CAVALLERIA RUSTICANA
Melodramma in un atto.
Versione sintetica a cura di www.librettidopera.it.
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Libretto di Guido MENASCI, Giovanni TARGIONI-TOZZETTI.
Musica di Pietro MASCAGNI.
Prima esecuzione: 17 maggio 1890, Roma.
Personaggi:
SANTUZZA una giovane contadina |
soprano |
TURIDDU un giovane contadino |
tenore |
LUCIA madre di Turiddu |
contralto |
ALFIO un carrettiere |
baritono |
LOLA sua moglie |
mezzosoprano |
Contadini e Contadine, Paesani, Ragazzi.
La scena rappresenta una piazza in un paese della Sicilia. Nel fondo, a destra, chiesa con porta praticabile. A sinistra l'osteria e la casa di Mamma Lucia.
È il giorno di Pasqua.
Tratto dalla novella di Giovanni Verga dallo stesso titolo.
A sipario calato.
[N. 1 - Siciliana]
TURIDDU
O Lola ch'hai di latti la cammisa
si bianca e russa comu la cirasa,
quannu t'affacci fai la vucca a risa,
biatu pi lu primu cu ti vasa!
Ntra la porta tua lu sangu è sparsu,
e nun me mpuorta si ce muoru accisu...
e si ce muoru e vaju’n paradisu
si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu.
La scena sul principio è vuota. Albeggia.
[N. 2 - Coro d'introduzione]
DONNE
(di dentro)
Gli aranci olezzano
sui verdi margini,
cantan le allodole
tra i mirti in fior;
tempo è si mormori
da ognuno il tenero
canto che i palpiti
raddoppia al cor.
Le Donne entrano in scena.
UOMINI
(di dentro)
In mezzo al campo tra le spighe d'oro
giunge il rumor delle vostre spole,
noi stanchi riposando dal lavoro
a voi pensiam, o belle occhi-di-sole.
O belle occhi-di-sole a voi corriamo
come vola l'augello al suo richiamo.
Gli Uomini entrano in scena.
DONNE
Cessin le rustiche
opre: la vergine
serena allietasi
del salvator;
tempo è si mormori
da ognuno il tenero
canto che i palpiti
raddoppia al cor.
Il Coro attraversa la scena ed esce.
Santuzza e Lucia.
[N. 3 - Scena]
SANTUZZA
(entrando)
Dite, mamma Lucia...
LUCIA
(sorpresa)
Sei tu? Che vuoi?
SANTUZZA
Turiddu ov'è?
LUCIA
Fin qui vieni a cercare
il figlio mio?
SANTUZZA
Voglio saper soltanto,
perdonatemi voi, dove trovarlo.
LUCIA
Non lo so, non lo so, non voglio brighe!
SANTUZZA
Mamma Lucia, vi supplico piangendo,
fate come il signore a Maddalena,
ditemi per pietà dov'è Turiddu...
LUCIA
È andato per il vino a Francofonte.
SANTUZZA
No! l'han visto in paese ad alta notte.
LUCIA
Che dici? se non è tornato a casa!
(avviandosi verso l'uscio di casa)
Entra!
SANTUZZA
(disperata)
Non posso entrare in casa vostra...
Sono scomunicata!
LUCIA
E che ne sai
del mio figliolo?
SANTUZZA
Quale spina ho in core!
Alfio, Coro e dette.
[N. 4 - Sortita di Alfio con Coro]
ALFIO
CORO
O che bel mestiere
fare il carrettiere
andar di qua e di là!
ALFIO
CORO
O che bel mestiere
fare il carrettiere
andar di qua e di là!
[N. 5 - Scena e preghiera]
LUCIA
Beato voi, compar Alfio, che siete
sempre allegro così!
ALFIO
LUCIA
Non so; Turiddu è andato a provvederne.
ALFIO
LUCIA
(sorpresa)
Come?
SANTUZZA
(rapidamente)
Tacete.
(dalla chiesa odesi intonare l'Alleluia)
ALFIO
CORO
interno (dalla chiesa)
Regina coeli laetare. ~
Alleluia!
Quia quem meruisti portare. ~
Alleluia!
Resurrexit sicut dixit. ~
Alleluia!
esterno (sulla piazza)
Inneggiamo, il signor non è morto,
ei fulgente ha dischiuso l'avel,
inneggiam al signore risorto
oggi asceso alla gloria del ciel!
interno (dalla chiesa)
Ora pro nobis Deum. ~
Alleluia!
Gaude et laetare, Virgo Maria. ~
Alleluia!
Quia surrexit Dominus vere. ~
Alleluia!
Tutti entrano in chiesa tranne Santuzza e Lucia.
Lucia e Santuzza.
[N. 6 - Romanza e Scena]
LUCIA
Perché m'hai fatto segno di tacere?
SANTUZZA
Voi lo sapete, o mamma, prima d'andar soldato,
Turiddu aveva a Lola eterna fé giurato.
Tornò, la seppe sposa; e con un nuovo amore
volle spegner la fiamma che gli bruciava il core:
m'amò, l'amai. Quell'invida d'ogni delizia mia,
del suo sposo dimentica, arse di gelosia...
Me l'ha rapito... Priva dell'onor mio rimango:
Lola e Turiddu s'amano, io piango, io piango!
LUCIA
Miseri noi, che cosa vieni a dirmi
in questo santo giorno?
SANTUZZA
Io son dannata.
Andate o mamma, ad implorare iddio,
e pregate per me. ~ Verrà Turiddu,
vo' supplicarlo un'altra volta ancora!
LUCIA
(avvicinandosi alla chiesa)
Aiutatela voi, santa Maria!
(esce)
Santuzza e Turiddu.
[N. 7 - Scena]
TURIDDU
(entrando)
Tu qui, Santuzza?
SANTUZZA
Qui t'aspettavo.
TURIDDU
È Pasqua, in chiesa non vai?
SANTUZZA
Non vo.
Debbo parlarti...
TURIDDU
Mamma cercavo.
SANTUZZA
Debbo parlarti...
TURIDDU
Qui no! Qui no!
SANTUZZA
Dove sei stato?
TURIDDU
Che vuoi tu dire?
A Francofonte!
SANTUZZA
No, non è ver!
TURIDDU
Santuzza, credimi...
SANTUZZA
No, non mentire;
ti vidi volger giù dal sentier...
E stamattina, all'alba, t'hanno scorto
presso l'uscio di Lola.
TURIDDU
Ah! mi hai spiato?
SANTUZZA
No, te lo giuro. A noi l'ha raccontato
compar Alfio, il marito, poco fa.
TURIDDU
Così ricambi l'amor che ti porto?
Vuoi che m'uccida?
SANTUZZA
Oh! questo non lo dire...
TURIDDU
Lasciami dunque, invan tenti sopire
il giusto sdegno co' la tua pietà.
SANTUZZA
Tu l'ami dunque?
TURIDDU
No...
SANTUZZA
Assai più bella
è Lola.
TURIDDU
Taci, non l'amo.
SANTUZZA
L'ami...
Oh! maledetta!
TURIDDU
Santuzza!
SANTUZZA
Quella
cattiva femmina ti tolse a me!
TURIDDU
Bada, Santuzza, schiavo non sono
di questa vana tua gelosia!
SANTUZZA
Battimi, insultami, t'amo e perdono,
ma è troppo forte l'angoscia mia.
Lola e detti.
[N. 8 - Stornello di Lola]
LOLA
(dentro la scena)
Fior di giaggiolo,
gli angeli belli stanno a mille in cielo,
ma bello come lui ce n'è uno solo.
(entrando)
(sarcastica)
Oh! Turiddu... è passato Alfio?
TURIDDU
(impacciato)
Son giunto
ora in piazza. Non so...
LOLA
Forse è rimasto
dal maniscalco, ma non può tardare.
(ironica)
E... voi... sentite le funzioni in piazza?
TURIDDU
Santuzza mi narrava...
SANTUZZA
(tetra)
Gli dicevo
che oggi è Pasqua e il signor vede ogni cosa!
TURIDDU
Non venite alla messa?
SANTUZZA
Io no, ci deve
andar chi sa di non aver peccato.
LOLA
Io ringrazio il signore e bacio in terra!
SANTUZZA
(ironica)
Oh, fate bene, Lola!
TURIDDU
(a Lola)
Andiamo, andiamo!
Qui non abbiam che fare.
LOLA
(ironica)
Oh! rimanete!
SANTUZZA
(a Turiddu)
Sì, resta, resta, ho da parlarti ancora!
LOLA
E v'assista il signore: io me ne vado.
(entra in chiesa)
Santuzza e Turiddu.
[N. 9 - Duetto]
TURIDDU
(irato)
Ah! lo vedi, che hai tu detto?...
SANTUZZA
L'hai voluto, e ben ti sta.
TURIDDU
(le s'avventa)
Ah! perdio!
SANTUZZA
Squarciami il petto!
TURIDDU
(s'avvia)
No!
SANTUZZA
(trattenendolo)
Turiddu, ascolta!
TURIDDU
Va'!
Insieme
SANTUZZA
No, no, Turiddu, ~ rimani ancora.
Abbandonarmi ~ dunque tu vuoi?
TURIDDU
Perché seguirmi, ~ perché spiarmi
sul limitare ~ fin della chiesa?
SANTUZZA
La tua Santuzza ~ piange e t'implora;
come cacciarla ~ così tu puoi?
TURIDDU
Va', ti ripeto ~ va' non tediarmi,
pentirsi è vano ~ dopo l'offesa!
SANTUZZA
(minacciosa)
Bada!
TURIDDU
Dell'ira tua non mi curo!
(la getta a terra e fugge in chiesa)
SANTUZZA
(nel colmo dell'ira)
A te la mala Pasqua, spergiuro!
(cade affranta ed angosciata)
Santuzza e Alfio.
[N. 10 - Duetto]
Entra Alfio e s'incontra con Santuzza.
SANTUZZA
Oh! Il signore vi manda compar Alfio.
ALFIO
SANTUZZA
È tardi ormai,
ma per voi, Lola è andata con Turiddu!
ALFIO
SANTUZZA
Che mentre correte
all'acqua e al vento a guadagnarvi il pane,
Lola v'adorna il tetto in malo modo!
ALFIO
SANTUZZA
Il ver. Turiddu mi tolse l'onore,
e vostra moglie lui rapiva a me!
ALFIO
SANTUZZA
Uso a mentire il labbro mio non è!
Per la vergogna mia, pe 'l mio dolore
la triste verità vi dissi, ahimè!
ALFIO
SANTUZZA
Infame io son che vi parlai così!
ALFIO
(escono)
[N. 11 - Intermezzo sinfonico]
Lola, Turiddu e Coro.
[N. 12 - Scena, Coro e Brindisi]
Tutti escono di chiesa, Lucia traversa la scena ed entra in casa.
Insieme
UOMINI
A casa, a casa, amici, ove ci aspettano
le nostre donne, andiam.
Or che letizia rasserena gli animi
senza indugio corriam.
DONNE
A casa, a casa, amiche, ove ci aspettano
i nostri sposi, andiam...
Or che letizia rasserena gli animi
senza indugio corriam.
Il Coro si avvia.
TURIDDU
(a Lola che s'avvia)
Comare Lola, ve ne andate via
senza nemmeno salutare?
LOLA
Vado
a casa: non ho visto compar Alfio!
TURIDDU
Non ci pensate, verrà in piazza.
(al coro)
Intanto
amici, qua, beviamone un bicchiere.
(tutti si avvicinano alla tavola dell'osteria e prendono i bicchieri)
Viva il vino spumeggiante
nel bicchiere scintillante,
come il riso dell'amante
mite infonde il giubilo!
Viva il vino ch'è sincero
che ci allieta ogni pensiero,
e che annega l'umor nero,
nell'ebbrezza tenera.
CORO
Viva il vino spumeggiante
nel bicchiere scintillante,
come il riso dell'amante
mite infonde il giubilo!
Viva il vino ch'è sincero
che ci allieta ogni pensiero,
e che annega l'umor nero,
nell'ebbrezza tenera.
(si riprende il brindisi)
TURIDDU
(a Lola)
Ai vostri amori!
(beve)
LOLA
(a Turiddu)
Alla fortuna vostra!
(beve)
TURIDDU
Beviam!
CORO
Beviam! Rinnovisi la giostra!
Alfio e detti.
[N. 13 - Finale]
(entra Alfio)
ALFIO
CORO
Compar Alfio, salute.
TURIDDU
Benvenuto! con noi dovete bere:
(empie un bicchiere)
ecco, pieno è il bicchiere.
ALFIO
TURIDDU
(getta il vino)
A piacer vostro!
LOLA
Ahimè! che mai sarà?
ALCUNE DONNE
(a Lola)
Comare Lola, andiamo via di qua.
Tutte le donne escono conducendo Lola.
TURIDDU
Avete altro a dirmi?
ALFIO
TURIDDU
Allora
sono agli ordini vostri.
ALFIO
TURIDDU
Or ora!
Alfio e Turiddu si abbracciano. Turiddu morde l'orecchio destro di Alfio.
ALFIO
TURIDDU
Compar Alfio! lo so che il torto è mio:
e ve lo giuro nel nome di dio
che al par d'un cane mi farei sgozzar,
ma... s'io non vivo, resta abbandonata...
povera Santa!... lei che mi s'è data...
(con impeto)
Vi saprò in core il ferro mio piantar!
ALFIO
Lucia e Turiddu.
(entra Lucia)
TURIDDU
Mamma, quel vino è generoso, e certo
oggi troppi bicchieri ne ho tracannato...
vado fuori all'aperto.
Ma prima voglio che mi benedite
come quel giorno che partii soldato...
E poi... mamma... sentite...
s'io... non tornassi... voi dovrete fare
da madre a Santa, ch'io le avea giurato
di condurla all'altare.
LUCIA
Perché parli così, figliuol mio?
TURIDDU
Oh! nulla! È il vino che mi ha suggerito!
Per me pregate iddio!
Un bacio, mamma... un altro bacio... addio!
(l'abbraccia ed esce precipitosamente)
Lucia, Santuzza e Coro.
LUCIA
(disperata, correndo in fondo)
Turiddu?! Che vuoi dire?
(entra Santuzza)
LUCIA
Santuzza!...
SANTUZZA
(getta la braccia al collo di Lucia)
Oh! madre mia!
(si sente un mormorio lontano)
DONNE
(gridando da molto lontano)
Hanno ammazzato compare Turiddu!
Tutti gettano un grido.
Santuzza cade priva di sensi, Lucia sviene ed è sorretta dalle Donne.
(cala rapidamente il sipario)
Fine del libretto.
Generazione pagina: 14/01/2016
Pagina: ridotto, rid
Versione H: 3.00.40
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