BUOVO D'ANTONA
Dramma giocoso per musica.
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Libretto di Carlo GOLDONI.
Musica di Tommaso TRAETTA.
Prima esecuzione: 26 dicembre 1758, Venezia.
Personaggi:
Parti serie. | |
DRUSIANA principessa d'Erminia |
contralto |
MACCABRUNO duca d'Antona |
soprano |
Parti buffe. | |
MENICHINA molinara |
soprano |
BUOVO d'Antona |
tenore |
CECCHINA giardiniera |
soprano |
CAPOCCIO molinaro |
tenore |
STRIGLIA amico di Buovo |
tenore |
La scena si rappresenta in Antona, e nelle campagne circonvicine.
[Ouverture]
Luogo campestre, con collina praticabile in prospetto. Da una parte un molino, e dall'altra un rastello, che introduce in giardino.
Menichina co' la rocca filando Cecchina facendo le calze.
[Duetto di Menichina e Cecchina]
MENICHINA
Quest'aure amate
quest'onde chiare
mi riescon grate,
mi son sì care
che mi consolano
nel seno il cor.
CECCHINA
Fra l'ombre amiche
sui primi albori,
le verdi spiche,
l'erbette, e i fiori
per me si rendono
più belli ancor.
MENICHINA E CECCHINA
Godrò contenta
la cara pace:
non mi tormenta
d'amor la face.
Si fa il mio giubilo
più bello ognor.
Recitativo
MENICHINA
Io non sapea Cecchina
che a voi pur fosse nota
la gentil canzonetta.
CECCHINA
Il cantar, lo sapete assai m'alletta.
MENICHINA
Per dir la verità,
colui che l'ha composta,
certo sa quel che dice.
Questa si può chiamar vita felice.
CECCHINA
Io so, che alla città,
chi sospira di qua,
chi sospira di là,
chi pena per amor, chi per orgoglio,
e ogni dì si rinnova una qualche imbroglio.
MENICHINA
Anche fra noi talvolta
amor si vede a seminar i guai,
ma io sinor non l'ho provato mai.
CECCHINA
Ed io una volta sola.
MENICHINA
Sì lo so che di Striglia
tu fosti innamorata.
CECCHINA
Da due anni il crudel mi ha abbandonata.
Chi è quel che di là viene?
MENICHINA
Mio padre.
CECCHINA
Oh, ser Capoccio?
Viene col suo ronzino?
MENICHINA
Grano da macinar porta al molino.
Capoccio con un cavallo carico di grano, e dette.
[Cavatina di Capoccio]
CAPOCCIO
Truì va là truì va là
maledetto
se mi metto
il baston ti accopperà.
Truì va là truì va là.
(volendo far camminare il cavallo, lo batte con il bastone ed il cavallo tira de' calci contro Capoccio)
Recitativo
Oh bestia insolentissima!
Più non vuoi camminar? Ti sei fermato
forse perché hai sentito
delle donne l'odor? Si vede bene
cavallaccio briccone
che fu Buovo d'Antona il tuo padrone.
MENICHINA
Cosa dite mio padre?
Questo è quel gran cavallo
nominato Rondello?
CAPOCCIO
Sì certamente è quello.
CECCHINA
E come mai
un animal sì raro
diventato è il ronzin di un molinaro?
CAPOCCIO
Dopo che fu scacciato
Buovo dalla città, questa bestiaccia
non l'ha potuta cavalcar nessuno.
Il duca Maccabruno
ordinò, ch'egli fosse
venduto, o scorticato
e per pochi quattrini io l'ho comprato.
MENICHINA
Ma se Buovo ritorna?
CAPOCCIO
Eh per adesso
Buovo non tornerà.
Dove diavolo sia nessuno il sa.
E poi quando tornasse,
è sì brutto, è sì magro, è contraffatto
che no 'l conoscerebbe a verun patto.
CECCHINA
Dove mai sarà andato
quel povero meschino?
MENICHINA
Chissà dove il destino
Buovo d'Antona avrà forzato andare?
CAPOCCIO
Zitto, più non lo state a nominare.
Il duca Maccabruno
in pena della vita ha comandato
che non sia nominato, ed io non voglio
che mi nasca per questo un qualche imbroglio.
[Aria di Capoccio]
Maccabruno lo sapete
di Drusiana è innamorato,
e per questo ha discacciato
fuor d'Antona il suo rival.
Passa qua
truì va là
il baston ti accopperà
e se Buovo in queste parti
ritornasse... truì va là
il padron l'ammazzerà.
Maledetto, truì va là.
(parte, facendo col bastone andare innanzi il cavallo)
Menichina, e Cecchina.
Recitativo
MENICHINA
Povero sfortunato, in verità
io mi sento per lui mossa a pietà.
CECCHINA
Ed io per il mio Striglia
che è partito con lui mi sento in pene.
MENICHINA
Gente mi par...
CECCHINA
Stiamo a veder chi viene.
Si vede scendere dalla collina Buovo, e Striglia in abito da pellegrini. Intanto che scendono, si suonano alcuni musicali strumenti, e scesi che sono si accostano alle due giovani domandando loro la carità.
[Marcia]
[Duettino di Buovo e Striglia]
BUOVO
(a Menichina)
Ragazza bella
la carità.
STRIGLIA
Gentil citella
chiedo pietà.
BUOVO
Son pellegrino,
son poverino.
BUOVO E STRIGLIA
Il vostro cuore
sperar mi fa.
Recitativo
MENICHINA
Sono povera anch'io,
cosa vi posso dar?
BUOVO
Via buona gente...
STRIGLIA
Dateci qualche cosa.
CECCHINA
Io non ho niente.
STRIGLIA
Fate 'l per carità.
BUOVO
Fatelo almeno
per la memoria buona
di quel gramo meschin Buovo d'Antona.
MENICHINA
Zitto, che cosa dite?
CECCHINA
Zitto, no 'l nominate.
La memoria di Buovo è proibita
da Maccabruno in pena della vita.
MENICHINA
Dite segretamente,
di lui sapete niente?
BUOVO
Abbiam, buone zitelle,
abbiam di lui novelle.
CECCHINA
E del mio Striglia
ch'è partito con lui, sapete nulla?
STRIGLIA
Io so, bella fanciulla,
che tutti due son vivi,
che tutti due son sani, e tutti due
si faran da voi presto vedere.
CECCHINA
Io contenta sarò.
MENICHINA
Ne avrò piacere.
Capoccio correndo dietro il cavallo che gli scappa, e detti.
CAPOCCIO
(tenendo per la cavezza)
Ferma, ferma.
STRIGLIA
Che è quello?
MENICHINA
Un cavallo che scappa.
BUOVO
(Ah è il mio Rondello.)
CAPOCCIO
Non lo posso tener. Che diavolo c'è?
Ferma ti dico. Ah maledetto! Ohimè.
(il cavallo con i calci butta a terra Capoccio)
MENICHINA
Aiutate mio padre.
BUOVO
(Oh poverino!
Non posso fare a meno
vien, che ti baci, e che ti stringa al seno.)
(il cavallo si avvicina a Buovo, e da lui si lascia prendere, riconoscendo il padrone)
STRIGLIA
Caval becco cornuto
Buovo sarà per te riconosciuto.
BUOVO
Rondello sfortunato!
Tu sei pur dimagrato!
Dov'è andato il tuo spirto, e il primier
voglio provare a cavalcarti un poco.
(sale sopra il cavallo e parte)
CAPOCCIO
Oh razza maledetta!
Il mio cavallo. Aspetta.
Questi è Buovo d'Antona, il suo Rondello
lo riconosce meglio di nessuno
io lo voglio accusare a Maccabruno.
(parte)
Menichina, Cecchina, e Striglia.
MENICHINA
Mi spiacerebbe assai; ma se potrò
dal pericolo suo lo salverò.
STRIGLIA
Siamo precipitati.
CECCHINA
E voi chi siete?
STRIGLIA
Che non mi conosceste?
Un misero cavallo
conosce il suo padron lontano ancora,
e voi non conoscete un che vi adora?
CECCHINA
Ohimè sareste mai?...
STRIGLIA
Striglia son io.
CECCHINA
Striglia il mio caro ben, dolce amor mio.
Menichina pensiamo
al modo di salvarlo.
MENICHINA
Anch'io vorrei
Buovo salvar dal suo periglio estremo.
STRIGLIA
Come dobbiamo far?
MENICHINA
Ci penseremo.
CECCHINA
Mettiamoli in cantina.
MENICHINA
Oh no cara Cecchina.
Li potranno trovar. Direi piuttosto...
Serriamoli nel forno.
CECCHINA
Li scoprirà il fornaio.
MENICHINA
Nascondiamoli sotto il letamaio.
STRIGLIA
Ci volete affogar?
CECCHINA
Facciam così.
Ciascheduna di noi
con l'arte, e con l'ingegno
prenda per un l'impegno.
(a Striglia)
Venite in quel giardino,
di salvarvi colà mi comprometto.
E vado innanzi per non dar sospetto.
[Aria di Cecchina]
Venite o caro, che ho da parlarvi,
oh quante cose vi ho da contar!
Mia madre è morta la poverina,
si è maritata la Franceschina,
Berto è tornato ~ Cecco è malato
stan tutti bene, Titta, e Rosina,
e la gattina, che mi hai lasciata
presto i gattini partorirà.
(parte)
Striglia, e Menichina.
Recitativo
MENICHINA
Dopo che voi partiste
son più di due anni ormai passati
dove mai siete stati?
STRIGLIA
Abbiam girato
il mondo in più d'un lato
ora siam stati male,
ora siam stati bene.
Tutto quello che viene
siam soliti pigliare.
Né ci abbiamo per questo a rattristare.
[Aria di Striglia]
Il mondo è una scala
non dico di più.
Chi sale all'insù
chi scende all'ingiù.
Chi salta di qua,
chi balza di là.
Chi viene in grandezza,
chi va in povertà.
Per me se la sorte
contenta il mio core,
un tenero amore
godere mi fa.
(parte)
Menichina, poi Buovo.
Recitativo
MENICHINA
L'ho sempre inteso dire,
che più di tutto rasserena il core
quel bambinel che si domanda amore.
Ma non ho ancor provato,
qual sia il felice stato
d'un amor corrisposto, e ai giorni miei
se potessi, davver lo proverei.
Buovo mi piacque un giorno,
ma io non l'ho mai detto,
perché vi è differenza
da un uom di nobiltà famosa, e chiara
a una povera figlia molinara.
BUOVO
Povero il mio Rondello,
benché dalla miseria estenuato,
come un fresco poledro ha galoppato.
MENICHINA
Signor venite qui, vi ho da parlare.
BUOVO
Che volete da me?
MENICHINA
Vi vuò salvare.
BUOVO
Salvarmi? In un pericolo
forse voi mi credete?
MENICHINA
Il pericolo è grande, io so chi siete.
Siete Buovo d'Antona.
BUOVO
E chi l'ha detto?
MENICHINA
Avea qualche sospetto.
Ora lo so di certo.
Rondel vi ha discoperto.
Il padre mio, ch'è il molinar cascato
a Maccabruno, ad accusarvi è andato.
BUOVO
Povero me!
MENICHINA
Tacete.
Se confidate in me non perirete.
BUOVO
Mi raccomando a voi.
MENICHINA
Sarò pietosa; e poi?
BUOVO
Cosa volete dir?
MENICHINA
Se nel mio core
si convertisse la pietà in amore?
BUOVO
Tanto meglio per me.
MENICHINA
Mi promettete
grata corrispondenza?
BUOVO
Sì, ma salva però la convenienza.
MENICHINA
Che vuol dir?
BUOVO
Lo sapete:
nato son cavaliere.
MENICHINA
È vero, è vero.
Quel che vorrei non spero.
(Pure gli voglio usar questa pietà.
Sì lo voglio salvare, e poi chissà?)
Signor se mai credete
per esser molinara,
ch'io non sappia il trattar, voi v'ingannate.
Sì, se voi m'accordate
del vostro cuore il dono.
Farò veder, farò veder chi sono.
[Aria di Menichina]
Sebben son nata povera
in basso stato, ed umile
m'ingegnerò il carattere
di grande a sostentar!
Un sorrisetto amabile
un'occhiatina languida,
ed un parlar patetico
procurerò di far!
E perché tutto voglio
che mi riesca facile
il grano del mio spirito
io volo a macinar!
(parte)
Buovo solo.
Recitativo
Oh, chi l'avesse detto!
Dopo tanti pericoli.
Vengo al paese mio
per riveder Drusiana, e nel momento
che mi ritrovo delle mura appresso
scoperto io son dal mio cavallo istesso.
Se lo sa Maccabruno,
povero me! La bella molinara
mi offre lo scampo è ver, ma poi richiede
all'amor suo mercede... Ebben, chissà?
Se Drusiana è infedele,
s'ella averà sposato
colui, che mi ha scacciato
per forza dal mio tetto,
chissà, ch'io non lo faccia per dispetto.
[Aria di Buovo]
Per quella sospiro,
e ingrata non m'ama
quell'altra mi brama,
e fida sarà.
Son belle egualmente,
vezzose, galanti,
avran degl'amanti,
già questo si sa,
ebbene, che importa!
Sarò riverito,
amato, servito;
un quadro, ch'è bello,
felice, chi l'ha.
(parte)
Bosco.
Capoccio solo.
Recitativo
Il duca Maccabruno,
per la solita caccia,
deve di qua passar. L'aspetterò.
(si odono di lontano i corni di caccia)
E di Buovo d'Antona io parlerò.
Eccoli per mia fé
sento dai suonatori
che son poco lontani i cacciatori.
Veggo, se non m'inganno...
certo con Maccabruno è ancor Drusiana.
(si torna a sentire i corni da caccia)
Ohimè cara, ho veduto?
Guarda l'orso Capoccio, aiuto, aiuto.
(parte)
Tornano a suonare i corni da caccia, e si vedono passare degli orsi, dietro ai quali vengono correndo dei Cacciatori armati di lance, e di archi, e frecce, che passano.
Maccabruno, e Drusiana.
DRUSIANA
Eh, lasciatemi in pace,
di camminar son stanca.
MACCABRUNO
E perché scendere
dal cavallo sì tosto?
DRUSIANA
Io non potea
reggerlo più.
MACCABRUNO
Dai cacciator le fere
s'inseguiscono ancora, e noi perdiamo
il diletto maggior; via cara andiamo.
DRUSIANA
In qualche ombroso loco
bramo sedere un poco.
MACCABRUNO
Andrem, se ciò vi aggrada
poco lungi a seder, fin che si veda
dai cacciator a riportar la preda.
DRUSIANA
Quanto più volentieri
cambierei della caccia
il piacer periglioso
nel bel piacer di possedere un sposo.
MACCABRUNO
Sta a voi cara Drusiana
a voi sta il conseguirlo. Io pronto sono
a compiacervi ogn'ora.
DRUSIANA
Lo bramo è ver, ma non è tempo ancora.
MACCABRUNO
Mi promettete pure,
che se dentro a tre anni
Buovo d'Antona ritornar non s'ode,
cara sarete mia;
il tempo è omai finito
e non volete ancor prender marito?
DRUSIANA
Se ho aspettato sin'ora,
voglio l'opra compir.
MACCABRUNO
Ditemi almeno,
se il ritorno bramate
del mio rival, o se al mio amor rivolta
bramereste da lui rimaner sciolta.
DRUSIANA
Non so che dir, mi sento
un interno contrasto
ch'io non conosco, e a superar non basto.
[Aria di Drusiana]
Agitata in cor mi sento
dalla speme, e dal tormento.
Quel ch'io temo, quel ch'io spero
non arrivo a penetrar.
So che il cielo il cuor mi vede,
so che nota è la mia fede,
e dei numi il giusto impero
son costretta a venerar.
(parte)
Maccabruno, poi nuovamente Drusiana.
Recitativo
MACCABRUNO
So che mi ama Drusiana,
e so che il suo tormento
è di Buovo d'Antona il giuramento:
ma se di lui sin ora
nuova non s'ebbe ancor. S'è ormai finito
il termine accordato
posso sperare...
DRUSIANA
(correndo affannosa)
Ohimè!
MACCABRUNO
Che cosa è stato?
DRUSIANA
M'inseguisce una belva.
MACCABRUNO
I cacciatori
vedonsi da lontano.
DRUSIANA
Eccola. Ohimè!
MACCABRUNO
Voi paventate invano.
Viene l'orso, e si sentono in distanza i corni da caccia. Maccabruno ferisce l'orso, Drusiana viene sopra d'un sasso, intanto vengono i Cacciatori i quali finiscono d'uccidere la belva.
MACCABRUNO
Sollevatevi o cara,
la belva è al suol ferita.
DRUSIANA
Misera me! Chi mi ritorna in vita?
MACCABRUNO
Sostenetela amici,
guidatela pian piano
sopra il margo a seder del vicin rio.
DRUSIANA
Non venite voi pur?
MACCABRUNO
Sì, vengo anch'io.
[Aria di Maccabruno]
Pietoso amor difendi
la vita del mio bene,
un cor che vive in pene
ritorna a consolar.
Ma se il destin crudele
s'oppone a' desir miei
io voglio, amor, con lei
miei giorni terminar.
(parte)
Camera in casa di Cecchina con armadio, tavolini, ed una finestra laterale.
Cecchina, e Striglia.
Recitativo
CECCHINA
Eh lasciate una volta
Buovo di seguitar; badate a me.
STRIGLIA
Pericolo non c'è ch'io l'abbandoni,
sono stato con lui persino ad ora.
Vuò seguitarlo ancora
gli vuò servir di aiuto
perché possa riaver quel che ha perduto.
CECCHINA
E la vostra Cecchina,
povera ragazzina
la volete lasciar?
STRIGLIA
No vita mia,
vi accerto, e vi prometto,
che d'esser vostro la giornata aspetto.
CECCHINA
Ed io vorrei, che il giorno
fosse adesso venuto.
STRIGLIA
Molto non tarderà.
Menichina, Buovo, e detti, e poi Capoccio.
MENICHINA
Cecchina aiuto.
CECCHINA
Cos'è stato?
MENICHINA
Mio padre
se n'è accorto, che avevo
nascosto il pellegrino
fra il granaio, e il molino.
Siamo stati avvertiti
e intanto ch'ei venia siamo fuggiti.
BUOVO
Caro amico vi prego
solo non mi lasciate...
STRIGLIA
Sarò sempre con voi, non dubitate.
CECCHINA
(a Buovo)
Eh questo qui signore
ha da restar con me.
MENICHINA
Cecchina almeno,
ha l'amante con essa in compagnia
ed io deggio star sola in vita mia?
CECCHINA
Povera Menichina
certo mi fai pietà. Ma voi signore,
se siete un uom d'onore,
a lei che vi ha salvato,
non avete ragion d'essere ingrato.
BUOVO
(a Cecchina parlando di Menichina)
E ingrato non sarò,
se infida troverò
Drusiana bella ai giuramenti miei,
la mia fede, il mio cor sarà per lei.
MENICHINA
(a Buovo)
Sarà ver quel che dite?
BUOVO
Ah sì, non dubitate.
MENICHINA
Non basta.
BUOVO
Che ho da far?
MENICHINA
Vuò che giurate.
[Finale I]
BUOVO
Giuro per quel bel viso,
giuro pe 'l fido amor,
se ho in libertade in cuor,
mia voi sarete un dì.
MENICHINA
Giuro, prometto anch'io
giuro alla dèa del mar
sempre volervi amar,
fino all'estremo dì.
CECCHINA
(a Striglia)
Voi non giurate.
STRIGLIA
Che ho da giurar?
CECCHINA
Sì se mi amate,
vo' che giurate.
STRIGLIA
La mia diletta
vuò contentar.
Giuro per quei begl' occhi.
Giuro al fanciul Cupido,
sempre costante, e fido
voglio serbarvi il cor.
CECCHINA
Giuro su quella mano,
giuro sull'amor mio
voglio serbare anch'io
vivo l'interno ardor.
MENICHINA, CECCHINA, BUOVO E STRIGLIA
Sian testimoni
Venere, e amore
sia il nostro cuore
fedele ognor.
CECCHINA
Ah chi viene?
MENICHINA
È il padre mio.
STRIGLIA
Che sarà?
BUOVO
Che far degg'io?
CECCHINA
(a Striglia)
In quell'armadio
presto celatevi.
MENICHINA
(a Buovo)
Sotto la tavola
via rimpiattatevi.
BUOVO E STRIGLIA
Ma se ci trova
cosa farà?
MENICHINA E CECCHINA
Ma fate presto
per carità.
(si nascondono, e le due pigliano il lavoro)
MENICHINA E CECCHINA
Una figlia da marito
deve sempre lavorar.
Per trovare un buon partito,
che la giunse a consolar.
CAPOCCIO
(con lo schioppo in spalla)
Belle figlie da marito,
io vi vengo ad avvertir
che me l'ho legata al dito
che farovvi un dì pentir.
MENICHINA
(alzandosi)
Con chi l'avete?
CAPOCCIO
(a Menichina)
Dov'è l'amico?
CECCHINA
(a Capoccio)
Voi pazzo siete.
CAPOCCIO
(a Cecchina)
So quel che dico.
MENICHINA E CECCHINA
Ve ne potete
di qua partir.
CAPOCCIO
Belle fraschette
s'ha da finir.
(So che vi sono
questi bricconi.
Con una scala
per i balconi
se sia possibile
io vuò scoprir.)
(parte)
STRIGLIA
(aprendo un poco l'armadio)
Se n'è andato?
CECCHINA
Andato egli è.
BUOVO
È partito?
MENICHINA
Così è.
BUOVO E STRIGLIA
Possiam venire?
CECCHINA
No, mi pare...
Voglio serrare
col catenaccio.
(va a chiuder la porta)
(Buovo e Striglia tornano a celarsi)
MENICHINA
Codesto impaccio
si finirà.
MENICHINA E CECCHINA
(ai due nascosti)
Venite pure,
che or siam sicure.
BUOVO E STRIGLIA
Staremo insieme
con libertà.
(escono dai loro nascondigli)
CECCHINA
Caro il mio bene...
STRIGLIA
Vita mia bella...
CECCHINA E STRIGLIA
La nostra stella
si cangerà.
(Capoccio comparisce ad una finestra che corrisponde in cucina e si fa sentire)
CAPOCCIO
Bravi signori,
per verità.
CECCHINA E MENICHINA
Presto celatevi
via rimpiattatevi.
(i due non vedendo da dove viene la voce, si vogliono nascondere ne' soliti luoghi)
CAPOCCIO
Ah vi ho veduto.
Vano è celarvi
voglio ammazzarvi.
MENICHINA, CECCHINA, BUOVO E STRIGLIA
No per pietà.
Ah che mi sento
tanto spavento.
Fuggasi presto...
MENICHINA, CECCHINA, BUOVO, STRIGLIA E CAPOCCIO
Fuori di qua.
Bosco.
Cecchina, e Striglia.
Recitativo
STRIGLIA
Tant'è per riparare
il periglio di Buovo altro rimedio
non so vedere che finger con tutti,
e con Capoccio istesso,
che morto ei sia dalla paura oppresso.
CECCHINA
Come sperate voi,
che Capoccio lo creda.
STRIGLIA
Ho fatto in modo
che egli lo crederà; si è ritrovata
una povera donna
cui morto era il marito.
Si è cambiato il vestito.
Il morto si vestì da pellegrino;
Buovo si travestì da contadino.
CECCHINA
Menichina lo sa?
STRIGLIA
No, non sa nulla.
CECCHINA
La povera fanciulla
morirà disperata.
STRIGLIA
O da voi o da me sarà avvisata.
CECCHINA
Buovo dove si trova?
STRIGLIA
Egli mi aspetta
poco lontan di qua,
e vogliamo passare alla città.
CECCHINA
Come! Volete andare
colà a precipitare?
STRIGLIA
Eh non temete:
tutto ancor non sapete. È stato detto
che Drusiana dagl'orsi spaventata
gravemente è ammalata, e noi sappiamo,
che i medici d'Antona
sono medici fatti alla carlona;
noi troveremo il modo,
di andar trasfigurati,
quai medici chiamati.
Buovo saprà, se Drusiana è fida,
e se il cielo seconda il bel disegno,
noi riusciremo nel meditato impegno.
CECCHINA
Voglio venire anch'io.
STRIGLIA
Dove?
CECCHINA
In città.
STRIGLIA
Ah no per carità.
CECCHINA
Qual dubbio avete?
STRIGLIA
Se venite colà, ci scoprirete.
CECCHINA
Perché?
STRIGLIA
Perché la donna
non può tacer.
CECCHINA
No no, non dubitate.
STRIGLIA
Impossibil sarà, che non parliate.
[Aria di Striglia]
Ho della donna tutto il concetto,
ma per difetto ~ non sa tacer.
Parlano gl' occhi, se il labbro tace.
Resa è loquace ~ senza voler.
Trova l'amica: chi no 'l sapete?
Trova quell'altra: che cosa dite?
Se non parlate ~ certo crepate:
contro natura manca il poter.
(parte)
Cecchina, e poi Capoccio.
Recitativo
CECCHINA
Vo' avvisar Menichina,
voglio che unitamente
andiamo in città.
Poverini, chissà
che non vadano male i fatti suoi,
che non abbian bisogno anche di noi?
CAPOCCIO
Ora avete finito
ragazze impertinenti
di nasconder colui.
CECCHINA
Di chi parlate?
CAPOCCIO
Buovo d'Antona a ricercare andate,
CECCHINA
Cos'è stato di lui?
CAPOCCIO
La bella nuova
signora mia vi porto.
Buovo d'Antona, il disgraziato è morto.
CECCHINA
Lo sapete di certo?
CAPOCCIO
Oh bella! Io stesso
l'ho veduto sbasito, e a Maccabruno
vo' la nova recar, s'ei non la sa;
certo che un buon regalo ei mi darà.
CECCHINA
Affé meriterebbe
ch'egli per regalarvi,
facesse bastonarvi, e che Drusiana,
se sa che il poverino
morto è per causa vostra di paura
vi facesse accoppare addirittura.
CAPOCCIO
Morto è per mia cagion?
CECCHINA
Sì certamente,
coi gridi, e co' lo schioppo
l'avete spaventato,
e da voi si può dir, che fu ammazzato.
[Aria di Cecchina]
Voglio dirlo a chi no 'l sa
che Capoccio è l'uccisor.
E il processo si farà
con giustizia, e con rigor.
Verranno i sbirri, vi legheranno,
vi condurranno nel criminal.
Presto confessa «niente non so»
tira la corda: «confesserò».
Chi l'ha ammazzato? «Non lo so dire.»
Tira la corda: «ahi parlerò:
io sono stato, io l'ho ammazzato».
Ah brutta cera, va' alla galera.
Acqua, biscotto, ferri, e baston.
(parte)
Capoccio solo.
Recitativo accompagnato
Ah Capoccio, Capoccio,
bada ben quel, che fai. Ma finalmente
io ne sono innocente, e a Maccabruno
se do tal novità,
ne avrà piacere, e mi regalerà.
E se poi la signora,
per rabbia, e per dispetto
mi volesse davver porre in sospetto?
Eh comanda chi può; se Maccabruno
mi assiste, e mi difende... adagio un poco
egli mi può difendere.
Egli nel criminal può darmi aiuto,
ma se viene il baston, chi ha avuto ha avuto.
Vorrei, e non vorrei,
non so quel che mi faccia,
non so s'io parli, e non so ben s'io taccia.
[Aria di Capoccio]
Da una parte il cor mi dice,
non aver nessun spavento,
ma dall'altra a dir mi sento,
pensa ben quel, ch'hai da far.
È Capoccio il poverello
fra l'incudine, e il martello.
Di qua batte il buon consiglio,
là risponde il mio periglio.
È fra il voglio, e fra il non voglio,
che risolvere non so.
(parte)
Sala nel palazzo di Maccabruno.
Drusiana a sedere in atto di mestizia, e Maccabruno.
Recitativo
MACCABRUNO
Possibile Drusiana,
che il timore a tal segno,
vi sconcerti, vi opprima, e che non valgano
i soccorsi sinor, che vi han prestato
per tornarvi gli spirti al primier stato.
DRUSIANA
Quando un'alma è agitata,
dal dubbioso destin, quando si trova
fra la speranza, ed il timore oppressa,
sensibile si rende
a qualunque accidente,
e ritorna il vigor difficilmente.
MACCABRUNO
Spedito ho in più d'un loco
medici a ricercar, perché coll'arte
vi soccorrino a gara.
DRUSIANA
È ver che puote
medica mano ristorar gl'afflitti,
ma l'oppression del cuore
d'uopo averia di un farmaco migliore.
MACCABRUNO
Se in me lo ravvisate
disponetene pur.
DRUSIANA
Sappiasi in prima
il destino di Buovo, e vi prometto
che a risolvere allor più non aspetto.
MACCABRUNO
Dunque cessate o cara,
di tormentar voi stessa, ed accettate
la mia fede il mio cor, la destra mia.
Remora al corso il mio rival non sia.
[Aria di Maccabruno]
Bell'esempio di costanza
merta lode, e m'innamora,
ma se cambia il fato ancora,
può cambiarsi il vostro cor.
Vi hanno assolto dall'impegno
della sorte le vicende,
ed onesta in voi si rende
la cagion d'un nuovo amor.
(parte)
Drusiana sola.
Recitativo
Se esamino me stessa,
da me più di nessuno,
l'amato è Maccabruno.
Ma non ardisco ancora
finché Buovo non sia disciolto, o spento,
rompere pria del tempo il giuramento,
in tanto io non so bene,
se per fisico male,
o per il mal d'amore,
sentomi oppresso amaramente il cuore.
Menichina, Cecchina, e detta.
CECCHINA
Signora, siam venute
a veder, come sta.
DRUSIANA
Così, e così!
MENICHINA
Siamo venute qui
per dirle ch'è arrivato
un medico eccellente,
che s'impegna a guarirla immantinente.
CECCHINA
Ed ha seco un compagno
di eguale abilità,
che sopra il di lei mal consiglierà.
DRUSIANA
Chi con? Come si chiamano?
MENICHINA
Il medico primario
è chiamato il dottore Eletuario.
CECCHINA
E l'altro che con lui s'è accompagnato,
il dottore Cauterio è nominato.
DRUSIANA
Maccabruno lo sa?
MENICHINA
Sì mia signora,
li ha qui veduti or ora.
Se voi siete contenta,
li faremo venir.
DRUSIANA
Vengano pure.
MENICHINA
Vedrete due medici
sapienti, sapientissimi.
CECCHINA
(verso la scena)
Vengano pur signori eccellentissimi.
Buovo, e Striglia travestiti, e dette.
[Duettino di Buovo e Striglia]
BUOVO
Compagno venite,
e al regno di Dite
sian chiuse le porte.
Trionfi di morte
la nostra virtù.
STRIGLIA
Il vecchio Caronte
increspa la fronte
perdendo le prede
e Cloto si vede
dolente ancor più.
BUOVO E STRIGLIA
E voi donne belle
congiunte, o zitelle,
se mal vi sentite,
sarete guarite
venite pur su.
Recitativo
DRUSIANA
Ma che maniera è questa,
di venire scherzando?
MENICHINA
Oh che volete?
Che faccian, come tanti
che gravi, gravi, pettoruti, e strani
fanno ammalar per la tristizia i sani.
CECCHINA
Sempre ho sentito dire.
Cara signora mia,
che dée star l'ammalato in allegria.
DRUSIANA
Date lor da sedere.
MENICHINA
(a Buovo)
Favorisca.
CECCHINA
(a Striglia)
Si accomodi.
MENICHINA
Ecco qui l'ammalata.
CECCHINA
Dalla loro virtù sia risanata.
BUOVO
(a Drusiana)
In primis, ed ante omnia,
dite quanti anni avete?
DRUSIANA
Gl'anni miei.
Cosa han che far col male?
BUOVO
Anzi moltissimo
in ogni età prevale
più l'un, che l'altro male
prevale nell'infanzia
la massa verminosa
prevale in gioventù qualche altra cosa.
MENICHINA E CECCHINA
(con cerimonie)
Bravo, bravo, bravissimo.
BUOVO
(alzandosi)
Che dite voi collega eruditissimo?
STRIGLIA
(fa lo stesso)
Dico ch'è necessario,
prima gl'anni saper. Ma dalle donne
parlando dell'età,
non sperate saper la verità.
DRUSIANA
Signor questo si chiama
un favellare audace,
io non so per costume esser mendace.
BUOVO
Un'età effervescente
si scalda facilmente.
Coverrà moderare
gl'acidi dell'umore atrabiliare.
MENICHINA E CECCHINA
(come sopra)
Bravo, bravo, bravissimo.
BUOVO
(come sopra)
Rispondete collega eloquentissimo.
STRIGLIA
(come sopra)
Dico con permissione
che il male è nel polmone.
BUOVO
(come sopra)
Perdonate, signore,
il suo male è nel cuore.
STRIGLIA
Nego.
BUOVO
Probo.
STRIGLIA
Vedrem, se così è.
BUOVO
Favoritemi il polso.
(tasta il polso a Drusiana)
STRIGLIA
Il polso a me.
(prende a sentire l'altro polso)
BUOVO
Dal polso intermittente
sento ch'ella è agitata.
STRIGLIA
(seguitando a sentire il polso)
Questa donna signore è innamorata.
BUOVO
E dai colpi ineguali
si conosce che il cuore
cambiato ha il primo in un novello amore.
STRIGLIA
È ver, ma la passione
ha infiammato il polmone, e se non supera
la ragion che contrasta
la virtù nostra ad operar non basta.
DRUSIANA
(Ah la lor virtù chiara discerno
han conosciuto il mal sin nell'interno.)
BUOVO
Se risanar bramate
presto il ver confessate.
DRUSIANA
Son nelle vostre mani
tutti vi svelerò.
MENICHINA
(Quel che bramo sapere, anch'io saprò.)
STRIGLIA
Siete amante?
DRUSIANA
Lo sono.
STRIGLIA
Avete in petto
qualche novello affetto?
DRUSIANA
È ver non lo nascondo.
BUOVO
Qual vorreste dei due?
DRUSIANA
Bramo il secondo.
BUOVO
(Ho capito.)
STRIGLIA
Del primo
siete forse annoiata?
DRUSIANA
Son giovane onorata.
Fino al giorno prefisso ancor l'attendo.
BUOVO
E s'ei non torna più?
DRUSIANA
Quell'altro io prendo.
STRIGLIA
Lo farete voi presto?
DRUSIANA
Anzi prestissimo.
STRIGLIA
(a Buovo)
Che dite voi collega sapientissimo?
BUOVO
Collega ho inteso tutto.
L'agnostico formando
di tale infermità
tutto il male provien da infedeltà.
E se formare io deggio
il prognostico vero,
dirò, coll'aforismo
d'Ippocrate lodato
tardi la medicina ha ricercato.
E temo che il rossore
moltiplicando il male
faccia una antiparistasi mortale.
[Aria di Buovo]
Quando il mal provien d'amore
co' l'amor si può sanar.
Ma l'infido ingrato core
sanità non può sperar.
Ad un cor perfido
vi vuol un recipe
con dell'arsenico,
con dell'aconito,
co' le contaridi,
che fan crepar;
e se non basta,
se questo è poco
il ferro, e il fuoco
si può adoprar.
D'una ricetta
sì bella, e vaga
non voglio paga
e non pretendo
di farvi insulto
anche il consulto
vi può donar.
Signor collega
possiamo andar.
(parte con Striglia)
Drusiana, Menichina, e Cecchina.
Recitativo
DRUSIANA
Ohimè! Che cosa ha detto?
Ohimè, che mi ha lasciata
atterrita, confusa, e disperata.
MENICHINA
(Non vorrei che il timore,
la rendesse costante al primo amore.)
CECCHINA
Cosa vuol dir signora?
Siete molto confusa.
DRUSIANA
E non vi pare,
ch'io o sia con ragion? Sì certamente
quello che mi ha parlato
sarà da Buovo a minacciar mandato.
MENICHINA
Oh cosa dite mai?
CECCHINA
Sono due medici
capitati da noi per accidente.
DRUSIANA
No, che medici sian, non credo niente
mi hanno rimproverata
di barbara, d'ingrata. Il cor mi dice
ch'io più non sono del mio cor padrona,
e che devo sposar Buovo d'Antona.
MENICHINA
(Ah l'ho detta, l'ho detta.
Invenzion maledetta!)
CECCHINA
Eh non badate!
Queste son ragazzate.
DRUSIANA
No, Cecchina:
«Buovo» mi dice il cor, «da te se n' viene,
se non l'aspetti, non avrai più bene».
MENICHINA
E volete aspettarlo eternamente.
DRUSIANA
Sì, sì, l'aspetterò fin che avrò vita.
MENICHINA
(Povera me la mia speranza è ita.)
Maccabruno, Capoccio, e detti.
MACCABRUNO
Drusiana vengo a dirvi
una tal novità,
che non so, se spiacer vi recherà.
DRUSIANA
Che sì che l'indovino?
Buovo è alfin ritornato.
MACCABRUNO
È vero in parte
del ritorno di lui la nuova io porto,
ma vi aggiungo di più che Buovo è morto.
DRUSIANA
Come? Quando? Parlate.
Ohimè non m'ingannate.
Dite la verità.
MACCABRUNO
Eccovi il testimon, che lo dirà.
(accennando Capoccio)
CAPOCCIO
Sì signora è verissimo.
Morto è Buovo d'Antona,
se fede a me non date
fuori del borgo andate,
lo vedrete disteso il poverino.
Mentre è poco lontan dal mio molino.
CECCHINA
(L'invenzione ha giovato in verità.)
MENICHINA
(Se lo crede vedrem, cosa farà.)
MACCABRUNO
Ah, se la di lui morte
recavi tanto affanno,
mi prometteste amor sol per inganno.
DRUSIANA
No, capace non sono
d'ingannar, di mentir. Vi amai, vi adoro
cerco da voi ristoro.
Vostra sarò, ma permettete almeno
che di un giusto timor disgombri il seno.
MACCABRUNO
Sì, sì rasserenate
il confuso pensier. Gioia novella
discacci ogni tormento,
con sì bella speranza, io son contento.
(parte)
Drusiana, Menichina, Cecchina, Capoccio.
MENICHINA
State allegra signora
prendete altro conforto.
Non ci pensate più, chi è morto, è morto.
Se voi foste partita,
credetemi, che anch'esso
fatto averia lo stesso. Non è poco
amar l'amante, finch'è vivo, e sano
quando egli è morto si ci pensa invano.
[Aria di Menichina]
Ho veduto tante, e tante,
sospirar per un marito,
ed appena egli è sbasito
ritrovar il successor.
Per due giorni lacrimose
fan le meste, e le ritrose,
ma passato il terzo dì
le ho sentite a dir così.
Viva chi vive,
chi è morto è morto,
dolce conforto
brama il mio cor.
No vo' star sola,
vo' maritarmi
vo' consolarmi
col caro amor.
(parte)
Drusiana, Cecchina, Capoccio.
Recitativo
CECCHINA
Certo signora, confessar conviene
or che codesta ragazza ha detto bene.
DRUSIANA
(a Capoccio)
Galantuom.
CAPOCCIO
Mia signora.
DRUSIANA
Il povero infelice
dunque morì?
CAPOCCIO
Senz'altro.
Statene pur sicura.
DRUSIANA
Sia onorevole almen la sepoltura.
CAPOCCIO
Se vi posso servire,
pratico son in questo, e lo farò.
Tutto quel, che volete adempirò.
DRUSIANA
Quando mai Maccabruno
trascurasse per odio
di far quel che conviene,
questa borsa tenete,
al bisogno con ciò voi supplirete.
(gli dà una borsa)
CAPOCCIO
Sì sì non dubitate:
farò il debito mio.
(Vo' della borsa la mia parte anch'io.)
(parte con Cecchina)
Drusiana sola.
Povero sfortunato
quantunque a miei disegni
tu mi apristi la strada, ancor io sento
del tuo crudo destin qualche tormento.
[Aria di Drusiana]
Dipende il mio riposo
dal mio novell'affetto,
confuso ho il cor nel petto
fra speme, e fra timor.
So che infedel son io,
ma pietà sento almeno
sebben non posso in seno
fiamma sentir d'amor.
(parte)
Bosco corto con sedili d'erbe.
Buovo, poi Menichina.
Recitativo
BUOVO
Come un cane arrabbiato
vado fremendo in questa parte, e quella
senza trovar riposo. Ah donna ingrata,
ah femmina spietata!
Dopo tante promesse, e giuramenti
tradirmi, e abbandonarmi,
donarti in preda al mio rivale indegno?
Ah non resisto più, fremo di sdegno.
MENICHINA
Bovino mio diletto!
BUOVO
Amore maledetto,
tu me l'hai ben ficcata!
MENICHINA
E tu sospiri ancor per quell'ingrata?
BUOVO
Per pietà Menichina
non tormentarmi più.
MENICHINA
Per pietà Buovo
non mi far più penar. A chi t'adora
dona tu pur amor. Caro Bovino
dammi una dolce occhiata,
mira la grazia, e il brio,
mira gli occhi brillanti
sebben molli di pianto...
Ma tu non m'odi, ed io mi struggo intanto.
BUOVO
Mi struggo anch'io di rabbia, e di veleno.
Son peggior d'una vipera,
peggior d'un basilisco. Io spiro fuoco
dalla bocca, dagl'occhi, ed è un ardente
Mongibello ho nel sen, Drusiana ingrata...
MENICHINA
Un ingrato tu sei
anche peggior di lei. Spasimo, moro,
piango, ti priego, e tu più duro assai
d'un sasso, d'una incudine mi sprezzi,
e mi lasci languir.
BUOVO
Oh che tormento!
Sentimi Menichina. Adesso io sono,
agitato di molto
ritorna un'altra volta, e allor t'ascolto.
MENICHINA
Crudelaccio m'inganni.
BUOVO
Non t'inganno, lo giuro.
MENICHINA
Vado, ma dammi prima un'occhiata...
BUOVO
Eccola... Vanne.
MENICHINA
Un'altra.
BUOVO
Oh tu sei pure ingorda! Oh che pazienza!
Ti ho già guardato, addio.
MENICHINA
(Fingerò di partir.) Vado.
BUOVO
Ma presto.
MENICHINA
Ti lascio. Ohimè! Che gran tormento è questo.
(fa per partire)
BUOVO
Se fossi in libertà... Ma troppo è fitto
il dardo al cor. Drusiana ingrata io peno,
io per te moro ohimè! Par che non possa
più sostenermi in piè. Manco, vacillo,
dove son? Che risolvo? Ah voi per poco
solitudini amene,
voi taciturni orrori
qualche triegua donate ai miei furori.
(si getta a sedere)
[Duettino di Buovo e Menichina]
Il soave mormorio
di quel rio:
lo spirar de' venticelli
il cantar de' vaghi augelli,
par che inviti l'alma oppressa
dolcemente a riposar.
MENICHINA
Dormi o caro al mormorio
di quel rio,
e il soffiar de' venticelli
e il cantar de' vaghi augelli,
deh ti faccia o mio tesoro
dolcemente riposar.
Recitativo
Ma gente vien. È Striglia.
STRIGLIA
Ehi Menichina
in tali circostanze
perché Buovo se n' dorme?
MENICHINA
Oh tu non sai
come è fuori di sé.
STRIGLIA
Basta conviene
tosto svegliarlo. Buovo...
BUOVO
Cosa c'è, cosa c'è?
STRIGLIA
Del bello e buono,
di dormir non è tempo. All'armi, all'armi.
Parlai con più di dieci
capi di quelle ville, e tutti sono
pronti ad ogni occasione
a far per voi una sollevazione.
MENICHINA
Anch'io mi comprometto
sollevar della gente.
Ho anch'io più d'un parente,
ho delle amiche, e degli amici anch'io
che faranno in tal caso a modo mio.
STRIGLIA
Ma convien pria distruggere
della supposta morte
la favola che abbiamo
per ripiego inventato.
MENICHINA
Convien farvi veder resuscitato.
BUOVO
Facile ciò sarà; ch'io vivo sono,
lo vedran co' la prova.
Cecchina, e detti.
CECCHINA
Siete qui?
STRIGLIA
Cosa avete?
CECCHINA
(a Buovo)
Un'altra nuova.
Drusiana ha incaricato
Capoccio, e gli ha donato
varie monete, acciò si prenda cura
di trovare per voi la sepoltura.
BUOVO
Grazie alla sua bontà.
MENICHINA
Parmi sentire...
Sì lo veggo venire
mio padre. Eccolo qui.
STRIGLIA
Presto venite:
andiamoci a celare,
poi penserem quel, che si avrà da fare.
CECCHINA
Se egli morto lo crede
facciam, che si spaventi.
MENICHINA
Facciam che si contenti,
ch'io con Buovo sposar mi possa or ora.
BUOVO
Ciò si può dar, ma non l'ho detto ancora.
(parte)
MENICHINA
(Se non lo dici tu, lo dico io,
mi ha promesso, lo voglio, e sarà mio.)
(parte)
CECCHINA
E tu caro il mio Striglia
quando mi sposerai?
STRIGLIA
Quando vuoi tu.
CECCHINA
Presto per carità, non tardar più.
(parte)
Capoccio con altri Contadini, ed un badile, e li quattro suddetti.
CAPOCCIO
Presto figlioli andate
quivi Buovo portate:
senz'altri complimenti
noi lo seppelliremo
e il denaro fra noi ci spartiremo.
(partono i contadini)
[Finale II]
Che fatica è questa mai?
Ma bisogna faticar
questa fossa ho da cavar.
MENICHINA
Buovo è morto il poverino
più non vedo il pellegrino
io mi sento a tormentar.
CAPOCCIO
(cavando terra)
Crepa pur, se vuoi crepar.
STRIGLIA
Vo cercando il caro Buovo,
non lo vedo, non lo trovo.
Senza lui non posso star.
CAPOCCIO
Cerca pur, se vuoi cercar.
CECCHINA
Buovo caro, o gente mia
chi sa dirmi dove sia?
Dove mai si può trovar?
CAPOCCIO
Lo vedrete a sotterrar.
MENICHINA, CECCHINA E STRIGLIA
Che precipizio! Che rio destino
Buovo il meschino non vive più.
CAPOCCIO
Non mi seccate
con questi pianti,
via tutti quanti.
(dà a tutti un badile)
Che questa fossa
si ha da fondar.
MENICHINA, CECCHINA E STRIGLIA
Che precipizio! Che rio destino
Buovo il meschino non vive più
CAPOCCIO
Son faticato,
sono sudato,
ho di bisogno
di riposar.
Ma sento gente,
già il morto viene
dunque conviene
presto cavar.
MENICHINA E CECCHINA
Una cosa mi consola,
se son pazza non son sola
qualcun altro ancor ve n'è.
Oh questa è bella,
oh questa è buona!
Buovo d'Antona
morto non è.
STRIGLIA
Son allegro, e son contento.
È passato lo spavento,
e la paura più non c'è.
Oh questa è bella,
oh questa è buona!
Buovo d'Antona
morto non è.
BUOVO
Ecco il morto che va via,
e chi vuol che morto sia
l'averà da far con me.
Oh questa è bella,
oh questa è buona!
Buovo d'Antona
morto non è.
MENICHINA, CECCHINA, BUOVO E STRIGLIA
Buovo è qui resuscitato
e la folla ch'ha cavato
adoprarla può per sé.
Oh questa è bella,
oh questa è buona!
Buovo d'Antona
morto non è.
(suonando e cantando circondano Capoccio che si spaventa)
CAPOCCIO
Piano piano miei signori
non facciam tanti rumori,
che la colpa mia non è.
Oh questa è bella,
oh questa è buona!
Buovo d'Antona
morto non è.
(ballando)
MENICHINA
Se non è morto
venga con me.
(suonando)
CECCHINA
Se ancora è vivo
meglio per sé.
(suonando)
STRIGLIA
Morto s'ha finto,
so io perché.
(suonando)
BUOVO
Messer Capoccio
morto mi fe'.
(suonando)
CAPOCCIO
Altri l'han detto
prima di me.
(ballando)
TUTTI
Oh questa è bella,
oh questa è buona!
Buovo d'Antona
morto non è.
Campagna vasta.
Buovo, Menichina, Cecchina, Capoccio, Striglia, e vari Villani armati.
[Coro]
TUTTI
Viva, viva Buovo d'Antona,
ch'è dignissimo d'impero,
egli merita corona.
Egli è nato a comandar.
Recitativo
BUOVO
Grazie, grazie compagni,
grazie del vostro amore,
sì, col vostro valore
non ho timore alcuno
di non farla vedere a Maccabruno.
STRIGLIA
Andiamo immantinente.
Prima ch'ei sappia niente;
andiamo all'improvviso,
e sia colui, se non si arrende, ucciso.
CAPOCCIO
Corpo di satanasso!
Andiamo, anch'io ci sono.
Vi domando perdono
se ho fatto, quel che ho fatto. In verità
Capoccio ve lo giura,
l'ho fatto, perché avea qualche paura.
BUOVO
Sì, sì vi compatisco,
e il vostro amor gradisco.
CECCHINA
Ehi signor Buovo
se tornate signore,
Striglia vi raccomando il poveretto.
BUOVO
Segretario sarà di gabinetto.
MENICHINA
(a Buovo)
Se d'Antona padron voi tornerete,
dite la verità, mi sposerete?
BUOVO
Non so che dir: sperate.
Un'altra volta ancora
voglio veder Drusiana, e se persiste
nell'infedele suo costume usato...
STRIGLIA
Il tempo non perdiamo
ci secondi la sorte. Andiamo.
BUOVO
Andiamo.
Ripresa del coro
TUTTI
Viva, viva Buovo d'Antona
ch'è degnissimo d'impero,
egli merita corona.
Egli è nato a comandar.
(partono Buovo, e Striglia, Capoccio, e tutti i villani)
Menichina, e Cecchina.
Recitativo
MENICHINA
E noi cosa facciamo?
Perché non seguitiamo
il militar drappello?
CECCHINA
Siamo donne sorella, andiam bel bello.
MENICHINA
Possiamo alla lontana
osservar quel che fanno.
CECCHINA
Son sicura di già che vinceranno.
E quando la fortuna non si varia,
io sarò la signora segretaria.
MENICHINA
Per la ragione istessa,
io diverrò duchessa.
CECCHINA
In verità
temo vi sia qualche difficoltà.
MENICHINA
Credi tu che Drusiana
voglia a Buovo tornar?
CECCHINA
Non dico questo,
ma Buovo in altro stato,
vedrai sorella cara,
che sposar non vorrà la molinara.
MENICHINA
Oh in quanto a questo poi
non sarà il primo caso. Ho letto anch'io
le istorie un dì dei cavalieri erranti,
so che han fatto lo stesso tanti, e tanti.
Ho imparato sui libri
l'arte d'innamorar. Saprò ben io
usare il poter mio. Farò vedere
se di farlo cadere anch'io son buona,
e mio sposo sarà Buovo d'Antona.
(parte)
Cecchina sola.
Può darsi ma no 'l credo
so che questi signori
trattan sol per diletto i loro amori.
E mi dicea mia madre:
figlia se un gran signor ti vuole amare
guarda ben quel che fai, non ti fidare.
(parte)
Camera.
Drusiana, e Maccabruno.
Recitativo
MACCABRUNO
Orsù via risolvete
son vostro se volete.
Ecco la destra in pegno
o l'accettate, o con ragion mi sdegno.
DRUSIANA
Non so che dir, non sono
quieta ancor nel mio petto
ma...
MACCABRUNO
Che vorreste dir?
DRUSIANA
La destra accetto.
MACCABRUNO
Or sì, che pienamente
provo contento il cuore
pronubo sia di queste nozze amore.
DRUSIANA
E se Buovo d'Antona
morto non fosse ancor?
MACCABRUNO
Della sua morte
non è poc'anzi il testimon venuto?
DRUSIANA
Sì, ma estinto però non l'ho veduto.
MACCABRUNO
Orsù, se ancor vi preme
la memoria di lui più del cor mio,
stanco son di soffrir, vi lascio, addio.
DRUSIANA
Deh non mi abbandonate.
MACCABRUNO
Son qui, se mi bramate...
DRUSIANA
Ah! Superare io voglio
l'importuno timore
vostra son io.
[Duettino di Maccabruno e Drusiana]
MACCABRUNO
Siaci propizio amore.
Arda d'amor la face
che mi consola il cor.
DRUSIANA
Rendimi al sen la pace,
caro diletto amor.
Insieme
DRUSIANA E MACCABRUNO
Tu se ragione intendi
un innocente ardor.
DRUSIANA
Tu nel mio petto accendi
un innocente ardor.
DRUSIANA E MACCABRUNO
Forma Cupido il laccio
stringi le mie catene.
DRUSIANA
Ah qual strepito è questo?
MACCABRUNO
Ohimè! Che viene?
Guardie, guardie, accorrete.
Da una parte Buovo, Striglia, Capoccio, e Villani armati. Dall'altra le Guardie di Maccabruno, e suddetti.
[Coro]
BUOVO E SEGUACI
A terra a terra:
vogliam la guerra:
Buovo d'Antona
vuol comandar.
(le guardie abbassano le armi)
Recitativo
DRUSIANA
Buovo è qui? Non è morto?
MACCABRUNO
Ah son perduto.
Ah mi negano aiuto
fin le guardie avvilite.
Ecco la spada mia, non infierite.
CAPOCCIO
Il poltrone ha paura.
DRUSIANA
Ah caro Buovo
siete alfin ritornato.
BUOVO
Sì, sì, sono arrivato
in tempo di vedere
di vostra infedeltà l'ultima prova.
DRUSIANA
Se vedete il mio cor...
BUOVO
Finger non giova
conduceteli altrove,
che poi si penserà
quel che di tutti due, far si dovrà.
DRUSIANA
Barbaro crudo fato!
(parte accompagnata)
MACCABRUNO
Cosa sarà di me? Son disperato.
Buovo, Striglia, Capoccio, Villani armati, e Guardie.
BUOVO
Disarmate le guardie.
CAPOCCIO
A voi canaglia
deponete quell'armi.
Ora mi par di essere
un Ruggero, un Pipino, un Carlo Magno,
un Buovo, un Orlandino
dei reali di Francia un paladino.
[Aria di Capoccio]
Parmi d'esser diventato
un terribile guerrier.
Voglio andare in campo armato,
e vo' farmi anch'io valer.
Con la spada, ticche, tocche,
con lo schioppo biffe, buffe.
Se il tamburo sentirò
le trincere assalirò.
Il coraggio voglio aver
d'un terribile guerrier.
(parte)
Buovo, e Striglia.
Recitativo
BUOVO
Caro amico, e compagno
andate, e disponete quello che voi credete
utile, necessario, e doveroso
per nostro bene, e pe 'l comun riposo.
STRIGLIA
Tutto per voi ho fatto
tutto per voi farò. Non v'è nel mondo
della vera amicizia un ben maggiore
questo è di tutti il più sincero amore.
[Aria di Striglia]
Di donna i pianti
son tutti incanti,
i loro affetti
non son perfetti,
ma interessato
di donna è il cor.
D'amico vero
l'amor sincero
d'ogn'altro affetto
sempre è maggior.
(parte)
Buovo, poi Menichina.
Recitativo
BUOVO
Il ciel sia ringraziato;
son alla fin tornato
nel paese natio,
che per natura è mio.
MENICHINA
Con voi me ne congratulo,
signor duca illustrissimo.
BUOVO
Vi ringrazio, o ragazza.
MENICHINA
Eh non pretendo
da voi ringraziamenti.
BUOVO
E che vorreste?
MENICHINA
A dirla in confidenza,
vorrei duchessa diventar anch'io.
BUOVO
Ma come? In qual maniera?
MENICHINA
Io... Voi... Furbetto
già so, che mi capite.
BUOVO
In verità non so che cosa dite.
MENICHINA
Non mi fate l'allocco
signor duca garbato,
che con tutto il ducato
cospetto d'un Filippo
saprò farvi pentir.
BUOVO
Così parlate?
MENICHINA
Parlo libero, e sciolto.
BUOVO
Questa franchezza non mi piace molto.
MENICHINA
Facciamola finita:
sapete già, che v'amo,
che mio sposo vi bramo.
BUOVO
Non sapete qual sia
differenza fra noi?
MENICHINA
Una femmina io son, un uomo voi.
BUOVO
Ma superior di grado.
MENICHINA
Ogni disuguaglianza uguaglia amore.
BUOVO
Ci penserò.
MENICHINA
Non posso
aspettar che pensiate.
Voglio che risolviate adesso adesso.
BUOVO
Ma perché tanta fretta?
MENICHINA
Perché mi sento gringola
di fare il matrimonio.
Via sposatemi presto:
io Cleopatra sarò, voi Marc'Antonio.
BUOVO
Sì, sì voglio sposarvi:
più resister non posso.
Vostro, o cara son io.
MENICHINA
Ah che non v'è maggior piacer del mio.
[Duetto di Menichina e Buovo]
Largo, largo alla duchessa,
che passeggi, che cammini
con possesso, e gravità...
BUOVO
Presto, presto alla duchessa
faccia ognun profondi inchini
con rispetto, ed umiltà.
MENICHINA
Ehi sentite. Vo' provarmi,
se saprò li memoriali
de' miei sudditi accettar.
BUOVO
Fingerò di presentarmi,
come fossi di quei tali,
che vi voglion supplicar.
MENICHINA
Cominciamo.
BUOVO
Son con voi.
Una povera ragazza
con tutta sommission
alla sua protezion
si raccomanda.
MENICHINA
Esponete, vi ascolto.
BUOVO
Fuggito dalla gabbia
mi è un canarin d'amor.
E un ladro traditor
me l'ha rubato.
MENICHINA
Se non si rende tosto
il canarin d'amor,
quel ladro traditor
resti ingabbiato.
BUOVO
Brava davvero...
MENICHINA
Bravo di core...
MENICHINA E BUOVO
Cosa migliore
non si può far.
Dunque stiamo in allegria,
e in sì dolce compagnia
si cominci a giubilar.
Sala.
Drusiana, Maccabruno, Striglia, Cecchina, Capoccio, poi Buovo e Menichina.
Recitativo
MACCABRUNO
Cosa sarà di noi
poveri sfortunati?
CAPOCCIO
Or sarete da Buovo sentenziati.
BUOVO
Ecco la mia sentenza:
sia Maccabruno unito
a Drusiana marito. Se un tale nodo
le dà piacer, l'accetti
cortesemente e se ne ha dispiacenza
faccia dell'error suo la penitenza.
DRUSIANA
Ma voi siete tornato...
BUOVO
Ma io sono impegnato.
Fate voi pur quello che il ciel destina
ch'io sposata ho di già la Menichina.
Se alcun non si risente
di un tale matrimonio
diami di approvazione un testimonio.
[Coro e finale III]
CORO
Buovo è signore,
Buovo è padrone,
quel che dispone
tutto può far.
BUOVO
Non vo' che Maccabruno
con Drusiana perisca. In vita loro
gli assegno un marchesato
e nessuno così mi creda ingrato.
CORO
Un cor pietoso
tutto perdona,
Buovo d'Antona
s'ha da lodar.
BUOVO
Striglia mio caro amico
dà la mano a Cecchina
tutti il mio cor felicitare inclina.
CORO
Viva, si canti
Buovo d'Antona
merta corona,
merta regnar.
Fine del libretto.
Generazione pagina: 14/01/2016
Pagina: ridotto, rid
Versione H: 3.00.40
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