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Loreley

LORELEY

Azione romantica in tre atti.

Versione sintetica a cura di www.librettidopera.it.

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Libretto di Carlo D'ORMEVILLE, Angelo ZANARDINI.
Musica di Alfredo CATALANI.

Prima esecuzione: 17 febbraio 1890, Torino.


Personaggi:

Rudolfo, MARGRAVIO di Biberich

basso

ANNA di Rehberg, nipote di Rudolfo

soprano

WALTER sire di Oberwesel

tenore

LORELEY orfanella

soprano

HERRMANN barone

baritono


Coro
Pescatori - Boscaiuoli - Arcieri cacciatori - Vassalli
Donne del popolo - Vassalle - Vecchiette
Ninfe del Reno - Spiriti dell'aere
Fanciulli (cantori della chiesa)

Comparse
Burgravi - Conti - Baroni - Guerrieri - Paggi
Trombettieri - Cavalieri - Damigelle
Scudieri - Araldi - Fanciulli poverelli
Frati - Prelati - Vessilliferi sacri

L'azione ha luogo in riva al Reno, nel 1500 circa.

Atto primo
Scena prima

Scogliera in riva al Reno.
A sinistra, l'ingresso d'una cupa grotta. - Nel fondo, strade che s'incrociano al quadrivio rappresentato dal fondale. - A destra un folto bosco. - È l'alba.
Pescatori, Arcieri e Boscaiuoli seguiti dalle loro Donne entrano in iscena da varie direzioni. Un gruppo di Vecchie con fardelli di legna in capo esce dal bosco. Alcuni Boscaiuoli sono già in iscena, intenti a tagliare un tronco d'albero.

BOSCAIUOLI

(ai Pescatori ed Arcieri cacciatori)

Buona preda!

PESCATORI E ARCIERI

Chi sa?

BOSCAIUOLI

Ci son de' guai?

PESCATORI E ARCIERI

Il picco di Thabor s'è tinto in rosso...

BOSCAIUOLI E DONNE

E vuol dir?

PESCATORI E ARCIERI

E vuol dir...

BOSCAIUOLI E DONNE

Che mai? Che mai?

ARCIERI

Che il cervo è all'erta...

PESCATORI

E al mar il carpio ha mosso!

BOSCAIUOLI E DONNE

Ma doman...

ARCIERI

Chi no 'l sa!

BOSCAIUOLI E DONNE

Compiuto il rito,

c'è al castel...

PESCATORI

Chi no 'l sa!

BOSCAIUOLI E DONNE

Lauto convito!...

Walter, il nostro sire...

PESCATORI E ARCIERI

E chi no 'l sa!

BOSCAIUOLI E DONNE

Ad Anna di Rehberg l'anel darà!...

VECCHIETTE

(sopravvenendo in gruppo)

Mah!...

TUTTI

Che sarebbe a dir?

VECCHIETTE

C'è sempre un mah!

VECCHIETTE

I re Magi si son visti

a Colonia smorti e tristi...

TUTTI

Dio disperda il malo augurio!

VECCHIETTE

E nel povero tugurio

che scavato abbiam nel tufo

ulular s'è inteso il gufo!

UOMINI

(minacciandole)

Ah! le vecchie! le maliarde!

DONNE

(trattenendo gli uomini)

Saghe son della foresta!

UOMINI

Il fardel che avete in testa

ché non v'arde! ché non v'arde!

VECCHIETTE

(impassibili)

S'è veduta sulla bruna

ier raminga andar la luna,

con intorno un verde velo...

DONNE

(spaurite)

Il color non è del cielo...

PESCATORI

(alle vecchie)

Ah! col mal detto m'avveleni l'esca...

ARCIERI

E col mal occhio mi disvii lo strale...

PESCATORI

La colpa è tua, se fallirà la pesca...

ARCIERI

Tua, se ci sfugge il daino od il cignale...

BOSCAIUOLI

Han ballato stanotte alla tregenda...

PESCATORI E ARCIERI

Facciamole ballar la ridda orrenda!...

(si avventano contro le vecchie)

DONNE

(inframmettendosi)

Pe 'l santo re Gaspar di lor pietà!

(si accapigliano)

HERRMANN

(entrando dal fondo)

Bella virtù di prodi in verità!

UOMINI

(si arrestano di botto accusandosi l'un l'altro)

È stato lui!... non io!...

HERRMANN

(accennando imperiosamente a tutti di uscire)

Tutti al lavor!

TUTTI

(ritraendosi a voce bassa e con rispetto)

È desso Ermanno... il pietoso signor.

(fra di loro, nell'allontanarsi, alternandosi)

Eppur...

Che c'è?

Le vecchie...

ci han stregato

le reti...

gli archi...

se fosse mai vero?...

Il picco...

è rosso...

e il sol non s'è levato...

È in ritardo?

Chi sa!

Mister!

Mistero!

(escono in diverse direzioni)

HERRMANN

(con dolore)

Da me Walter che brama?...

Perché mi vuole a questa

scogliera mesta?

(con angoscia)

Già più il mio cor Walter non ama?!...

Non è sua fidanzata

Anna, la vergin dal mio cor desiata?...

Ah! invano io dunque nel cuor profondo

il mio secreto nascosto ho al mondo?

(vedendo giungere Walter, riesce a vincere la sua commozione, ed esclama quasi trionfante:)

È desso! e la sua vista ogni pensiero

cupo dissolve!... Un uom ritorno ed amo.

(corre con slancio ad incontrare Walter che entra dalla destra)

Walter ed Herrmann.

HERRMANN

Idee torve surgon dalla tetra

scogliera desolata!...

È un loco di terror!...

Perché qui vieni e fuggì il nido dell'amor?

WALTER

(cupo)

È questa spiaggia desolata e tetra

come il mio cuor!

Per me ogni pietra

mi ricorda un rimorso, mi ricorda un terror!

HERRMANN

(guardandolo con sorpresa e dolore)

Ohimè che avvien di te?

WALTER

Fedele amico

a me tu sei...

HERRMANN

T'affida!

WALTER

(tendendo a lui le braccia)

Tu nella via d'onore

me traggi e salva!

HERRMANN

Parla!

WALTER

Candida e bella

una donzella

ebbe da me la fede

di sposo! Anna... ed a lei...

(movimento di Herrmann che tosto reprime)

WALTER

...sul sacro altare

legarmi oggi degg'io

con nodo eterno...

HERRMANN

(agitato)

Ebben?

WALTER

Tremenda, o Ermanno

s'agita qui nel mio turbato core

una tempesta...

HERRMANN

(con impeto)

Ed Anna?

(correggendosi)

La tua sposa

volevo dir, non ami più?

WALTER

M'ascolta!...

Nel verde maggio, ~ un dì dal bosco

a questa spiaggia ~ il piè movea;

cadea la notte ~ per l'aër fosco,

l'astro d'argento ~ già risplendea.

Quando ad un tratto ~ solinga vergine

divinamente ~ bella m'apparve...

Laggiù del Reno ~ sedea sul margine,

come regina ~ d'eteree larve.

Sciolte sugli omeri ~ le chiome bionde

pareano un manto ~ di luce e d'or;

e d'eco in eco ~ per quelle sponde

volava un languido ~ inno d'amor!

HERRMANN

Che festi allor?

WALTER

No 'l so!

So che l'amai... m'amò!

So che il suo sguardo etereo

che infiamma ed accarezza

con una nuova ebbrezza

m'imparadisa ognor...

HERRMANN

(vinto suo malgrado dalla gioia che sente)

(Sobbalza affannoso ai suoi detti il mio cor!

Perché esito? E ignoto m'assale un terror?

(con fermezza)

Ah! no... non lo debbo... più forte, o pensier,

è onor che me chiama al suo retto sentier!)

WALTER

(supplichevole)

Ah! tu m'aita e salva!...

HERRMANN

(tende le braccia verso Walter; e le parole ch'egli rivolge a lui sono il secreto linguaggio che la sua coscienza, quasi suo malgrado, gli mormora dentro)

Salvezza tu chiedi,

tu cerchi soccorso,

ma cieco non vedi

l'abisso fatal.

Dal fiero rimorso

salvarti puoi solo

librandoti a volo

nel puro ideal!

L'insano delirio

che il senno t'adombra

è febbre dei sensi,

non fiamma del cor.

La nube malefica

dall'alma disgombra

coi mistici incensi

d'un vergine amor.

WALTER

(con disperazione)

Ma come strapparne

l'immagin dal core?

È dessa il mio nume,

destin questo amore!

HERRMANN

(Ah! maledetta l'ora

che nacqui a tal tormento!)

(con dolcezza a Walter)

Ad Anna pensa! È l'angelo

che t'ha mandato iddio...

essa coi baci fervidi

darti saprà l'oblio!

Tu nelle sue carezze

la calma troverai...

Nelle gioconde ebbrezze

tutto tu scorderai...

(erompe in singhiozzi. Invano Walter tenta di trattenerlo dicendogli)

WALTER

M'ascolta, m'ascolta...

Pietade di me!

Non dir che m'è tolta

dal ciel la mercé.

HERRMANN

(con desolata tristezza)

La nube malefica

dall'alma disgombra...

(la commozione gli tronca la parola. Egli non può più proseguire e si allontana rapidamente)

Walter, indi Loreley.

WALTER

Tutto, ahi dunque finì!... vinta è la lotta

fra la mente ed il core!...

Insaziabil brama

mi seduce, m'attrae... voce d'onore

mi trattien, mi richiama...

Pari è l'abisso!... Ebben... sia!... Ti prepara,

Loreley, diletta, al duro passo omai!...

È la fatalità, che ci separa...

ma t'amo e t'amerò, come t'amai!...

LORELEY

(dall'interno)

Da che tutta mi son data

all'ebbrezza dell'amor,

sparve a un tratto dal mio cor

ogni dolor!...

Dolce un'estasi beata

i miei sensi affascinò...

Io l'amava ed ei m'amò...

altro non so!...

WALTER

La sua voce! ella vien!... fatale incanto

m'arde ogni vena e mi costringe al pianto!...

LORELEY

(sulla scena cogliendo fiori)

Della luce del mattin

omai il ciel si rivestì

e la terra m'apparì

tutta un giardin.

Vago zeffiro gentil

scuote i rami e bacia i fior,

ed io sento nel mio cor

tornar l'april.

WALTER

(movendole incontro)

Loreley!

LORELEY

(slanciandosi verso Walter)

Tu qui?... tu qui... ti trovo alfine!...

WALTER

Tu mi cercavi?...

LORELEY

E quando

non ti cerco?... Non sai

che, divisa da te, son come un'ombra

priva di sensi e moto?

Che, se mi manchi tu, tutto mi manca?...

Da un triste orribil sogno

l'anima questa notte ebbi sconvolta,

ed una strana

tristezza arcana

mi restò nella mente.

Mossi al bosco turbata, irrequieta,

m'assisi e t'aspettai!... ma non venisti!...

e già quasi credea che l'amor mio

posto avessi in oblio...

Ma no... ti trovo alfine, e mi ridesti

a quella gioia che sol cerco e bramo

e che mi dai tu sol col dirmi: io t'amo!

WALTER

Ahimè!... quai dolci accenti!

Pur molte e gravi cose ho a dirti! ascolta!

LORELEY

No ~ più tardi ~ domani... un'altra volta!

(con abbandono)

Lascia per or che libero

abbia uno sfogo il core,

e si ritempri l'anima

ai raggi dell'amore;

lascia che i miei si possano

negli occhi tuoi fissar,

e la mia bocca il nettare

dei baci tuoi libar!...

WALTER

Loreley, non più!...

LORELEY

Ripetimi

che l'amor tuo son io...

WALTER

(Oh! mio supplizio orrendo!)

LORELEY

E non una parola

tu mi rispondi? Ahimè!...

Abbandonata e sola,

lo sai, non ho che te!

LORELEY

Non fui da un padre ~ mai benedetta,

bacio materno ~ non ebbi mai,

nella mia casa ~ nessun m'aspetta,

nessun mi chiede ~ se ho in petto un cor...

Ma, dal momento ~ che amata amai,

m'innalzo all'estasi ~ d'un gaudio immenso,

per te rivivo ~ respiro e penso,

per te m'inebrio ~ di luce e amor!...

WALTER

(quasi fuori di sé)

(Ed io dovrei respingerla,

potrei tradirla? ah no!)

LORELEY

Che fu?... che hai?... rispondimi!

WALTER

Nulla... ti calma... il bramo.

LORELEY

Dimmi che m'ami!...

WALTER

Io t'amo

e sempre t'amerò!

LORELEY E WALTER

Per te sol vivo ~ respiro e penso,

per te m'inebrio ~ di luce e amor!...

(si odono allegri squilli di tromba dal castello di Walter)

(Walter si scioglie dall'amplesso di Loreley e rimane come impietrito. Si porta la mano alla fronte in atto di raccogliere le idee smarrite; indi con risoluzione suprema ed accento desolato volgendosi a Loreley muta, esterrefatta, esclama:)

WALTER

Maledici l'istante, in cui è nato

da un bacio il nostro amor!

Impreca all'uom che amasti!... al vil, ingrato!...

LORELEY

(disperata)

Taci! m'ispiri orror!

WALTER

(ghermendole la mano o additandole le torri del suo maniero, che s'ergono sull'alto del poggio lontano)

Vedi tu!... colassù!... nel mio maniero

un rito si prepara...

LORELEY

(fuori di sé)

Parla!... qual rito?... di' che non è vero!

WALTER

(con isforzo supremo)

Un'altra io traggo all'ara!...

LORELEY

Un'altra... hai detto? a qual altare?... ed io?...

WALTER

Pietà del dolor mio!

LORELEY

(furente)

Pietà? no! non ti lascio pe 'l tuo dio!...

(gli si avvinghia intorno)

WALTER

(sciogliendosi, con disperazione estrema)

Loreley... per sempre addio!

(si allontana rapidamente. - Loreley retrocede inorridita, manda un grido e stramazza come corpo morto. Appare subito dal fondo Herrmann. Si sofferma a guardare con odio dietro Walter. Poi si avanza lentamente assorto in cupa meditazione)

HERRMANN

Io stesso dunque Anna ho perduta...

e ad uno che non l'ama la donai?!

Un vil io fui!

(con impeto, accennando a Loreley)

Walter giammai

la sua lugubre lotta vincerà.

(avvicinandosi alla Loreley e guardandola pietosamente)

Fanciulla mesta, una larva... un desio...

affannosi inseguiamo e dolenti...

abbiam la stessa meta, preghiam lo stesso dio;

come due stolti e squallidi credenti.

(con forza)

Io più non piango

ma la mia sorte infrango!

(si toglie dal collo una collana alla quale è appesa un'immagine sacra, e la getta da sé lontano)

Pietà, valor, onor, il giusto, iddio,

queste menzogne caccio dal pensier!

(guarda con terrore il buio ingresso della grotta)

La cupa grotta è questa!... E già mi guata

e mi tenta colla sua fauce aperta!

(esita ancora, poi con terribile risoluzione esclama:)

Sia la mia vita eterna cupo orror,

sol ch'io mi bei un'ora del suo amor!

Se il vero le leggende

narrano, nell'onde

un bieco re s'asconde

che ne ascolta e ne intende,

che l'anime raccoglie

stanche, affrante, dolenti,

siccome morte foglie

che a lui portino i venti.

Egli n'ode il lamento...

e ne appaga il desio...

e ne allevia il tormento.

(colle braccia tese verso il Reno)

Or io t'invoco, o dio,

(indicando la Loreley)

perché costei tu alletti

alla torva vendetta

e tuo poscia sarò!...

Convertirai in serpi le mie braccia,

e muterai in rostro la mia faccia,

e in mostro l'esser mio

che rassomiglia a dio!...

Sarà la mia dimora

il fango d'una gora

e il mio sangue veleno,

o fosco re del Reno!

(con forza)

Ma vendica costei!...

Convertirai in serpi le mie braccia,

e muterai in rostro la mia faccia,

e in mostro l'esser mio

che rassomiglia a dio!...

Sarà la mia dimora

il fango d'una gora

e il mio sangue veleno,

o fosco re del Reno!

(con forza)

Ma vendica costei!...

(scende precipitosamente nella grotta. Intanto dense nubi avvolgono la scena. Guizza la folgore, si scatena la tempesta)

Scena seconda

Le nubi a poco a poco dileguandosi, lasceranno scorgere un sito alpestre con alte rupi praticabili in una specie di seno chiuso formato dal Reno. Fra le rupi a picco nereggiano profonde caverne. A sinistra, al di là del fiume, uno scoglio sporgente. In lontananza, la spiaggia di Oberwesel.
Coro di Ninfe del Reno e Spiriti dell'aere.

SPIRITI DELL'AERE

(dalle caverne)

Dai gioghi della Rezia ~ dalle arene cocenti,

da ghiacci e nevi eterne ~ da laghi e da torrenti,

da monti e lande inospiti ~ da vergini foreste

del sacro Ren nei flutti ~ noi veniamo a ruggir;

a Tore, l'implacabile ~ signor delle tempeste,

veniamo il nostro sibilo ~ l'alito nostro a offrir.

Le nubi saranno completamente scomparse; e in lontananza appariranno gruppi di Ninfe natanti nel Reno e rischiarate dalla luna.

NINFE

Spose invisibili

d'incauti amanti,

veniam dall'isole

dei dolci incanti;

lievi impalpabili

larve oscillanti,

siam luce e spirito,

ma sempre erranti.

È tal dolcezza

nei nostri canti,

che i naviganti

colmi d'ebbrezza,

alla fantastica

nostra dimora

volgon la prora

a cor seren...

E giù nei vortici

piomban del Ren.

(la scena torna a farsi oscurissima)

TUTTI

Fra vele schiantate

da vento crudele,

fra giunche ingoiate

dall'onda infedele,

sull'ali del turbine

amiamo volar,

la ridda dei naufraghi

ci piace danzar.

Nel ciel, fra le sponde

sospinte, percosse

le nuvole e l'onde

già fremon commosse;

c'è lampo vivissimo,

il guizzo del fulmine,

dolcissimo suon

lo scroscio del tuon!

LORELEY

(quando tutto è silenzio, scende affannosamente da una rupe dal fondo e si reca sul davanti della scena: ha il volto pallido, le sembianze scomposte, l'occhio vitreo e irrigidito)

Ove son?... donde vengo?... e dove vado?...

e che m'importa?...

Sono un fantasma di fanciulla morta,

che nel mistero della selva oscura

vagola senza meta alla ventura!...

Impreca all'uom che amasti, ei mi diceva,

impreca al vil, ingrato!

Nel mio manier un rito si prepara...

«Un'altra io traggo all'ara!»

. . . . .

Ma... forse è un orrido

sogno che mi sconvolge e mente e cor...

Forse io m'immagino

d'esser tradita ed egli m'ama ancor!

Oh! se, svegliandomi,

riveder lo potessi a me d'accanto,

oh! se un suo bacio

scender sentissi ad asciugarmi il pianto!...

Ecco! ei mi chiama... ei m'ama!

(poi tornando ad un tratto al sentimento del vero)

Che dissi?... Ah! no! follia!

Son queste larve d'egra fantasia...

Realtà l'angoscia che mi strazia il core...

chi mi compensa del rapito onore?

SPIRITI DELL'AERE

Chi irresistibil spiri

nuovo strazio d'amor al vile in seno!

LORELEY

E lo può far?

SPIRITI DELL'AERE

Albrich, il re del Reno!

LORELEY

(con impeto di subitanea risoluzione)

Ebbene! ogni pietà spenta in me sia...

e tu fatti di bronzo, anima mia!

LORELEY

O forze recondite

degli antri più cupi,

che sin dalle viscere

scrollate le rupi,

sorgete,

accorrete,

v'attendo... son qua.

SPIRITI DELL'AERE

Ci chiami?...

Che brami?...

Favella... siam qua.

LORELEY

Voglio beltà che affascini,

sguardo che il cor conquida,

voce che scenda all'anima,

amor che inebri e uccida!

SPIRITI DELL'AERE

L'avrai, se giuri al Reno

fede di sposa...

LORELEY

E sia!

Giuro, pur ch'io mi vendichi...

SPIRITI DELL'AERE

Vendetta avrai! Ma pria

del mistico connubio

compi il terribil rito...

L'onda nuzial del vortice

ti fa l'estremo invito!...

Confida ad essa il pianto

dell'ultimo dolor,

e, per divino incanto,

sei rediviva ancor.

LORELEY

A te si sposi, o mistico

fiume, l'ambascia mia!

Spoglio il mio vel...

SPIRITI DELL'AERE

Le braccia

t'apre lo sposo...

LORELEY

E sia!

(si getta a capofitto nel fiume)

(nello stesso istante sullo scoglio sporgente al di là del Reno, apparisce Loreley completamente trasfigurata, vestita di rosso colle chiome sciolte e un pettine d'oro in mano; e dalle rupi, dagli scogli escono ninfe del Reno e spiriti dell'aere, che le si inchinano come a regina)

CORO

generale

Salve, o fanciulla fatalmente bella,

salve, o possente irresistibil fata,

del sacro Reno insiem sposa ed ancella.

LORELEY

(dall'alto dello scoglio, con un lampo di gioia)

Non son più larva di fanciulla morta...

Walter, per vendicarmi io son risorta!...

Atto secondo
Scena unica

A destra il castello del Margravio al quale si ascende per una gradinata. - In lontananza, fra le piante alte d'una selva, si scorgono le torri merlate del castello di Walter. - A sinistra, diagonalmente al fondo, una piccola chiesa di stile gotico appartenente al castello del Margravio. - Nel fondo scorre largamente il Reno, sulla riva opposta del quale si vede sporgere a picco lo scoglio della Loreley. - Sul davanti, a sinistra, una piccola fonte circondata da piante ombrose e da statue. - Luce mattutina.
All'alzarsi della tela Anna è seduta presso la fonte, circondata da alcune Damigelle e dalle sue Vassalle. Anna è vestita di bianco, ma non ha ancora il manto, il velo e la corona di sposa.

ANNA

(gaiamente)

Gorgheggiate, usignoli, a volo libero

sulla siepe odorosa!

Piena di gioia in questo giorno ho l'anima,

anch'io son fatta sposa.

VASSALLE

Canta il giorno per te, cantano i fior,

e ti sorride Amor!

Ave, o celeste rosa!...

ANNA

L'età verde fuggì come serena

primaveril giornata!

Or di nuovi sospir l'anima ho piena,

io amo e son amata.

VASSALLE

L'età verde per te rivive ancor,

se palpiti d'amor!

Ave, o beata sposa!

ANNA

Chi sa di voi se più soave è l'ora,

in cui si sogna il ciel,

o quella, in cui la sospirata aurora

ti stringe al tuo fedel?

VASSALLE

È il sogno dell'amor etereo canto,

è paradiso l'estasi del pianto

in braccio al suo fedel!

ANNA

Ah! son felice! ma... i miei vaghi doni

non li ho ammirati ancor!

(una damigella le porge un cofanetto dal quale prende un monile di perle e uno di zaffiri)

ANNA

Oh! il bel monil! son candide

perle dei lidi assiri...

E questi! oh come brillano!

Son persici zaffiri...

(se ne adorna)

Mi fanno vaga, ditemi,

e bella apparirò

a Walter mio?

VASSALLE

Sì fulgida

veduta ancor non t'ho!

ANNA

(prendendo delle penne d'airone)

E queste piume? intrecciansi

raccolte a' miei capelli?

M'adornano?

VASSALLE

Li rendono

più scintillanti e belli!...

ANNA

Oh! dunque ei m'amerà!

Ei m'amerà! riditelo!

VASSALLE

E amar chi non potriati,

angelica beltà!

ANNA

Amor, celeste ~ ebbrezza e pena,

perché mi turbi ~ il sen cotanto?

Nella mia vergine ~ gioia serena

cerco il sorriso ~ e trovo il pianto!

Ahi! nelle notti chiare

talor la nube appare

e il sogno incantator

è un'ansia pe 'l mio cor!

Talor, seguendo ~ di stella amica

con occhio insonne ~ il tramontar,

interna voce ~ par che mi dica

così il tuo sogno dovrà passar!...

Ma no!... fur vane larve...

l'alba sognata apparve,

non sogno più l'amor,

ei vive nel mio cor!

VOCI

interne

Ave, Maria!

Ave, Maria!

I precedenti, i Fanciulli, le Vecchiette, indi Herrmann.

ANNA

Ah! i miei fanciulli! le mie poverelle!

(alle sue damigelle)

Deh! fateli venir!

(le damigelle fanno un segno al di fuori. Entrano i fanciulli e le vecchiette; i primi portano mazzolini di fiori di campo, le seconde hanno in mano rosari)

(accennando ai fiori colti dai fanciulli, che questi porgono ad Anna)

VECCHIETTE

Son fior che con le mani picciolette

han colto questi cari...

E questi delle povere Vecchiette

son gli ultimi rosari!

(offrono i rosari, che Anna accetta con riconoscenza, commossa)

ANNA

Innocenza e pietade in voi s'aduna,

povera gente!

VECCHIETTE

Oh! noi t'amiam, perché sei bella e pia!

Sii benedetta, come

lo fu la santa, di cui porti il nome,

la madre di Maria!

ANNA

(distribuendo limosine)

A voi, fanciulli, a voi!

Non è la carità,

ch'Anna vi faccia, è dio che ve la fa!

TUTTI

Ave, Anna Maria.

(l'organo della vicina chiesa prelude brevemente)

ANNA

Or che per me s'appressa il gran momento,

raccor mi voglio co' lo spirto in dio!

La vostra prece renda

al ciel più grato l'offertorio mio!

(entra nella chiesa)

(le damigelle e le vassalle la seguono. Le vecchiette s'inginocchiano sui gradini della chiesa coi fanciulli)

ANNA

dall'interno

Ave, del mar o stella,

vergine e madre a dio,

porta del ciel!

VECCHIETTE E CORO INTERNO

Ave, del mar o stella,

vergine e madre a dio,

porta del ciel!

ANNA

dall'interno

D'Eva mutato il nome

hai col saluto angelico

di Gabriel.

(Herrmann appare dal lato opposto, come attratto suo malgrado dalla voce di Anna)

VECCHIETTE E CORO INTERNO

D'Eva mutato il nome

hai col saluto angelico

di Gabriel.

HERRMANN

La sua voce! Essa è là!...

(come assorto in contemplazione)

La sua preghiera pia

scende nell'alma mia;

novo, divin desio

ragiona nel mio cor,

e il rimorso vi desta ed il terror!

ANNA

dall'interno

(proseguendo l'inno)

Tu dall'error ci libera,

o vergine senza par,

astro del dì!

Ci addita, o madre pia,

del tuo Gesù la via,

e sia così!

TUTTI

E sia così!

(finita la preghiera, le vecchiette e i fanciulli escono dal fondo. - Anna seguìta dalle sue damigelle esce dalla chiesa, e attraversa la scena per entrare nel castello)

HERRMANN

(scuotendosi alla vista di Anna)

(Come a un demonio a cui si schiude il cielo

la gentil creatura, ecco, m'appare!

Arcana forza a lei mi tragge!... Anelo

ad un suo sguardo... al suo parlare!...)

(avvicinandosi ad Anna e fermandola)

(con passione)

Anna, sofferma il piè...

sono un dolente che t'implora...

mi prostro innanzi a te!

M'ascolta pria che l'ora

dell'uman destin si svolga

e te nel tetro orrore

d'un desolato amore

d'una menzogna incosciente travolga...

ANNA

(sorpresa)

Che vuoi tu dir?

HERRMANN

Che Walter più non t'ama!

ANNA

(con forza)

Che vuoi tu dir?

HERRMANN

Walter non t'ama più!...

ANNA

Strugger perché vuoi tu il mio paradiso,

ed in pianto cangiare il mio sorriso?

HERRMANN

(con impeto)

Perché t'amo, fanciulla, e vo' salvarti!...

ANNA

(con accento di disprezzo)

(retrocedendo)

Or ti comprendo! È menzogna o follia

la tua!...

HERRMANN

Menzogna?...

ANNA

Non vo' più ascoltarti!...

HERRMANN

(con slancio e mestizia)

Guarda negli occhi miei, ed il mio pianto

a te dirà che t'amo, ma non mento!

(con immenso trasporto)

T'amo, o pura giovinetta,

e la tua sorte m'affanna...

All'altare là t'aspetta

una larva empia che inganna!

ANNA

(con soave tranquillità)

E fosse pure il vero

quel che tu dici... e sia!

È questo il mio sentiero,

è questa la mia via!...

Io sua sarò! E a te che mi hai tentata

in ora così santa, a te perdono!

(fa risoluta un cenno alle sue damigelle e, senza più guardare a Herrmann, si avvia nuovamente al castello)

HERRMANN

(con gesto di dolore e di minaccia)

Il mio detto è menzogna?

Il mio amore è follia?

Ebben, fanciulla pia,

segui pur la tua via.

Ritto sul tuo cammino

t'attende il mio destino!

(si allontana lentamente)

Si odono allegri squilli di tromba che annunciano l'avvicinarsi del corteo nuziale.

La scena si popola di Vassalli e Vassalle di Walter e del Margravio vestiti a festa.

CORO

(festosamente)

Alteri ergete

le auguste cime

torri e pinacoli

nel dì sublime!

Del gran maniero

la vaga stella

oggi inanella

l'almo guerriero!

Scintilli il Reno

in roseo vel!

Sien Tutti in giubilo

e terra e ciel!

(alcuni contadini e contadine entrano in iscena correndo e portando piccoli mazzi di fiori che distribuiranno durante la seguente danza)

Valzer dei fiori.

Coro durante la danza.

DONNE

La danza sospira

e in rapida spira

ne avvolge, ne aggira.

UOMINI

(scherzando e ridendo, ammiccandosi fra di loro le contadine)

Nei stretti corsetti,

a ignoti diletti,

sobbalzano i petti.

Frementi, anelanti

si stringon tremanti

al seno gli amanti!

DONNE

I dolci concenti

son blandi e silenti

sospiri di venti.

TUTTI

La danza sospira

e in rapida spira

ne avvolge, ne aggira!

(squilli di tromba dal fondo della scena. La danza s'interrompe. Tutti si affollano, accennando con grida di gioia l'avvicinarsi del corteo)

CORO

Silenzio!... appare e sfila

in lunga fila

e s'avanza e scintilla

il corteo nuzial.

(appare il corteo)

(mentre sfila il corteo)

Ecco la schiera

dei candidi guerrier,

dai dorati corsetti,

co' la bianca bandiera

e co' gli elmetti

dai lucenti cimier!

Vedi i paggi stemmati

dai rosei manti!...

e i donzelli spavaldi

e i bruni araldi!

Ed i scettrati

conti sfolgoreggianti.

Passano i frati

e grigi e bianchi e neri!

Passa il fulgore

delle terse spingarde

e le alabarde...

ed i caschi abbrunati

dei frombolieri,

e i pomposi prelati!

(appare Walter seguìto dai baroni)

E Walter! È il vezzoso

leggiadro sposo!...

Già schiudesi il maniero

al giovin cavaliero!

(Walter si avanza solo sino ai piedi della gradinata del castello. Squilli di tromba. Si spalanca la gran porta del castello, ed appare Anna risplendente nella sua ricca veste di sposa. Dietro a lei stanno il Margravio e le damigelle. Walter ed Anna si guardano. Nello sguardo di Anna è una grande tristezza. Walter è soavemente commosso. Anna si avanza sola e tremante; poi si ferma a mezzo della gradinata)

WALTER

(tendendo a lei le braccia)

Non t'angosciar, se il riso

tarda, o fanciulla, ad irradiarmi il viso.

Un insolito palpito m'assale,

e tu cagion ne sei...

Trema l'umil mortale

se il labro appressa al bacio degli dèi!

ANNA

(discendendo verso Walter)

La tua voce mi suona

come cantico d'angeli nel cielo

è tua la mia corona,

e tuo sin d'ora il verginal mio velo!

Guarda negli occhi miei!...

Quel guardo mi dirà se mio tu sei.

MARGRAVIO

(a Walter)

Felice te, che al talamo dorato

costei ne adduce che ha l'amor creata!

(commosso ad Anna)

Ah! sii felice!

(si ode preludiare l'organo della chiesa e rintoccare gravemente la campana del castello. Dalla chiesa escono sacerdoti, vessilliferi sacri e fanciulli (cantori). - Herrmann intanto sarà entrato dal fondo, e perduto tra la folla, spierà ciò che succede, non cessando di guardare fissamente Anna)

Epitalamio.

CORO

generale

L'altar di candidi

veli e di porpora

esulta! cantano

nel cielo gli angeli!

Esala il tempio

divini aromati!

Celesti cantici

sussurra l'organo!

Te chiama, o vergine,

l'altare candido

e «Amore! amore! amore!»

i cieli inneggiano.

(durante l'epitalamio, il Margravio conducendo per mano gli sposi, farà far loro il giro della scena per ricevere gli omaggi di tutti i presenti. A un dato punto Herrmann, riuscito ad avvicinarsi ad Anna non visto, rapidamente le sussurrerà all'orecchio:)

HERRMANN

(additando Walter)

Lo guarda... e leggi il ver nel suo pallor!...

Se il vuoi!... sei salva!

(con accento di disperata preghiera)

Ancor t'imploro! Ancor!

(Anna con un gesto di disprezzo lo respinge da sé)

(compiuta la presentazione degli sposi il corteo nuziale sta per entrare in chiesa, quando ad un tratto guizza un lampo lontano. Walter solo si volge e sul lontano scoglio al di là del Reno, scorge Loreley in veste rossa fiammeggiante trapunta a stelle, con un pettine d'oro che le raccoglie sul capo le lunghe chiome bionde, ondeggianti sulle spalle e una piccola cetra pur d'oro in mano. Walter manda un grido, che tosto reprime. - Il corteo si arresta. - Guizza più vicino e più lungo un lampo fosforescente. Stupore e commozione generale. Il corteo si scompone. Il Coro si porta vivamente verso il fondo guardando a destra, di dove è apparsa la luce misteriosa)

CORO

(alternandosi)

Qual fosforeo baglior!

S'è come in roseo vel

trasfigurato il ciel!

(Walter tramortisce e fa atto di avviarsi ancor esso verso il fondo)

ANNA

(trasalendo)

Walter, che vedi?

MARGRAVIO

Qual cagion di pianto

in tanto dì le dai?

ANNA

Walter, che hai?

WALTER

(smarrito)

(L'ho veduta! era dessa! in quelle spoglie!

Un fascino terribile, implacabile

m'arde la mente e il cor!)

CORO

(portandosi sempre più verso il fondo, alternandosi)

Oh! di beltà prodigio!

È una fata o una santa?

Vola, più che non prema il suol co 'l piè!

ANNA

(esterrefatta)

Padre! mercé! mercé!

CORO

Qual larga striscia d'oro

là dove passa lascia!

HERRMANN

M'inebrio a quest'ambascia!

CORO

Ella vien!

Ella vien!

S'avanza!

MARGRAVIO

Al fiume

la rea perturbatrice!

(comparisce Loreley)

CORO

(in atto d'investirla, poi retrocedendo sin sul davanti della scena come incolti di subito terrore)

Ahi! ci colpì

col folgore degli occhi!

WALTER

Sventura a chi la tocchi!

ANNA

Cielo!

MARGRAVIO

O nefasto dì!

I precedenti, Loreley.

(Loreley porta le stesse vesti e la stessa acconciatura dell'apparizione, travista appena dal solo Walter. Essa rimane nel fondo della scena, mentre nel mezzo sta il solo Walter, estatico, affascinato. Il Coro si è aggruppato variamente su due lati. Il Margravio e Anna stanno al proscenio, staccati dalle masse, verso destra, Herrmann, solo, a sinistra)

LORELEY

(verso Walter)

Vuoi tu provar gli spasimi

d'una ignorata ebbrezza?...

Vuoi tu languir nell'estasi

di celestial dolcezza?...

Vieni al mio seno... stringimi

in lungo amplesso al cor!

E mente e sensi ed anima

t'infiammerò d'amor!

WALTER

(Incanto irresistibile!

Poter fascinator!

Tutti al pensier mi tornano

i dì dei nostri amor!)

ANNA

(movendo verso Walter)

Walter, risensa! guardami!

Non mi spezzare il cor!

Potrai da te respingermi

il primo dì d'amor?...

HERRMANN

(con immensa ebbrezza, guardando Anna)

Anna, t'ho conquistata!

Pugnai lotta immortale!

Che val se un dio fatale

ti lega forse a me?

MARGRAVIO

(raccogliendo Anna tra le sue braccia)

Anna, diletta figlia,

raccogliti al mio cor!

Gli ottenebrò lo spirito

dei sensi un breve error!

CORO

Chi vide mai rifulgere

cotanti raggi d'or?

È donna, angelo o dèmone,

ch'arde le menti e i cor!

(durante il concertato, Loreley è rimasta immobile colla mano sul plettro, non istaccando mai gli occhi da Walter su cui versa l'onda del suo fascino magnetico. Sul finire dell'assieme, ella move alcuni passi innanzi, mentre tutti si ritraggono quasi percossi dalla scintilla dei suoi sguardi)

LORELEY

(verso Walter)

Vieni! gli sguardi brillano

come fosforee faci!

Vieni! le labra fremono,

sognando attesi baci!

Vieni, deh vieni! un palpito

solo d'amore invoco...

io vuò tra le tue braccia

morir di voluttà!

WALTER

(spasimante di ebbrezza e di rimorso)

Inestinguibil foco

m'arde!... pietà!... pietà!...

(Loreley, in mezzo allo sgomento e alla stupefazione generale si ritira lentamente, sempre colla persona rivolta al pubblico e non perdendo mai d'occhio Walter, che ne subisce il fascino irresistibile)

LORELEY

Vieni! sul Reno ho un'isola,

tutta scintille e fior!

Tutto colà si bacia,

s'io tocco il plettro d'or.

(si ritrae sempre più, mentre Walter la segue attratto dall'incanto)

Colà vivrem nell'estasi,

che non conosce duol...

ma vien... ma vien, dolcissima

stella, al tuo caldo sol!

WALTER

(inebriato)

Più non resisto... attendimi!

Sì ~ sono tuo ~ sii mia!

(Herrmann, dopo aver fatto un gesto di trionfo, si ritrae poco a poco verso il fondo e scompare)

TUTTI

meno Herrmann

Eterno dio! sacrilega

arte! infernal magia!

ANNA

(trascinandosi quasi ai piedi di Walter)

Walter, m'ascolta!

WALTER

(respingendola)

No!...

ANNA

Walter!

WALTER

Ragion non odo...

ANNA

Pietà!

WALTER

Spezzato è il nodo...

amata mai non t'ho!...

(Anna manda un grido e cade tra le braccia del Margravio)

(Loreley, sempre indietreggiando, si è portata sino alla sponda del fiume, e mentre Walter sta per afferrarla, spicca un salto e subitamente scompare. Walter cade in ginocchio. Sul culmine dello scoglio, a destra, visibile al solo Walter, riappare Loreley, come al principio della scena presente)

WALTER

Maledizione!!

CORO, MARGRAVIO E ANNA

(colla mano stesa verso Walter in atto di maledirlo)

Maledizion!!

Atto terzo
Scena unica

La spiaggia di Oberwesel.
Nel mezzo il Reno. Al di qua del Reno, a destra, lo scoglio della Loreley. A sinistra la testa di un ponte (praticabile) e una croce. Al di là del fiume foreste di abeti e rupi. Tramonto vivissimo che illumina lo scoglio.

BOSCAIUOLI

(con fardelli di legna, entrando da destra)

Si va facendo al bosco

il giorno fosco...

(buttano a terra i fardelli)

PESCATORI

(con reti, entrando da sinistra)

E l'esca non s'affonda

ormai nell'onda...

(depongono gli attrezzi)

(i due gruppi si avanzano l'uno verso l'altro)

BOSCAIUOLI

Ti guardi san Gasparre...

PESCATORI

E te Melchior!...

(si stringono ruvidamente le mani)

TUTTI

(levandosi il cappello)

Ai magi di Colonia!

BOSCAIUOLI

alcuni (ai pescatori)

Or di'! non hai

scontrata qualche strega?

PESCATORI

alcuni

Stan chiuse ne' lor covi...

BOSCAIUOLI

altri

O che! No 'l sai?

Domani è la congrega.

PESCATORI

alcuni

Che vuoi tu dir?

BOSCAIUOLI

alcuni

Il sabba, la tregenda

de la veglia dei morti!

ALCUNI

E tu ci credi?

ALTRI

Il ciel me ne difenda!

ALTRI ANCORA

Il diavolo mi porti!

BOSCAIUOLI

alcuni (ai pescatori)

E il tuo Nano del mar?

PESCATORI

alcuni

Su quel di Treviri

l'han visto entrar in Mosa!

BOSCAIUOLI

alcuni

È un mal augurio...

PESCATORI

alcuni

Come?

BOSCAIUOLI

alcuni

Il Nano è perfido...

ei trama una gran cosa!

ALTRI

delle due comitive

(inframmettendosi)

Eh! via! lasciate queste pazze fedi

ai bimbi!

ALTRI

O che! non credi?

I PRIMI

Che mi fai celia? credo solo al diavolo

ed a nostra signora addolorata!

I SECONDI

Eppur è vero come in ciel son gli angeli

e sullo scoglio là la nuova fata!

L'abbiam scòrta, l'abbiam scòrta...

CORO

alternandosi

Chi?

La fata...

Dove? Come?

PESCATORI

Era bianca come morta,

sparse aveva le bionde chiome...

(pausa)

La luna tramontava e poche stelle

vagavan tristi nella bianca via...

BOSCAIUOLI

Gesummaria!

PESCATORI

Svolazzando s'increspava

sulle spalle l'onda d'oro...

l'aure tacquero...

BOSCAIUOLI

E cantava?

PESCATORI

Come gli angeli del coro...

parea piangesse con le sue sorelle,

che si perdevan nella bianca via...

BOSCAIUOLI

Gesummaria!

PESCATORI

Max, l'ardito barcaiuolo,

nello schifo balza allora,

urta il remo, scorre a volo,

tocca sponda omai la prora...

BOSCAIUOLI

Ed ella?

PESCATORI

Ella... le braccia a lui tendea...

ma la barchetta il vortice inghiottìa...

BOSCAIUOLI

Gesummaria!

PESCATORI

E del Reno i fiotti gravi

dai ghiacciai traeano al mare...

e passavano le navi

mute e nere come bare...

BOSCAIUOLI

Ed ella?

PESCATORI

Il vel, siccome ali, stendea

e nell'istesso vortice sparìa!

BOSCAIUOLI

Gesummaria! Gesummaria!

(risolutamente)

Ma via! non più... tronchiam tale discorso!

PESCATORI

(ridendo)

Avreste mai paura?...

BOSCAIUOLI

Noi... paura!

Abbiam piuttosto sete... abbiamo corso.

TUTTI

Di vin del Reno

un buon bicchier

andiamo a ber.

(stanno per andarsene, quando funebri rintocchi e lontani lamenti di donne echeggiano per l'aere. Si arrestano, tendono l'orecchio mormorando:)

Oggi è giorno di spettri e di paure!

Insieme

PESCATORI, BOSCAIUOLI, WALTER

Pescatori, Boscaiuoli (alternandosi)

Oh! la funesta nenia

inteso hai tu?

È un funebre corteo...

Anna, la pia, la bella,

la stella d'Oberwesel!...

Non è più!

(alcuni s'inginocchiano mormorando sommessamente le litanie dei morti; altri rimangono in piedi in atteggiamento riverente)

Santa Maria!

Ora pro ea.

Sante Johannes!

Ora pro ea.

Sante Michaèl!

Ora pro ea.

(dalla prima quinta di destra viene Walter correndo come un forsennato, scarmigliato, coi lineamenti stravolti, quasi irriconoscibile)

Walter

(Quante faci! Mio dio!)

(e rivolgendosi ad alcuni boscaiuoli)

Chi è morto?

Boscaiuoli

Anna la pia,

il fior del paradiso!

(all'udire il nome di Anna, Walter manda un grido disperato e si slancia in direzione del corteo. Ma il Margravio che è giunto in quel momento all'imboccatura del ponte, gli sbarra la strada, lo ghermisce pe 'l polso e lo respinge verso il proscenio)

Walter

Anna! Anna!

(grida)

DONNE, MARGRAVIO, HERRMANN

Voci interne di Donne:

Perché sei tu partita?

Perché ne abbandonasti

in tanto duol?

(il corteo comincia a sfilare nel fondo a destra, tra gli abeti, al di là del fiume)

Donne sulla scena:

Perché fuor della vita,

o vergine spiegasti

al cielo il vol?

Margravio (subito dopo il feretro)

È morto un astro in cielo,

ma ne palpita il raggio in terra ancora

insin che il roseo velo

stenda sui monti la vicina aurora.

(Herrmann cupo e livido entra dalla sinistra e si ferma presso la croce)

Herrmann

(con accento soffocato non osando levare gli occhi da terra)

Nella miseria il sogno

dei miei desii fervidi s'è spento

la uccisi!! Or solo agogno

un pianto eterno, un eterno tormento!

(intanto il corteo continua a sfilare, passando pe 'l ponte e entrando fra le quinte a sinistra)

Margravio

E al vano della stella

un angelo è salito in paradiso,

Anna, la pia, la bella,

Anna, la buona che l'amore ha ucciso!

Herrmann

Già d'un divin fulgore

la pia fanciulla in firmamento splende!

Pregar potessi!...

(fa per inginocchiarsi, allorché i suoi occhi s'incontrano in Walter; con disperazione allora urla:)

Orrore!

Ecco il rimorso che al mio cor discende!

(e fugge via)

MARGRAVIO

Sciagurato! ove vai?

WALTER

Vederla io voglio...

baciarne il labro smorto... e poi morir!

MARGRAVIO E CORO

(sottovoce e con accento terribile)

Arretra, traditor!

Non profanar il rito del dolor!

WALTER

Oh! una lama, una lama! ond'io trafigga

il misero mio cor!

(intanto il feretro sarà già scomparso dalla scena)

MARGRAVIO E CORO

(circondando Walter che arretra inorridito, a voce bassa)

Sia la vita la tua pena,

la memoria il tuo martir!

Tragga eterna la catena

del rimorso il tuo fallir.

WALTER

(con raccapriccio)

Maledetto allor son io!

MARGRAVIO E CORO

Sì, lo sei, dall'uom, da dio!

WALTER

Ah mercé!

MARGRAVIO E CORO

C'inspiri orror!

(il Margravio seguìto dal coro a poco a poco si allontana, tenendo sempre lo sguardo fisso a Walter, che vorrebbe seguirli. Respintolo con un ultimo gesto di disprezzo, e riordinatisi in processione riprendono a voce spiegata il canto funebre in onore di Anna)

MARGRAVIO E CORO

(allontanandosi)

È morto un astro in cielo,

ma ne palpita il raggio in terra ancora.

WALTER

(in un angolo della scena segue cogli occhi inebetiti l'allontanarsi del corteo, e ripete macchinalmente)

È morto un astro in cielo...

MARGRAVIO E CORO

Insin che il roseo velo

stenda su monti la vicina aurora.

(è scesa intanto la notte)

WALTER

(rimasto solo)

Ove sono? Che fu? questo che sorge

è il sole o l'astro delle notti bianche?

No ~ fu fatuo chiaror... densa a me intorno

l'ombra mi ruba il giorno...

(delirando)

Eppur... io vedo... io vedo!... ah! quante rose

in quei verdi giardini!...

(come ravvedendosi)

No ~ son gigli che languono... no! no!

Sono vïole morte e sotto a quelle,

cielo! quanta han sepolta onda di pianto!...

(si alza la luna e illuminando la croce, ne proietta il profilo sulla scena. Walter che guarda verso il fiume esclama:)

Ah! rinasce la luce! Eccola!

(si volge rapidamente e scorge i profili sinistri della croce)

Dio!

Uno spettro! laggiù! là, tra quell'ombre!

Non è delirio il mio!

(retrocede esterrefatto, vittima dell'illusione dei sensi)

WALTER

Chi sei fantasma pallido

là... de la croce ai piedi?

Perché mi guati e un fremito

t'assale? in me chi vedi?

Di qual delitto porti

in te la rea condanna?

Da qual città di morti

vieni, o crudele, a me?

(con un grido, credendo ravvisare l'immagine di Anna)

Misericordia! È Anna,

Anna! mercé! mercé!

(la luna si vela dietro alle nubi e la croce ritorna nell'ombra. Lunga pausa)

Sparve... l'eco ammutì... sento del Reno

l'onda pietosa sola mormorar...

una lagrima ancor mi bagna il seno...

il mio cor ricomincia a palpitar!

(andando verso il fiume)

Ah! sì, comprendo il tuo fatai, invito,

arcana voluttà m'agita ancor...

dove cominci tu, tutto è finito...

anche il rimorso ne' tuoi gorghi muor.

(si slancia verso il fiume. - Compaiono le Ondine. - Egli retrocede. Le Ondine lo in calzano, sino che giunto allo scoglio di destra, quasi al proscenio, dopo aver gridato:)

Ahimè, ahimè! sin la morte mi fugge!

(cade riverso, quasi esanime, al suolo)

Danza delle Ondine.

Visto cadere a terra Walter, le Ondine si ritirano precipitosamente al fondo della scena, e si nascondono nel fiume. Poi a poco alla volta, a gruppi, si avanzano di nuovo, in atteggiamenti vari di curiosità e fattesi in cerchio, danzano intorno a Walter. Ad un tratto si ode un forte rumore sotterraneo, la scena s'illumina di luce vivissima, e Loreley colle chiome sciolte, e il pettine d'oro in mano apparisce sullo scoglio. Intorno ad essa si aggruppano le Ondine, e le si prostrano come a regina.

LORELEY

(dallo scoglio)

Vieni al mio seno!...

Vieni, deh! vieni, un palpito

solo d'amore invoco;

io vuò tra le tue braccia

morir di voluttà!

WALTER

(tendendo l'orecchio come trasognato)

Ah! no, non sogno, è la sua voce!

Loreley! Loreley!

(le Ondine gli si fanno d'intorno e gli additano lo scoglio, indi fuggono)

WALTER

(scorgendo Loreley e avanzandosi verso lo scoglio)

Sei tu!

LORELEY

Chi sei?

WALTER

Son io, son io, ravvisami...

io come belva ognor perseguitato,

io che da te non voglio altro che amor!

LORELEY

Che alcuno m'ami ignoro,

e le parole tue ben non comprendo.

Talor balena alla mia niente un sogno...

ma triste molto e nulla più che un sogno.

WALTER

Deh! non parlar così!...

LORELEY

Cessa e mi lascia!

WALTER

(con forza)

Io resto e tu m'udrai.

Infranto ogni altro vincolo,

tutta l'antica fiamma or si ridesta.

Deh! l'amor tuo tu rendimi,

ultima speme, per cui vivo, è questa!

Scendi... t'appressa... guardami...

e lo strazio del cor mi leggi in viso...

pietà! perdona a un misero,

che nel mondo e nel ciel non spera più!...

Il folle error dimentica,

che un sol giorno le nostre alme ha diviso;

tutti mi maledicono...

ma tutti io sprezzo, se mi resti tu!

LORELEY

(quasi attratta da forza irresistibile, discende a poco a poco dallo scoglio, gli si avvicina e dice)

Tutto dimentico... ~ tutto perdono...

odiare io volli ~ ma odiar non so!...

WALTER

(in atto di abbracciarla)

O Loreley!...

LORELEY

(respingendolo dolcemente)

Quella non sono...

son la sua larva ~ mi lascia!

WALTER

Ah!... no!

Lasciarti?... E come io lo potrei?

LORELEY

Amar più non mi déi!...

WALTER

Io non amarti?... e il dici a me?

WALTER

(con molta dolcezza e viva passione)

Deh! ti rammenta ~ quel dì beato,

quando nel bosco ~ presso al torrente

la prima volta ~ io t'ho incontrato,

bella innocente!

LORELEY

Tutte, sì tutte ~ io le rammento

quelle delizie ~ del primo amore,

quando rapita ~ da un caro accento,

ti davo il core.

LORELEY E WALTER

alternandosi

Quando la testa ~ io reclinavo

placidamente ~ sopra il tuo seno...

quando negli occhi ~ io ti fissavo

felice appieno!...

Oh! quale ardente ~ fuoco d'ebbrezza

in quelle eteree - ore fugaci!

Quanto delirio, ~ quanta dolcezza

in quei tuoi baci!

(si abbandona involontariamente tra le braccia di Walter)

SPIRITI DELL'AERE

di dentro

Sposa del Reno,

pensa al tuo giuro;

quel che t'impone

non obliar!...

LORELEY

(sciogliendosi subitamente dall'amplesso di Walter)

Ahimè!...

WALTER

Quai voci e quali

parole ho udito risuonar fatali?...

LORELEY

Fatali, sì!...

WALTER

Che fia?...

LORELEY

Vedi tu quello scoglio?

Ivi è il mio vero scoglio

ne' suoi specchi è il mio talamo,

e nel fondo del Ren la tomba mia!

(sale vivamente sul poggio e volgendosi a Walter, esclama:)

Addio!

WALTER

Sì, addio, terribile

meta de' miei sospir!...

Tutto perdei... non restami

che a' piedi tuoi morir!

(si getta nel Reno e scompare - Loreley resta immobile, quasi pietrificata. Gruppi di Ondine appaiono avvolte in una luce fantastica, fra gli antri e sull'onde del Reno)

SPIRITI DELL'AERE

Salve, o sirena fatalmente bella!...

sposa del Reno e ancella!

Canta... lo impone

il tuo signor...

la tua canzone

ripeti ancor!

LORELEY

(quasi inconscia di quello che dice)

Vieni!... deh! vieni... un palpito

solo d'amore invoco...

io vuò tra le tue braccia

morir di voluttà!...

Fine del libretto.

Generazione pagina: 04/04/2017
Pagina: ridotto, rid
Versione H: 3.00.40 (W)

Locandina Atto primo Scena prima Scena seconda Atto secondo Scena unica Atto terzo Scena unica