti,
son quelli, che mi fanno spasimare.
FOLLETTO
BETTINA
Dimmi, dimmi, la sposa hai tu veduta?
FOLLETTO
BETTINA
A me pur sembra
d'averla conosciuta.
FOLLETTO
BETTINA
Sai, che non dici mal! Così possiamo
acquistare la sua protezione.
FOLLETTO
BETTINA
Non mi so far capace.
FOLLETTO
[N. 9 - Aria Folletto]
(entrano)
Lisetta, indi don Pistacchio, e don Simone con scatolino di gioie, e detta, indi Folletto, e Bettina.
Recitativo
LISETTA
Ah, ah, l'astuzia mia
è stata veramente portentosa...
Che voce strepitosa! Zitto, zitto
ecco il baron che grida con suo zio,
il lor discorso ascolterò ben'io.
(si ritira un poco)
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
LISETTA
(Barone traditor morto ti voglio.)
PISTACCHIO
BETTINA
Ah cara signorina
come... quando... che sorte!...
FOLLETTO
BETTINA
Gran Baronessa...
Padrona bella mia... Vostra eccellenza
si trova in questa casa?
FOLLETTO
BETTINA
La duchessa
signora madre, come se la passa?
LISETTA
Ma voi, chi siete?
FOLLETTO
BETTINA
Ed io della marchesa sua sorella
cameriera son stata.
LISETTA
Ho ben piacer.
PISTACCHIO
LISETTA
(I sciocchi son confusi.)
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
LISETTA
(Vediam che sanno fare.)
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
BETTINA
Son gioie.
FOLLETTO
LISETTA
Io non accetto
regali da nemici.
PISTACCHIO
SIMONE
BETTINA
Ella è prudente.
FOLLETTO
PISTACCHIO
SIMONE
BETTINA
Son qua pure a' suoi piedi.
FOLLETTO
LISETTA
Basta, non più vinceste, il dono accetto.
[N. 10 - Aria Lisetta]
Sono amante, e son pietosa,
vanto in seno un dolce core,
sempre in me vi regna amore,
pace cara, e fedeltà.
Da quell'alma ancor dubbiosa
deh disgombra il reo sospetto,
che temer d'un puro affetto,
è tiranna crudeltà.
(parte)
Recitativo
FOLLETTO
BETTINA
Fatto quest'oggi un grande acquisto abbiamo.
(partono)
Don Pistacchio, don Simone, Baronessa, e don Martino discorrendo fra loro.
BARONESSA
Dunque il signor barone
conobbe, che mi offese?
MARTINO
Sì, madama:
e in emenda del fallo a voi di gioie
un regalo vuol fare.
BARONESSA
Torna in calma il mio core a respirare.
PISTACCHIO
SIMONE
MARTINO
(alla Baronesssa)
È qui l'amico.
BARONESSA
Lo vedo, ma mi sembra torbidetto.
MARTINO
Avrà, cred'io sospetto
che siate ancor sdegnata.
PISTACCHIO
BARONESSA
A me?
PISTACCHIO
BARONESSA
Ah no: non devo
più affronti tollerar.
(a don Martino)
Vindice chiamo
voi sol de' torti miei.
MARTINO
(a don Pistacchio cavando la spada)
Ben, che facciamo?
PISTACCHIO
SIMONE
MARTINO
Ponga mano alla spada.
SIMONE
PISTACCHIO
MARTINO
Sì, signore.
Eccolo. Non fu questo?
(gli mostra il ritratto di Lisetta)
PISTACCHIO
MARTINO
(Si cambi con destrezza.)
Veda se questo è il suo.
(alla Baronessa mostrandole il proprio)
BARONESSA
Con sua licenza, vo' vederlo anch'io.
(vedendo quello della Baronessa)
Nipote sei ben matto:
questo non è ritratto,
che merta i tuoi disprezzi.
PISTACCHIO
BARONESSA
Dunque la sposa io sono.
PISTACCHIO
SIMONE
MARTINO
E siam da capo.
SIMONE
PISTACCHIO
[N. 11 - Aria Pistacchio]
Baronessa, don Martino, e don Simone.
Recitativo
BARONESSA
Mio caro don Simone.
SIMONE
BARONESSA
Cosa ne dite voi?
MARTINO
Che don Pistacchio
conoscer non vi vuol per sua consorte.
BARONESSA
Dunque...
MARTINO
A duello io vuò sfidarlo, e a morte.
BARONESSA
Oh bravo!
MARTINO
Eppur madama
per comprovarvi il mio sincero amore,
sarei pronto a sposarvi a suo rossore.
BARONESSA
Vendicatemi prima.
MARTINO
E poi?
BARONESSA
E poi,
forse vi appagherò.
MARTINO
Zitto, ritorna.
BARONESSA
Qui mi ritiro intanto, e a voi mi affido.
(si ritira)
MARTINO
Vendicarvi saprò, di lui mi rido.
Don Pistacchio, don Simone, che sopraggiungono, e detti.
[N. 12a - Finale I]
MARTINO
Se la bella del ritratto
tu non sposi in quest'istante,
cava il ferro, fatti avante,
e comincia a duellar.
PISTACCHIO
SIMONE
Donna Lisetta, e la Baronessa per parte opposta, e detti.
LISETTA
Son qua pronta, chi mi chiama?
BARONESSA
Chi mi brama? Son qua lesta.
PISTACCHIO E SIMONE
(don Pistacchio alla Baronessa, don Simone a Lisetta)
Una donna sì molesta
più di voi non si può dar.
BARONESSA
Che baldanza!
LISETTA
Che arroganza!
PISTACCHIO E SIMONE
(don Pistacchio alla Baronessa, don Simone a Lisetta)
Questa vostra è un'imprudenza.
BARONESSA, LISETTA E MARTINO
Ah non ho più sofferenza,
che maniera di trattar!
BARONESSA
Ma mi dica, signorina,
dal mio sposo che pretende?
LISETTA
Lei è pazza madamina,
don Pistacchio mio sarà.
PISTACCHIO
BARONESSA
Io son quella.
LISETTA
Quella io sono.
BARONESSA, LISETTA, MARTINO, PISTACCHIO E SIMONE
Qui si canta d'un sol tuono,
e cadenza non si fa.
LISETTA
Guardate che dama,
che sposa gentile!
La rabbia, la bile
mi monta già su.
BARONESSA
Guardate che sposa
che dama avvenente!
Gran volpe insolente
gran furba sei tu.
LISETTA
Rispettami audace.
BARONESSA
Prudenza fraschetta.
PISTACCHIO, SIMONE E MARTINO
Gran fiera saetta precipita giù.
BARONESSA E LISETTA
Lasciatemi il braccio.
PISTACCHIO, SIMONE E MARTINO
Che torbido impegno.
BARONESSA E LISETTA
Son cieca di sdegno.
PISTACCHIO, SIMONE E MARTINO
Madama non più.
BARONESSA E LISETTA
Tremate, tremate...
PISTACCHIO, SIMONE E MARTINO
Quel foco smorzate.
BARONESSA E LISETTA
Rovina, rovina...
PISTACCHIO, SIMONE E MARTINO
S'è accesa la mina.
BARONESSA E LISETTA
Vendetta, vendetta...
PISTACCHIO, SIMONE E MARTINO
Gran fiera saetta...
BARONESSA, LISETTA, MARTINO, PISTACCHIO E SIMONE
Non tanto furore
madame non più
mai tanto il mio cuore
sdegnato non fu.
Giardino.
Bettina e Folletto con due loro compagni suonatori.
[N. 12b - Finale I]
FOLLETTO
BETTINA
Questo sito, sì mi piace
accordate gli strumenti;
ma compagni state attenti
che son solita stonar.
FOLLETTO
BETTINA
Siete lesti?
FOLLETTO
BETTINA
Dici ben, se no m'imbroglio.
Insieme
FOLLETTO
BETTINA
Starò attenta ad ascoltar.
FOLLETTO
BETTINA
Nella campagna
i pinti augelli
canori e belli
cantan così.
Chiò, chiò, chiò, chiò.
Nfrì, nfrì, nfrì, nfrì.
FOLLETTO
BETTINA
Starò più attenta.
FOLLETTO
BETTINA
E l'accompagna
col suo bel trillo
il caro grillo.
Nfrì, nfrì, nfrì, nfrì.
FOLLETTO
BETTINA
Chiò, chiò, chiò, chiò.
FOLLETTO
BETTINA
Non dico bene?
FOLLETTO
BETTINA
Ma chi s'avanza?
FOLLETTO
BETTINA E FOLLETTO
Possiam cantare
un po' più lì.
(si ritirano in fondo al giardino)
Donna Lisetta, indi don Pistacchio, poi don Martino, indi son Simone, e Baronessa.
LISETTA
Zeffiretti che placidi e cheti,
sussurrate fra questi arboscelli,
del mio core i gelosi martelli
voi calmate un tantin per pietà.
PISTACCHIO
LISETTA
Qua son io furbetto, furbetto.
PISTACCHIO
LISETTA E PISTACCHIO
Ah per te più non trovo riposo,
più quest'alma la calma non ha.
MARTINO
(Fra la tema, e la dolce speranza
si confonde il mio cor poverello;
ma se Lisa si sposa con quello,
presto presto lo vuò consolar.)
BARONESSA E SIMONE
Zitto. Zitto, l'abbiamo trovati.
MARTINO
(Questo arrivo mi spiace un tantino.)
PISTACCHIO
LISETTA
Carino, carino.
LISETTA E PISTACCHIO
Di dolcezza mi sento mancar.
BARONESSA, MARTINO E SIMONE
Dalla rabbia mi sento crepar.
SIMONE
BARONESSA
Bada bene mancatore,
vedi qua questo coltello?
Se più fai da mattarello,
nel tuo cuor lo ficcherò.
MARTINO
Se non fate il dover vostro,
questa bocca di pistola
nelle canne della gola
scaricar ve la saprò.
LISETTA
Caro sposo vezzosetto,
se per quella mi lasciate,
delle quattro schioppettate
la promessa adempirò.
PISTACCHIO
MARTINO E SIMONE
E così, che decidete?
BARONESSA E LISETTA
E così, cosa facciamo?
MARTINO E SIMONE
E così, che risolviamo?
BARONESSA E LISETTA
Mi sposate, sì o no?
Insieme
BARONESSA E LISETTA
Decidete attenta sto.
MARTINO E SIMONE
Decidete attento sto.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E SIMONE
Ma questo...
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E SIMONE
Ma questo...
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E SIMONE
Ma questo è un mancamento,
l'avrete da pagar.
Bettina, e Folletto che si avanzano dal fondo del giardino, e detti.
BETTINA E FOLLETTO
Silenzio per finezza,
silenzio miei signori;
non fate più rumori,
che stiamo lì a cantar.
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E SIMONE
La rabbia già mi stuzzica.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E SIMONE
Baron baron giudizio...
PISTACCHIO
BETTINA E FOLLETTO
Che gran bisbiglio orribile,
che cosa mai sarà.
TUTTI
Mi par sentire un organo
con gli alti, e bassi zufoli,
e tante voci insolite
che cantano qua e là:
i bassi mentre intonano,
i due soprani imitano!
Oh che dolcezza unifona,
oh che soavità!
Or tutti par che creschino...
Or tutti par che calino...
Adagio... piano... unitevi...
non fate no, più strepito...
ohimè che Babilonia...
che sinagoga è qua.
Gabinetto.
Folletto, e Bettina, indi don Pistacchio, e don Simone.
Recitativo
FOLLETTO
BETTINA
È tanto nuova, e bella,
allegra, graziosa, e singolare,
che in piazza, affé, potrebbesi cantare.
FOLLETTO
BETTINA
Don Simone
qui viene col nipote scioccarello.
FOLLETTO
(si ritirano)
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
BETTINA
(Sentiamo ancora noi.)
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
(partono)
FOLLETTO
BETTINA
Ho inteso tutto.
FOLLETTO
BETTINA
Sai che non dici mal.
FOLLETTO
BETTINA
E la mia parte?
FOLLETTO
BETTINA
Dunque a lei
presto vanne, cammina.
FOLLETTO
[N. 13 - Aria Folletto]
Bettina, indi don Simone.
Recitativo
BETTINA
Certo chi è destro al mondo
di far fortuna sempre può sperare.
SIMONE
BETTINA
Serva vostra, signor.
SIMONE
BETTINA
Cor mio.
SIMONE
BETTINA
Voi mi burlate,
sono una poverella.
SIMONE
BETTINA
(Adesso è tempo.) Ricca? Eh non lo credo.
SIMONE
BETTINA
Ma veda, vossustrissima,
in questa borsa mia non v'è un soldetto.
(cava di saccoccia una borsa vuota)
SIMONE
BETTINA
Comincio adesso a credervi, signore.
SIMONE
BETTINA
Oh mi vergogno.
SIMONE
BETTINA
Perché arrossisco
di mostrarla così senza un anello.
SIMONE
BETTINA
Ah quanto è bello.
Grazie.
SIMONE
BETTINA
(strofinandosi il naso)
Sia maledetto...
SIMONE
BETTINA
L'ho ben con un stranuto;
par che voglia venire, e scampa via.
SIMONE
BETTINA
(prende tabacco)
Oh grazie.
SIMONE
BETTINA
(stranuta)
Eccì.
SIMONE
BETTINA
Buono questo tabacco!
SIMONE
BETTINA
Io son sincera
mi piacerebbe più la tabacchiera.
SIMONE
BETTINA
Per adesso, signor, mi basta questo.
[N. 14 - Aria Bettina]
No, tanto scortese
non sono, signore,
quel vostro bel core
sta ben dove sta:
se il mio non vi spiace,
ve 'l dono a buon patto,
e giusto baratto
fra noi si farà.
Che dite, volete?
Son pronta, pigliate:
il vostro a me date,
contenta son già.
(Che caro babbeo,
che sciocco amatore.)
Non più, che l'amore
struggendo mi va.
(parte)
Recitativo
SIMONE
Sala con sedie.
Don Pistacchio, indi un Servo, poi don Simone.
Recitativo
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
SIMONE
PISTACCHIO
Don Martino, e donna Lisetta vestiti d'avvocati, e detti.
[N. 15 - Duettino]
MARTINO
Qui è Baldo, e Bartolo,
è qui Solone.
LISETTA
Qui v'è Demostene,
v'è Cicerone.
MARTINO
Salvete domini.
LISETTA
Valete amici.
LISETTA E MARTINO
Siam qui a difendere
la verità.
Ma già che trattasi
di matrimonio,
il grande Tacito
deciderà.
Recitativo
PISTACCHIO
SIMONE
MARTINO
(a Lisetta, e siede)
Sede, amice.
LISETTA
Sedebo.
LISETTA E SIMONE
(siedono)
Assediare.
MARTINO
Insomma, miei signori,
cosa saper bramate
dalle nostre gran teste letterate?
PISTACCHIO
MARTINO
Trattandosi di femmine,
il caso è filosofico.
LISETTA
Trattandosi di femmine,
il caso è metafisico.
PISTACCHIO
SIMONE
MARTINO
Ecco decisum est: per chi voi prima
giurato avete amore,
quella sposare dovete, o mio signore.
PISTACCHIO
MARTINO
Oh magna pravitate, oh grande eccesso!
Chi macchina la morte
al preteso consorte,
non merta più il titolo di moglie;
ergo, se il mio parer da voi si stima,
dovete con ragione sposare la prima.
PISTACCHIO
LISETTA
(Fingiam di contrastare.)
SIMONE
LISETTA
De nullitate omnibus.
MARTINO
Come, quia, quare, cur?
SIMONE
LISETTA
Se, quod, absit, colei
a cui prima il suo amor giurò costui,
fosse la falsa, e non la sposa vera,
la massima è sincera:
crimen, vuole la legge,
dirimit sponsalitia.
MARTINO
Nego, nego.
LISETTA
(a don Pistacchio)
Probo consequentiam: che se questo,
di esser sposo diè fede alla prima,
sposando la seconda,
diverrebbe fallace:
et fallax est in lege de sponsalibus,
qui contrahit sponsalia cum duobus.
MARTINO
Un ignorante sei.
(si alzano)
LISETTA
Sei un somaro.
MARTINO
A me?
LISETTA
A te.
SIMONE
PISTACCHIO
[N. 16 - Aria Pistacchio]
Donna Lisetta, don Martino, don Simone, indi Baronessa.
Recitativo
LISETTA
Andiam signor dottor, dell'insolenza
conto mi renderete in tribunale.
MARTINO
Vengo, non ho timor d'un animale.
SIMONE
BARONESSA
Sì sì, voglio andar via, fate attaccare.
(ad un servo che parte)
SIMONE
BARONESSA
E avete ardire
di salutarmi ancor! In questo punto
a Napoli tornar voglio di fretta,
per far contro di voi giusta vendetta.
SIMONE
BARONESSA
Dite davvero?
SIMONE
BARONESSA
Ed io per vendicarmi col barone,
l'offerta accetto di don Simeone.
SIMONE
BARONESSA
No, non parlo.
SIMONE
[N. 17 - Aria Simone]
Baronessa, indi don Martino.
Recitativo
BARONESSA
Così, così si faccia. In questa guisa
contro quell'alma ardita
la mia vendetta più farò compita.
MARTINO
Ed è vero, o madama,
che in Napoli volete ritornare?
BARONESSA
Lo dissi; ma per or convien restare.
MARTINO
Abbiamo novità?
BARONESSA
Sì, mio padrone.
MARTINO
Ed è?
BARONESSA
Che sposerò don Simone.
MARTINO
(Oh poveretto me!) Ma Baronessa,
della vostra promessa
questi i patti non son. Di voi stupisco
non si tratta così, vi riverisco.
(in atto di partire)
BARONESSA
Fermatevi.
MARTINO
Non voglio.
BARONESSA
M'ascoltate.
MARTINO
Ma se...
BARONESSA
Via, per favor.
MARTINO
Son qua, parlate.
BARONESSA
Ditemi don Martino, è noto a voi
il mio temperamento?
MARTINO
So, che siete
una dama bizzarra; che vi piace
con tutti conversar: che vi diletta
il festino, il passeggio, l'allegria,
ma nemica però di gelosia.
BARONESSA
Qui vi volevo appunto; ed io per questo
ho piacer d'appigliarmi,
caro mio don Martin, compito, e bello,
a un sposo un po' attempato, e scioccarello.
MARTINO
Ma che! Son io geloso?
BARONESSA
Siete giovine, e basta.
MARTINO
No, madama, non son di questa pasta.
BARONESSA
Dunque alla prova.
MARTINO
Oh brava.
BARONESSA
Figuriamoci.
Ch'io sia già vostra moglie: si fa notte,
a voi vien volontà di andare a letto,
a me desio d'andare ad un festino.
MARTINO
Andate pur, che dorme don Martino.
BARONESSA
Dunque si dorme?
MARTINO
Dormo.
BARONESSA
Ecco alla porta
già picchia un cavalier: corro ad aprirla:
subito il cicisbeo mi dà il braccio,
ed io a lui favello in queste forme.
MARTINO
Parlate pur, che don Martino dorme.
[N. 18 - Duetto]
BARONESSA
Or che dorme il mio sposino
mio compito cavaliere,
zitti, zitti, pian pianino,
al festin vogliamo andar.
MARTINO
Madamima gentilina
andiam pur, che ci ho diletto;
don Martino già sta in letto
né per or si può destar.
BARONESSA E MARTINO
Già la moglie ed il marito
san la fede conservar.
BARONESSA
Sono entrata nel festino
ballo già con questo, e quello.
MARTINO
Balla balla che Martino
sta nel letto a riposar.
Ma se a caso lui si desta,
e nel letto non vi trova,
viene anch'esso nella festa,
e comincia a taroccar.
BARONESSA
No, caro Martino
son dama prudente,
modesta, e paziente,
con voi mi starò.
MARTINO
Di me più buonino,
più sposo giocondo,
no, no, che nel mondo
trovar non si può.
Quel labbro sincero
se il vero mi dice,
contento e felice
per sempre sarò.
(partono)
Gabinetto.
Don Pistacchio, donna Lisetta, indi don Martino, e Folletto.
Recitativo
PISTACCHIO
LISETTA
Alla locanda
lasciatemi tornare,
e con quell'altra andatevi a sposare.
PISTACCHIO
LISETTA
Ah bugiardello,
vi conosco abbastanza;
non cimentate più la mia costanza.
MARTINO
Eccoli, son qua. Il mio pensiero
credo, che avrai capito.
FOLLETTO
PISTACCHIO
MARTINO
Dunque più non tardar.
FOLLETTO
Don Pistacchio, donna Lisetta, e don Martino.
LISETTA
No, finto, non vi credo.
PISTACCHIO
MARTINO
(Si dia fine all'inganno con cervello.)
LISETTA
Ma zitto, è qua Martino mio fratello.
MARTINO
Don Pistacchio.
PISTACCHIO
MARTINO
Ho ben piacere
d'avervi con madama qui trovato.
PISTACCHIO
LISETTA
Che volete da noi?
MARTINO
Or ve lo dico:
la sposa Baronessa
contro di voi è troppo inferocita.
LISETTA
E troppo, padron mio,
sdegnata con costui ancor son io.
PISTACCHIO
MARTINO
Ella non vuole
cedere qui a madama.
LISETTA
Ed io sappiate,
cedere a lei non voglio.
PISTACCHIO
MARTINO
Sentite a me: la Baronessa vuole
portarsi al vicin tempio
della Cumana celebre Sibilla...
LISETTA
Per l'oracolo forse consultare?
MARTINO
Sì, mia signora.
PISTACCHIO
MARTINO
Di venire nel tempio ancora voi
per sciogliere cotanta differenza,
e sentir dell'oracol la sentenza.
LISETTA
(Tutto ho capito già.)
PISTACCHIO
LISETTA
Andiam, per me son pronta.
PISTACCHIO
LISETTA
Darsi pace convien, dolce mia vita;
vi sposerete l'altra, ed è finita.
PISTACCHIO
LISETTA
Or comprendo, cor mio, che mi vuoi bene.
[N. 19 - Recitativo accompagnato]
Ah no, non pianger più. Quei mesti occhietti
ravviva per pietà. Sappi, mio nume,
ch'io fida t'amerò, che questo core
tutto per te farà. Vadasi pure
l'oracolo a sentir. Della Sibilla
non pavento il voler. Fin negli elisi
fedel ti seguirò ferma, e costante,
o sposa, o amica, o sventurata amante.
[N. 20 - Rondò]
Dolce fiamma del mio core,
t'amerò, sarò costante;
e saprà quest'alma amante
delle stelle trionfar.
Mia speranza in me riposa,
ti consola, amato bene,
quelle luci più serene
fa' ch'io veda a scintillar.
Alme belle innamorate,
che pietose e care siete,
ah da me da me apprendete
un amante a consolar.
(parte)
Recitativo
MARTINO
(Lisetta m'ha capito.)
PISTACCHIO
MARTINO
Or meglio lo sapremo, Al tempio.
PISTACCHIO
(partono)
Ameno boschetto tutto folto di cipressi, e mirti; in mezzo tempio della Sibilla Cumana, con simulacro fatto a guisa di sole, dove si leggono alcune cifre artefatte.
Folletto, indi Baronessa, poi donna Lisetta, dopo don Martino, e don Pistacchio.
Recitativo
FOLLETTO
BARONESSA
Ecco il tempio, ecco il sito. Il capitano
qui m'obbligò ben presto di venire,
per l'oracol sentire
di questa gran Sibilla portentosa,
ed intender da lei la vera sposa.
LISETTA
Questo, se non m'inganno,
esser dovrebbe il tempio. (Ecco l'amica.)
BARONESSA
(È qua la mia rivale.)
LISETTA
(Indifferenza
mostriam per poco ancora.)
Madama serva sua.
BARONESSA
Serva, signora.
MARTINO
Ecco siam giunti al tempio
dell'oracol sincero, e venerando.
PISTACCHIO
LISETTA
Ben venga.
BARONESSA
Benvenuto.
PISTACCHIO
MARTINO
Via coraggio baron, di là passate.
PISTACCHIO
MARTINO
Prima di tutto
bisogna che facciamo
alla nostra Sibilla la preghiera.
PISTACCHIO
MARTINO
Eccola scritta.
PISTACCHIO
MARTINO
E in lingua greca appunto
da noi ora convien, che sia cantata,
perché dalla Sibilla fu formata.
PISTACCHIO
LISETTA
Son qua lesta.
BARONESSA
Ed ancor io.
MARTINO
Dunque più non tardiamo,
ed il cantico greco incominciamo.
[N. 21 - Quartetto]
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E PISTACCHIO
Askara ki kila,
kiriki ki kola,
ka kara ka kala,
kula kulà.
LISETTA E MARTINO
Oh sapientissima
Sibilla amabile,
fra queste tenebre
lume voi dateci,
fateci intendere
la verità.
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E PISTACCHIO
Askara ki kila,
kiriki ki kola,
ka kara ka kala,
kula kulà.
BARONESSA E PISTACCHIO
Col vostro lucido
saper vastissimo,
tante discordie
fate sospendere,
deh consolateci
per carità.
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E PISTACCHIO
Askara ki kila,
kiriki ki kola,
ka kara ka kala,
kula kulà.
FOLLETTO
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA E MARTINO
Che cifre portentose!
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA E MARTINO
Lo sposo signor no.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA E MARTINO
Così le stelle vogliono,
al ciel si sottometta.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA E MARTINO
Rispetto al ciel, barone.
PISTACCHIO
FOLLETTO
(dall'alto del tempio scoppia un fulmine artefatto)
BARONESSA, LISETTA, MARTINO E PISTACCHIO
Oh che segno spaventoso!
Fuggo, scappo, mi nascondo.
Ah per me non v'è più mondo,
Giove mio pietà pietà.
(partono)
Recitativo
FOLLETTO
Baronessa, e don Martino di nuovo, indi don Simone.
BARONESSA
Dunque per il barone
fu fatta questa burla?
MARTINO
Per appunto,
anzi ch'io mancherei
al dovere di sposo, e capitano,
s'or non vi palesassi un altro arcano.
BARONESSA
Parlate pur.
MARTINO
Sappiate,
che di quanto è accaduto in questo giorno,
io son stato l'autor.
BARONESSA
Dunque colei...
MARTINO
Colei, sposina bella,
è dama al par di voi, e mia sorella.
BARONESSA
Tanto inganno perché?
MARTINO
Perché mi vidi
da voi per questo sciocco rifiutato;
eccovi già l'arcan tutto spiegato.
BARONESSA
Ma se il barone è sciocco,
non è dover che sposi
neppur la vostra cara sorellina.
MARTINO
Sì, tanto vi prometto o mia sposina.
SIMONE
BARONESSA
Fingiamo.
MARTINO
Sì, tacete.
BARONESSA
Anima bella,
che novitade abbiam?
SIMONE
BARONESSA
Oh bravo.
MARTINO
Evviva. Orsù felici sposi
vi lascio in libertà.
SIMONE
MARTINO
Ma però ricordatevi,
che sarò vostro cavalier servente.
BARONESSA
Oh circa questo non faremo niente.
MARTINO
Perché?
BARONESSA
Non faccio torto al mio sposino,
che di voi è più bello, e parigino.
SIMONE
MARTINO
Ah madama.
Appieno i pregi miei no, non saprete;
ma se qui gli dirò voi stupirete.
[N. 22 - Aria Martino]
Quando il labbro io movo a riso,
quando dolce vibro un sguardo,
come amor che scocca un dardo,
so furbetto, anch'io piagar.
Son falcone, son sparviero,
d'ogni donna io fo rapina:
con un vezzo, un'occhiatina,
le so tutte conquistar.
(parte)
Baronessa, e don Simone.
Recitativo
BARONESSA
No, non voglio serventi a me d'intorno;
sia notte, o sia di giorno,
sempre lo sposo mio vuo avere accanto.
SIMONE
BARONESSA
Ah, se m'amate,
quello sciocco più a me non rammentate.
SIMONE
BARONESSA
Dunque a casa
torniamo prestamente.
SIMONE
BARONESSA
Ah di contento in sen mi balza il core.
[N. 23 - Aria Baronessa]
Sento un'amena voce,
che mi consola, e dice,
spera, sarai felice,
calma il tuo cuore avrà.
D'amore è questa qui,
la sento signor sì.
Ah caro amor non più,
che il cor mi va su e giù.
Sposino mio bellino,
son lieta, e son contenta:
per te già già s'aumenta
la mia felicità.
(partono)
Gabinetto.
Bettina, e Folletto, indi don Pistacchio.
Recitativo
BETTINA
Tutto questo è accaduto?
FOLLETTO
BETTINA
Davvero, che il baron mi fa pietà!
FOLLETTO
BETTINA
Osserva, osserva,
spaventato il meschin mi pare ancora.
PISTACCHIO
(i servi partono)
BETTINA
Signor, qual novità! Le nostre nozze
ognun per festeggiar già è preparato.
PISTACCHIO
BETTINA
Come?
FOLLETTO
PISTACCHIO
BETTINA
Voi mi fate stupire.
PISTACCHIO
Donna Lisetta, don Martino, e detti.
LISETTA
Zitto, l'amico è qua.
MARTINO
Sentiam sorella.
PISTACCHIO
FOLLETTO
BETTINA
E perché no? Sarebbe
troppa la sorte mia.
PISTACCHIO
LISETTA
(Oh che pazzia!)
PISTACCHIO
BETTINA
Vado con mio piacer.
FOLLETTO
(partono)
LISETTA
(Or lascia fare a me.) Ma don Pistacchio,
se prendere più moglie non volete,
almen vi compiacete
le nozze d'onorar di don Simone.
PISTACCHIO
LISETTA
Sì.
PISTACCHIO
LISETTA
La mia rivale.
PISTACCHIO
MARTINO
Ma voi siete un volubile,
ora sì, ora no.
LISETTA
Ah quanto, o caro,
per te penar degg'io!
Abbi pietà di me, bell'idolo mio.
[N. 24a - Finale II]
Prigioniera abbandonata
pietà merto, e non rigore;
ahi fai torto al tuo bel core
se mi stai più a lusingar.
(piange)
MARTINO
(a Lisetta)
Vil trofeo d'un'alma imbelle
è quel ciglio allor che piange.
(a don Pistacchio)
Qui non s'usa come al Gange
le donzelle a corbellar.
PISTACCHIO
LISETTA
Dunque tu sarai mio sposo?
PISTACCHIO
MARTINO
Io però non l'assicuro.
LISETTA E PISTACCHIO
Non ci stia più a frastornar.
MARTINO
Basta, basta, lo vedremo.
LISETTA E PISTACCHIO
Signor sì, sposar vogliamo.
LISETTA, PISTACCHIO E MARTINO
Presto in sala dunque andiamo
queste nozze a festeggiar.
(partono)
Gran sala illuminata, con tavola nel mezzo imbandita.
Bettina, e Folletto, indi Baronessa, e don Simone.
[N. 24b - Finale II]
BETTINA
Allegri staffieri.
FOLLETTO
BETTINA
La mensa imbandite.
FOLLETTO
BETTINA E FOLLETTO
Godete, brillate,
che festa si fa.
BARONESSA
Che stanza superba!
SIMONE
BARONESSA
Rallegra il mio core.
SIMONE
BARONESSA E SIMONE
La cena, la danza
qui spicco farà.
Don Pistacchio, don Martino, donna Lisetta, e detti.
MARTINO
Che vago apparecchio!
LISETTA
Che sala fastosa!
PISTACCHIO
MARTINO
Che lauto banchetto!
LISETTA, MARTINO E PISTACCHIO
Mi reca diletto,
piacere mi dà.
BARONESSA E SIMONE
Noi sposi fra poco
saremo, sappiate.
BARONESSA, LISETTA, SIMONE, MARTINO E PISTACCHIO
Gran gusto ci date
con tal novità.
LISETTA E PISTACCHIO
Fra poco, signori,
noi pure sposeremo.
BARONESSA, LISETTA, SIMONE, MARTINO E PISTACCHIO
Più festa faremo,
di più si godrà.
MARTINO
A tavola dunque
andiamo a cenare.
BARONESSA, LISETTA, SIMONE E PISTACCHIO
No, prima sposare
vogliamo noi qua.
TUTTI
Amore, ed Imene,
le faci accendete;
qui presto scendete,
che all'ordine è già.
PISTACCHIO
BARONESSA
Sì, son lesta, mio dolce sostegno;
ecco il pegno d'amore, e di fé.
(dà la mano a don Martino)
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Più bel spasso di questo non v'è.
PISTACCHIO
LISETTA
Sì, mio cuore, ne siete ben degno;
ecco il pegno d'amore, e di fé.
(dà la mano a don Simone)
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Più bel spasso di questo non v'è.
PISTACCHIO
BETTINA
Ecco il pegno d'amore, e di fé.
(dà la mano a Folletto)
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Più diletto di questo non v'è.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Le feste s'han da far.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Più lumi preparate.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Portate da mangiar.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Comanda la Sibilla.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Dovete zitto star.
PISTACCHIO
BARONESSA, LISETTA, BETTINA, SIMONE, MARTINO E FOLLETTO
Pazienza aver vi tocca.
PISTACCHIO
TUTTI
Un sposo di tre femmine,
ma di nessuna sposo,
ridicolo, e grazioso,
chi vuol vedere è qua.
Ai buoni posti, maschere,
a prendere i biglietti,
la spesa è due soldetti,
contento ognun sarà.
Fine del libretto.
Generazione pagina: 14/01/2016
Pagina: ridotto, rid
Versione H: 3.00.40
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